Hello, It's me.
Can you hear me?I was wondering if after all these years,
you'd like to meet
To go over everything
They say that time's supposed to heal ya,
but I ain't done much healing.Hello, How are you?
Hello from the outside.
I must've called a thousand times,
To tell you I'm sorry for everything that I've done,
But when I call you never seem to be home.
Jonghyun ad Aya passarono un intera settimana a casa, lui l'aiutava a muoversi per casa col bastone, ma lei lo ammoniva sempre rifiutando orgogliosa il suo aiuto.Gli urlava spesso contro svuotando la sua mente da ogni traccia di nervosismo, lei sapeva che lui lo faceva per amore, ma quella situazione la rendeva più bisognosa di aiuto di quanto lei desiderasse riceve.
La realtà è che non poter ammirare il volto del ragazzo, col quale dormiva abbracciata la notte, la uccideva.
La domenica di quella settimana avrebbero avuto ospiti a cena: Aya aveva invitato le ragazze a mangiare da lei, avrebbero ordinato una pizza in onore dei vecchi tempi, solo loro.
Jonghyun è stato esplicitamente cacciato, da lei, a bersi qualcosa con gli altri ragazzi.-Jonghyun - lo chiama mentre seduta cupa sul letto si tocca agitata le cicatrici sulle mani.
-Mi dica capo - pronuncia lui con tono ilare e servile.
-Descrivimi - gli ordina voltando il capo verso il provenire della voce sinfonica di Jonghyun.
Era la prima volta che lei gli faceva una richiesta del genere, in cuor suo sapeva sarebbe accaduto, ma sperava in quella piccola percentuale a sfavore.-Innanzitutto...-
-Oggettivamente - sottolinea lei conoscendolo fin troppo bene
-Niente farfallinerie - quasi lo prega.-Ok - promette - I tuoi capelli sembrano i miei, solo che a differenza mia tu non sei bionda, anche se saresti davvero sexy... -
-Jong - lo riprende.
-Scusa, stavo dicendo... - si ricompone - Capelli simili ai miei, occhi marroni con una patina bianca sopra e.... - la voce si gli spezza, dirlo è più difficile di quanto si potesse mai pensare.
-Jonghyun dillo e basta per la miseria!--Hai delle bruciature intorno agli occhi, sei sfregiata - risponde secco facendola ammutolire -Ma col tempo andranno via, te lo garantisco.... -cerca di rimediare.
-Potrà anche essere, ma la vista non guarirà col tempo... quindi non saprò mai quanto sono orribile agli occhi degli altri!- sbotta alzandosi di scatto per andare in bagno.
Spesso lei si chiudeva in bagno in quei giorni, lo faceva per piangere da sola dinanzi a quello specchio inutile.
Che fosse giorno o notte nei suoi occhi il nero predominava.Ma lei non sapeva che Jonghyun poggiava sempre l'orecchio sulla porta e l'ascoltava piangendo con lei, mentre si buttava addosso mille colpe, tra cui quella averla lasciata da sola la notte in cui il fatto accadde.
-Aya ferma... Aspettami qua - comanda bloccandola per un polso facendola sedere sul letto da dove voleva fuggire.
Jonghyun si allontana dopo essersi assicurato che lei non sarebbe scappata in bagno.
Va in salotto e apre quel cassetto nel quale, ad insaputa di Aya, custodiva dentro una custodia la benda rossa con cui le coprì gli occhi la sera del loro primo bacio.
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If I can't see nothing will be real
FanfictionBreve FanFiction d'amore. (Due Capitoli ) "Per chi guarda senza vedere "