Capitolo 1

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Tanti adolescenti hanno problemi, anzi, c'è li abbiamo tutti.
Pensavo che la vita non fosse poi così dura, ma mi sbagliavo.
Ero solo una piccola bambina innocente che non sapeva un cazzo della vita.
Ma ora a tredici anni mi ritrovo completamente sola.
"ASOCIALE", "EMO", ecco i soprannomi che mi sono stati dati...
I miei amici, ovvero, compagni di classe sono tutti contro di me perché ho problemi, non hanno idea di come io stia.
Non hanno idea di cosa abbia dentro.
Dello scompiglio nella mia testa, tante risposte non avute, tante domande da fare, tante questioni in corso da risolvere.
La vita è terribile.
La sto appena vivendo.

Prof: "Interroghiamo"
Alunni: " Professoressa perché non interrogate quella depressa?! AHAHAHAH"

È questo che ci si sente dire.
Ogni santo giorno.
Non ne posso più.

Sono a casa, dopo essere stata interrogata in tutte le materie e insultata da tutti è un sollievo tornare in un posto dove immergermi nel mio mondo.
Libri e letto.
Leggere e dormire.
Dormire e leggere.

Vado nel bagno, non ho mangiato, non mangio mai per diventare più magra, prendo lo spazzolino e come ogni giorno lo metto in gola e attendo che il vomito esca da me.
Dopo aver vomitato prendo una lametta.
Non lo sto facendo davvero.
No marika non puoi.
Non puoi.
Pensa a...
A chi dovrei pensare, nessuno mi caga.
Ero immersa nei miei pensieri.

Alzo il polso e traccio un taglio profondo che mi fa senso.
Ne faccio un altro.
Un altro ancora.
Sento bussare alla porta del bagno chiusa a chiave.
"Non sto bene. Aspetta un secondo"dico.
"Fa presto devi pranzare!"dice mia madre.
"Non mangio oggi mamma, ho mangiato le patatine all'uscita di scuola" mento.
"Va bene..." Risponde mia madre.
Tiro giù le maniche della felpa che si sporca di sangue.

Un altro giorno di scuola e per fortuna è il giorno degli esami di stato.
Fa davvero molto caldo.
MERDA!
Come faccio a nascondere i tagli?!
Metto una felpa grigia della Jordan per coprirli con la scusa che ho freddo e non sto bene e mia madre la beve anche questa.

"Marika che scuola prenderai?"mi chiedono i professori.
"Pensavo di prendere il liceo classico. Mi piace molto leggere e scrivere e anche il latino!" Dico entusiasta.
Inizio a parlare agli orali e va tutto bene...

Cura le mie feriteWhere stories live. Discover now