Hello, It's me.
Can you hear me?Il buio era ormai prossimo, in quel cielo ripulito da ogni traccia di nebbia grazie a quel venticello tiepido che Aya lasciava entrare in casa, mentre scrutava ansiosa il paesaggio di Seoul in pieno settembre.
Era colma d'ansia perché quella sera sarebbe uscita con Jonghyun per un "appuntamento speciale", così lui le aveva detto.
Ne avevano avuti di appuntamenti loro due, una stima di circa un centinaio, ma non li chiamavano "appuntamenti" si limitavano ad uscire comportandosi d'amici, ma entrambi in cuor loro sapevo che ogni incontro fungeva da nutrimento ai loro sentimenti ormai intrinsechi nel loro vivere quotidiano, anche quando dormivano.Aya dinanzi le amiche smentiva spesso di provare qualcosa di più forte di semplice amore fraterno per Jonghyun, ma nessuna le ha mai creduto, ne Mizu, ne Koko, neanche Mimy e Shu che si dimostravano indifferenti il più delle volte.
Ma lei lo sognava quasi ogni notte, lui vestito elegante e lei con uno splendido abito bianco che le calzava addosso come se fosse stato cucito per lei. Sogni così intensi da sembrar solo ricordi nascosti nell'inconscio, il quale ogni volta che andava a dormire si divertiva a prenderla in giro stuzzicandola con queste immagini dalle mille emozioni e sfumature.Jonghyun anche la sognava, ma a differenza di Aya, lui non si vergognava di ammettere davanti ai suoi amici di amarla più della sua stessa vita.
-Quando ti deciderai a dichiaranti? Quando lei avrà già trovato un altro?- lo rimproverò Kibum notti insonni prima.
-Non mi stare addosso, lo sai che se lei dovesse rifiutarmi sarebbe come condannarmi a perderla- rispose acido accecato da una paura acuta che gli comprimeva il cuore.
-Mi è stato riferito che lei è cotta di te mio caro- spifferò Minho puntando gli occhi in alto, quasi stesse pensando ad alta voce.
E proprio da quella affermazione che Jonghyun si decise ad invitare ufficialmente Aya ad un appuntamento "speciale", speciale perché si sarebbe dichiarato, le avrebbe detto sotto il chiaro di Luna quanto l'amasse perdutamente e quanto desiderasse vivere con lei come una vera coppia, una di quelle coppie che al mattino si alzano assieme e si scambiano il buon giorno con un bacio delicato, prima di scappare in bagno a lavarsi i denti per via dello splendido alito mattutino.
Voleva condividere il sogno di una felicità tangibile con quella che per lui era la chiave del suo sorriso.
-Aya tutto ok?- le chiede Koko sedendosi accanto a lei su quella cassapanca in cui sembrava averci messo le radici.
-Si si, tutto bene, sono solo agitata- confessa timida, sapendo di aver praticamente ammesso di provare quel qualcosa che sempre smentiva anche se evidente come una lucciola in una stanza buia.
-Rilassati, andrà tutto alla grande- la incoraggia Mizu raggiungendo le due ragazze -Solo usate le precauzioni mi raccomando- proferisce ironica e materna facendo scoppiare a ridere le presenti.
-Mizu invece di sparare cazzate vai a finire di cucinare, sento puzza di bruciato- la allontana Aya spingendola per le spalle fuori dalla sua stanza.
-OH QUI BRUCIA TUTTO! CHI E' IL GENIO CHE ABBANDONA TUTTO COSI?!- le grida furiose di Shu obbligano Mizu a scappare di corsa come Aya le aveva ordinato, mentre quest'ultima ride con tutta se stessa.
-Aya non avrai sentito per via di tutto sto casino, ma hanno suonato- avvisa Mimy facendo capolino dalla porta.
La ragazza semplicemente annuisce muta, si infila le scarpe e preso un golfino per sicurezza, esce di casa quasi tremando.
-Ciao- la saluta Jong dandole un bacio rapido sulla guancia destra. Lei arrossisce silenziosa ricambiando con un cenno della mano.
-Vieni, ho preparato una sorpresa per te- spiega emozionato -Però ti devi far bendare- le dice parandosi davanti con una benda rossa vellutata in mano.
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If I can't see nothing will be real
FanfictionBreve FanFiction d'amore. (Due Capitoli ) "Per chi guarda senza vedere "