Capitolo 4:Non farti influenzare

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Sono le 4.30 di mattina e il telefono squilla...
Quella suoneria è insopportabile.

Affetto il telefono dalla mia scrivania e decido di rispondere.

<<Pronto..>> rispondo con voce stanca e scocciata.

<<Yuzima buongiorno!>>

<<Yuzui? Ma cosa ti salta in mente di chiamarmi a quest'ora?>>

<<Volevo sentirti. Non riesco a dormire perché c'è qualcosa che mi assilla.>> lo senti sussurrare.
Ma che cosa sta facendo?
Non riesco a capire questi suoi comportamenti. Non poteva aspettare l'inizio della scuola?

<<Cosa ti assilla..>>

<<Voglio farti mia Yuzima. Voglio baciarti...>> riattacco.

Faccio cadere il telefono sul letto ancora ferma a pensare alle sue parole.
Si! Ho riattaccato e questo gesto è stato veramente impulsivo.
Ma cosa li salta in testa a quello?
È solo un pervertito.

"Voglio farti mia Yuzima. Voglio baciarti..."

Al solo pensiero di quelle parole inizio a deglutire.

<<Uffaaa!>> urlo sbattendo i piedi nel letto.

Dopo aver passato le ultime ore sveglia, sono ormai le 7.00 e quindi sarebbe meglio alzarsi.

Preparo la colazione, la mia borsa, fino ad uscire di casa pronta per l'ultimo giorno di scuola prima che inizi il fine settimana.
Sono davvero stanca. Non sono mai stata sveglia quasi tutta la notte a pensare ad un ragazzo, se si può definirlo tale.

Finite le lezioni, cerco di ritornare subito a casa senza farmi vedere da Yuzui.
Poco più avanti di me vedo Yuzui difronte ad un gruppo di quattro ragazzi. In quel momento rivivo la scena successa ormai mesi fa, alla lotte tra Yuzui con un suo compagno di scuola per proteggere un suo amico che lo stesso giorno perse la vita.
Non oso immaginare il dolore che ha provato. La sua assenza da scuola era motivata ma anche un po esagerata a parere delle altre persone che ingrandirono i fatti.
Iniziarono a dire che era per colpa sua se il suo amico Kiryoko ha perso la vita quel giorno.
Dall'ora per lui sembro effettivamente così.

Mi avvicino a loro lentamente cercando di capire di costa stanno parlando.

In quel momento una strana forza mi avvolge.
Vedere il viso di Yuzui in quello stato cambio radicalmente quello che provavo.

<<Yuzui siamo amici non preoccuparti>>

<<Si dai Yuzui. Non preoccuparti ti aiuteremo noi ad entrare nel giro.>> dicono i suoi "amici", o molto meglio...conoscenti.

<<Hei Yuzui!>> urlo.
Tutti si girano verso di me sorpresi.

<<Cosa diamine stai facendo con questa gentaglia? Su andiamo!>>

<<Aspetta aspetta... Tu sei Yuzima giusto? Mio padre è socio della ditta di tuo padre>> senti dire ad un ragazzo messo in disparte.
Faceva sempre parte del gruppo ma era lontano da loro; era appoggiato al muro mentre mangiava una caramella.

<<Mi chiamo Kaiam>> avanza lui oltrepassando il gruppo per dirigersi da me.

In quel momento scaturì qualcosa di strano a Yuzui che si precipito subito su Kaiam tirandoli un bel pugno in pancia.

<<Ma cosa diamine ti prende Yuzui>> afferma lui con voce dolorante.

<<Mi hai fatto male>>

<<Non avvicinarti a Yuzima capito?>> lo minaccia.

Per qualche secondo tutti rimaniamo in silenzio.

Yuzui è sempre stato impulsivo per vari aspetti. Ma perché in questo momento si è comportato così?

<<Dai Yuzui non prendertela. Si sa che sei il più forte qui. Noi siamo amici, siamo un gruppo.>>

<<Si è vero scusate.>> risponde lui cambiando subito espressione.
Un enorme sorriso si fa avanti sul suo viso come se non fosse successo nulla.

<<Scusami Kaiam>> sorride.

<<Yuzui! Come puoi definirli amici questi individui?>> gli urlo.

Come fa ad essere così stupido!

In quel momento gli volto le spalle e me ne vado con passo deciso senza voltarmi.

Come diamine fa a cascarci dopo qualche insulsa frase.
Dio che nervi!

In quel momento iniziai a capire cosa voleva dire tenerci ad una persona, a non farla stare male ed a cercare di aiutarla a capire i propri sbagli ed errori.
Ho iniziato a provare altri sentimenti che non ho mai sentito in vita mia fino a quando... Non ho conosciuto Yuzui e Kaiam....

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