John è un medico militare in congedo che amava la guerra. Perciò, nonostante la sua vita movimentata con il suo coinquilino, odia essere un semplice civile, un semplice medico di base.
Sherlock è perfettamente consapevole della situazione del suo co...
Era una mattina come tante altre a Londra, solo una lieve pioggia disturbava l'incedere militaresco di John Watson che, come sempre, non aveva con sé un ombrello. Non che ne fosse dispiaciuto, anzi. Durante le sue numerose estati passate in Afghanistan aveva imparato ad apprezzare il dolce scroscio delle gocce d'acqua che si infrangevano sul terreno arido. Non durava mai troppo a lungo però, non abbastanza per lavare il sangue dal suolo del campo di battaglia. Ultimamente gli succedeva spesso di ripensare ai periodi della guerra, ai periodi in cui la vita dei suoi commilitoni dipendeva da lui. La vita delle persone dipendeva ancora da lui, era l'aiutante di un consulente detective, l'unico al mondo, era ovvio che avesse vite da salvare. Era diverso però. Adesso erano tutti sconosciuti. John Watson non riusciva a smettere di pensare di essere inutile a Londra, alla fine era il suo coinquilino che salvava vite, non lui. Il suo coinquilino, Sherlock Holmes, aveva bisogno di casi, non di lui. Forse era arrivato il momento di andarsene. Camminando velocemente, la testa offuscata da pensieri neri, John era arrivato appena fuori dalla porta del 221B di Baker Street. Stava già per inserire la chiave nella toppa quando notò una lettera sull'ultimo gradino: una busta raffinata con un sigillo in ceralacca rossa e, impresso, un leone su una corona con due spade incrociate (*). L'Esercito Britannico. John restò a guardare la busta sorpreso. Cosa volevano da lui?
~ spazio autrice ~ SALVE! Non sono morta, giuro. Sto cercando di sviluppare un'idea che mi è venuta poco tempo fa. Spero vi piaccia, se si lasciate una stellina o un commento per farmi sapere di eventuali errori, grazie mille!❤️ Alla prossima, ~ Shezza
* questo è il sigillo impresso nella ceralacca
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