Terza Parte

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"É stato uno sbaglio quello che abbiamo fatto, Zayn."
"Allora é stato lo sbaglio piú bello che abbia mai fatto in tutta la mia vita." Mi disse prendendomi il viso con le sue mani calde. "É cambiato qualcosa in questi mesi? Perché mi tratti in modo così freddo? C'é qualcun altro per caso?" Mi domandó a raffica
"No Zayn, non c'é nessun altro. Non potrebbe mai esserci nessun altro perché sei tu quello che amo. Sei tu la persona con cui voglio stare e che voglio amare."
"E allora cos'é che ti frena?"
"Non voglio soffrire, non più. Questi mesi sono stati strazianti, mi sei mancato giorno e notte, non facevo altro che pensare a te dalla mattina alla sera." I miei occhi cominciarono a vedere sfocato per colpa delle lacrime che stavano per uscire fuori.
"Credi che per me sia stato facile, invece? Quando mi svegliavo il primo pensiero al mattino eri tu, quando andavo a dormire l'ultimo pensiero eri tu. Non facevo altro che pensare alla tue labbra morbide, alla tua voce calda, ai tuoi occhi verdi come il prato..." Mi disse accarezzandomi il viso e asciugando le poche lacrime che mi erano sfuggite dal controllo.
"Sei tornato... e adesso quando partirai?" Gli domandai con il groppo in gola
"Tra due giorni devo essere a Londra."
"Come immaginavo..." Sussurrai con un sorriso amaro sulle labbra
"Non é colpa mia Samantha, é il mio lavoro, é la mia carriera e purtroppo mi tiene lontano da casa mia, mi tiene lontano da te."
Era triste potevo leggerglielo negli occhi che adesso erano leggermente velati di lacrime. Non potevo costringerlo a scegliere tra me e la carriera, non era giusto, non avrei mai potuto fare una cosa del genere.
Sapevo quanto ci teneva, e... se stava bene lui, stavo bene anche io.
"É per questo che ti sto dicendo che é stato uno sbaglio. Siamo diventati troppo diversi, la mia vita é qui a Bradford la tua invece é a Londra. Cercati una ragazza, una bella modella di Londra così la potrai vedere tutti i giorni ed essere felice con lei, te lo auguro con tutto il cuore. Dissi ed altre lacrime trasbordarono dagli occhi.
"Io non voglio una modella, io voglio te, nessun'altra." Mi disse.
Improvvisamente mi ritrovai le sue labbra sulle mie, dopo sei lunghissimi mesi. Io non rifiutai quel contatto, ne avevo bisogno.
Avevo bisogno delle sue labbra come un drogato dell'eroina, come un alcoolizzato dell'alcool e come un bambino goloso della cioccolata.
Lui era la mia eroina, il mio alcool, la mia cioccolata.
In tutto quel tempo avevo desiderato giorno e notte poter combaciare almeno un'altra volta le mie labbra con le sue.
Le nostre labbra si cercavano desiderose, le nostre lingue ballavano una danza sconosciuta, la danza dell'amore.
"Vieni con me, a Londra." Propose con un lampo di luce negli occhi "Ti prego, vieni a vivere con me. Lì potrai vivere la tua vita come la vivi qui. Potrai andare all'università e staremo insieme, per sempre."
"Zayn, ma cosa stai dicendo?! Non posso lasciare così la mia famiglia, i miei amici, le mie cose... é una pazzia." Altre lacrime "Ti prego non rendermi le cose ancor più difficili di quanto già sono, e adesso vattene."
"Sammy... ma cosa..." Cercó di parlare lui
"Ti prego, vattene! Vattene!" Lacrime, lacrime amare.
Zayn con il viso crucciato si alzó dal divano e si avvió verso la porta, nel frattempo io continuavo a singhiozzare e a stringere forte a me un cuscino.
Lui si giró indietro, per la proma volta vidi Zayn Malik, la pop-star internazionale con le lacrime agli occhi.
"Ti amo Samantha, ricordalo." Disse con voce tremante e dopo pochi secondi sentii abattere la porta principale di casa.
L'avevo perso, avevo perso l'amore della mia vita, e non sarebbe piú tornato, mai più.
Mi sentivo vuota, persa, inutile.
La mia esistenza adesso non aveva piú senso.
Sulla soglia del salotto vidi mia madre con la signora Flowers, Danny ed Anthony guardarmi con visi preoccupati, la signora dai candidi capelli addirittura piangeva.
"Gli amori, quelli veri non tornano più, piccola mia." Disse la signora sedendosi accanto a me "Devi inseguire i tuoi sogni, inseguire la persona che ami. Lasciar andare via quel ragazzo é stato uno sbaglio, un terribile sbaglio."
Non solo mi stava cadendo il mondo addosso, ci si metteva anche la mia vicina di casa che mi faceva venire i sensi di colpa.
"Uni sbaglio a cui devi immediatamente rimediare!" Finì di dire.
Ma cosa voleva intendere?
"Prepara le valige sorellina, tra due giorni devi partire per Londra!" Esclamó mio fratello Danny sorridendo
"Ma cos... ma cosa state dicendo?"
"Devi andare a Londra, con Zayn." Mi disse mia madre carezzandomi i capelli
"Ma mamma, io non posso lasciare tutto qui, a Bradford." Replicai
"Piccola mia, i sogni vanno inseguiti. Se pensi che Zayn sia speciale, allora tanto vale la pena inseguirlo, e stare con lui." Mi sorrise ancora e io le sorrisi a mia volta "Su, va', inseguilo!" Mi incitó mia madre.
Mi alzai con uno scatto dal divano di casa e mi precipitai alla porta. Non appena la aprii con tutto il fiato che avevo in corpo urlai il suo nome.
"Zayn!"
Scesi i gradini e mi gettai coraggiosa sotto la pioggia scrosciante di Bradford, ma in quel momento non mi importava. In quel momento importava far sapere al ragazzo che amavo chr volevo andare a vivere con lui, a Londra.
Correvo e urlavo il suo nome.
Dopo pochi minuti scorsi la sua camminata.
"Zayn!" Urlai con tutta la voce che possedevo e lui si voltó.
Lo vidi sorridere e venirmi incontro con la sua camminata lenta mentre io correvo verso di lui.
Mi gettai tra le sue braccia e lo baciai.
Lo baciai come non lo avevo mai fatto, con la foga, con la passione che non avevo mai avuto.
Il sapore delle sue labbra era paradisiaco.
Baciare Zayn era paragonabile al toccare il cielo con un dito.
"Hai cambiato idea?" Mi domandó abbracciandomi e stringendomi forte a lui
"Voglio stare con te, per sempre." Sussurrai al suo orecchio
"Verrai a Londra con me?"
"Ti inseguirei ovunque Zayn, fino in capo al mondo." Gli dissi e lo sentii ridere
"Ti amo, Samantha Meredith Jones."
"Ti amo, Zayn Jawaad Malik."
Era andato via con la pioggia e con la pioggia era ritornato.
Ma questa volta sarebbe restato, per sempre.


FINE.

Under the rain of BradfordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora