<< Mi dispiace, demone, dovrai chiedere a qualcun altro. >> rispose Nyoko e poi ritornò al villaggio. Doveva parlare con la saggia Toka, lei sapeva sempre tutto. Si voltò più volte per controllare che il serpente non la seguisse, ma fu inutile, nessuno le stava dietro.
Appena fu arrivata al villaggio corse verso la casa più isolata. In molti provarono a fermarla: avevano passato giorni a cercarla, ma lei aveva un unico obbiettivo e avrebbe fatto qualsiasi cosa per raggiungerlo.
I colpi sulla porta di legno erano talmente forti, disperati, che le fecero sanguinare le mani. Solo in quel momento si era accorta della paura che aveva provato, solo in quel momento aveva accettato la sua debolezza.
<< Chi bussa così alla mia porta? >>
<< Toka, sono Nyoko! >>
Entrò velocemente nella piccola casetta e si sedette, stanca, a terra. Quando la saggia le chiese il motivo della sua visita lei le raccontò ogni cosa, fin da quando era scappata. Il viso della vecchia impallidì non appena ascoltata la storia.
<< Sei in grave pericolo, piccola mia. >>
Fu così che venne a sapere della sua essenza. Fin da quando era nata, aveva avuto intorno a sé un alone di mistero. Cresceva più in fretta degli altri, non di corpo, ma di mente. Aveva iniziato a parlare e camminare molto prima degli altri bambini, riusciva ad imparare tutto in poco tempo, era brillante e speciale. Più di una sacerdotessa era venuta per analizzare la sua aura, un'aura potente e buona, tanto che volevano crescerla come una di loro, ma i suoi genitori si rifiutarono, sempre.
<< E' proprio per questo che il demone ha scelto te, perchè sei molto forte, Nyoko. >>
<< Sono una sacerdotessa? >>
<< No, mia cara, ma potresti benissimo esserlo. Quando vorrai diventare sacerdotessa basterà chiamarne una per istruirti. Fin quando non imparerai a difenderti, però, devi proteggere la tua vita. Prendi questa collana di perle protettive, e questi talismani. Dovremmo difenderti da quel demone, sarà meglio che tu parta per il villaggio in cui vive la sacerdotessa Kaede. >>
Fu così che la indusse a partire, ma quando fu sul punto di lasciare il villaggio si accorse che sua sorella era diversa.
Proprio quando scoprì che nella sua assenza Isuko e Maeko si erano sposati, il serpente attaccò il villaggio alla sua ricerca.
<< Proteggete Nyoko. >> urlavano tutti e Nyoko si sentì come una bambola di porcellana, un cristallo prezioso.
La piccola serpe che aveva conosciuto nel suo nascondiglio, ora era decisamente più grande, quasi gigantesca e molto velenosa, tanto da riuscire ad uccidere cinque dei più forti uomini del villaggio con un sol colpo. Alcuni gas uscivano dal suo corpo viscido e squamoso. I suoi occhi rossi come sangue cercavano lei.
Non riusciva nemmeno a spiegarsi come un piccolo e debole demone come quello potesse essere diventato così grande e potente, aveva forse nascosto la sua vera forma e la sua vera natura? Non voleva spaventarla per non indurla ad accettare il suo contratto? Cosa ne poteva sapere lei?
<< Nyoko, via da lì! >> urlò Toka, spingendola di lato per evitare un colpo di coda del demone che l'avrebbe uccisa.
"No, non mi avrebbe mai uccisa, lui vuole la mia anima, la mia forza."
<< Toka, perchè prima era così piccolo ed ora è diventato così grande? >>
<< Potrebbe essersi presentato a te, da solo, per non spaventarti, ma avere già un accordo con altri demoni, tutti poco potenti, ma quando sono tante piccole potenze ad unirsi ne viene fuori un demone di questo tipo. Era proprio quello che temevo, anche perchè è impossibile che un solo demone si possa impossessare di un corpo e di un anima facendoti diventare un demone incompleto. >>
<< Come posso distruggerlo? >>
<< Non puoi fare nulla, vai a nasconderti, non deve assolutamente trovarti. >>
Nyoko corse, il più velocemente possibile, corse fino alla fine del villaggio e continuò, fino alla montagna più alta. La paura che non l'aveva sfiorata fino ad alcuni giorni prima, le inondò il petto, tanto da farle male.
