THE HOWLING.

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1.

"Era la quinta volta che percorrevo quella strada, dalla discoteca a casa mia."

"Peccato che quella sera fosse diversa, molto diversa. Susanne era andava via prima di me e io ero rimasta sola. Che ingrata.

"E' salita sull'auto di quel tipo, quel Carl, ed era sparita.

A volte mi sembra proprio di perdere solo tempo con lei. Ma credo che senza di me non ce la possa fare.."

"Effettivamente al buio e senza lo squittire della voce di Su metteva davvero paura quella zona.

"Affrettai il passo battendo i denti dal freddo. La strada verso casa sembrava non finire più. "

"Attraversai velocemente il parco, stranamente non c'era proprio nessuno.. nemmeno il solito gruppetto di ragazzi ubriachi della domenica sera. "

"Nessuno."

"Mi strinsi la giacca di pelle sulle spalle, ma la cosa risultò davvero inutile visto che le mie gambe restavano scoperte quasi dal sedere in giù."

"Tirai su col naso avvolta nei miei rumorosi pensieri."

"Poi sentì il telefono vibrare nella tasca della mia giacca.

"pronto?" dall'altra parte sentì un gridolino " Katryn.. mi hai fatto spaventare! Si può sapere dove sei finita?" mia madre..

Sbuffai silenziosamente e poi guardai l'orario sul display: 2.00."

"Ero decisamente in ritardo, questa volta non me l'avrebbe perdonata."

"" Scusa mamma..è che Su è sparita e la stavo cercando! Sto tornando." non le permisi di rispondere che misi giù il telefono e continuai a camminare.

"Perchè avevo messo i tacchi proprio questa sera? Mi sedetti un attimo su una panchina del parco.""Tolsi la scarpa e iniziai a massaggiarmi il piede. Al freddo quasi fumava."

"Continuai a guardarmi intorno, sempre più convinta che ci fosse qualcosa di strano.

Molto strano.

Riuscivo quasi a percepire nell'aria un qualcosa di terrificante. Prima sarei arrivata a casa megli sarebbe stato."

"Mi alzai e tolsi entrambe le scarpe, le tenni in mano e camminai scalza."

"Arrivai al cancello del parco, quasi sorrisi sollevata per essere finalmente uscita da quel posto da brivido, ma proprio sulla soglia del cancello sentì dei passi e mi fermai impietrita."

"Non erano passi vicini, ma mi fecero gelare il sangue nelle vene.. chiunque si aggirasse a quell'ora della notte non doveva portare nulla di buono.. eio non avevo di sicuro voglia di guai. ""Continuai ad ascoltare senza girarmi.. ora i passi sembravano provenire da due direzioni."

"Le foglie scricchiolavano sotto quei passi, sentivo odore di vaniglia..non so bene da dove provenisse quel profumo ma non volli saperlo.. chiusi gli e poi sentì uno squarcio. Come se si fosse rotto qualcosa."

"Ebbi l'impressione che qualcosa mi stesse respirando addosso ma quando mi girai non c'era niente."

"Il silenzio."

"Iniziai a correre, tutto quello che volevo fare era rintanarmi a casa al calduccio, sotto le mie coperte.. l'unico posto sicuro.""Fu solo questione di minuti che arrivai a casa. "

"Entrai dal cancellino che si trovava davanti al portone con su scritto " fam. Bieber" , sospirai.

Non ero mai stata così felice di arrivare davanti a casa mia. "

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