Quando si volse verso il villaggio un grido uscì dalla sua bocca, la gran parte delle case erano distrutte e si vedevano i corpi di uomini e donne morti, per proteggerla, perchè lei era potente. Ma se era così potente, allora perchè doveva fuggire e permettere ad altri di morire e lottare al posto suo? Perchè non poteva aiutarli e sconfiggere quell'abominio?
Fu in quel momento che prese la sua decisione.
Le gambe erano ancora doloranti per lo sforzo, i polmoni chiedevano più aria, tutto il suo corpo implorava riposo, ma non c'era tempo per fermarsi a pensare, a riprendere fiato. Più in fretta faceva, più vite avrebbe salvato, anche a costo di diventare una mezzo-demone e distruggere quell'essere dall'interno.
Con il vento che le sferzava contro, raggiunse di nuovo il villaggio e si precipitò in casa della vecchia saggia.
Cosa doveva usare per sconfiggere il demone? Quali armi le sarebbero servite? Non sapeva come muoversi; il panico si impadronì di lei.
"Chiudi gli occhi" una voce proveniva da dentro di lei. Ubbidì.
Quando fu calma l'istinto la guidò verso alcuni talismani, li prese e li nascose nella sua tunica, poi prese un piccolo pugnale e corse fuori. Il serpente era più grosso che mai e si sporgeva con la bocca per colpire qualcosa, o qualcuno. Nyoko corse più veloce.
<< No, non mio padre! >> urlò, disperata.
Fu così che il demone la vide e tutto il rumore che prima ricopriva come un velo la città, scemò. Il silenzio avvolse tutto.
<< Vieni dalla mia parte, umana. >>
<< Lascerai in pace questo villaggio, per sempre. >>
<< Sssì, sse accetti. >>
Una lacrima le scivolò all'angolo dell'occhio destro appena un secondo prima che lei annuì.
<< NO! >> urlò il padre.
<< Padre, non posso vivere con le vite di questo villaggio tutte sulla mia coscienza. Perdonatemi. >>
<< Vieni da noi. >> sibilò ancora una volta.
Nyoko si avvicinò sotto lo sguardo scioccato di tutti, il serpente si chinò, i suoi occhi rossi erano su di lei, la bocca si spalancò e la lingua viscida ne uscì, quasi a formare un tappeto guida. Era un invito ad entrare dentro di loro. La ragazza prese un grande respiro. "Fatti coraggio" pensò, poi entrò e non appena il serpente richiuse la bocca estrasse i talismani, li pianto sul palato del demone e colpì con il pugnale, prima la lingua velenosa, poi gli amuleti. Nemmeno lei seppe se furono i talismani, il pugnale, il veleno o la forza spirituale, ma si ritrovò sputata fuori, a rotolare nella terra e nella polvere mentre il demone si rigirava su se stesso, ferito.
<< Uccidilo, Nyoko! >>
<< Come? >>
<< Con il pugnale. >>
Ma il pugnale era rimasto nel suo corpo, cosa poteva fare?
Chiuse gli occhi, cercando la concentrazione e si lasciò guidare dall'istinto. Appena fu vicino al demone iniziò a muoversi rapida, come non mai. La consapevolezza di essere speciale le stava dando una forza che non si aspettava, era come se una miriade di sensi, sensazioni e poteri avessero atteso il risveglio, dopo un lunghissimo letargo, ed ora dimostrassero tutta la loro forza. Schivò i colpi del demone e cercò di arrivare alla sua bocca, poi, una volta di fronte alle zanne velenose, iniziò a tirare con tutte le sue forze, ma non accadde nulla. Era troppo debole.
"Ed ora?"
<< Non mollare, tira! >> sentì urlare accanto a lei, nonostante Toka fosse lì vicino, la sentiva lontana come non mai perchè i lamenti del demone ferito coprivano qualsiasi suono o rumore.
Tirarono insieme e finalmente la zanna si staccò, poi con una mossa veloce, spinse la zanna proprio tra gli occhi del demone.
<< Muori Oni Ebi >>
Fu così che iniziò la sua carriera di sacerdotessa.
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Ritrovarsi con un cuore
Fiksi PenggemarNell'epoca Sengoku sembra non esserci spazio per l'amore, ma solo per la guerra contro i demoni. Nyoko ha rinunciato all'amore in giovane età ed ora, tutto ciò che vuole fare è difendere la sua Tsui e tutte le persone del villaggio di cui è capo. ...