She's lost inside.

Capitolo 2.

"Hei Biancaneve".

Mi ha dato anche un soprannome, carino. Non rispondo. Passano due minuti e mi riscrive un'altro messaggio:

"Non fare la ragazza stronza con me perché non funziona".

Adesso cosa dovrei fare? Rispondo? È molto dolce, ma.. No, non posso. Però si, rispondo.

"James Lachowski penso dovresti accettare il fatto che sono così come persona."

Visualizza subito.

"Catrina Buchansova penso che andare a bere una cioccolata calda assieme, adesso, sia perfetto!"

Oddio. Ci sta provando. Non voglio. Perché io? Perché deve farlo proprio con me? Non voglio succeda niente, non voglio che ci affezioniamo l'uno dell'altra.. Ho un urgente bisogno di andare in bagno a rifare quel che facevo una volta..Ma ecco che arriva un'altro messaggio:

"Alle nove al parco, ti aspetto."

Vado in bagno. Mi spoglio, prendo le forbici eh... Inizio con un taglio. Non è niente in confronto a quello che hanno fatto a Franki. Ne faccio un'altro e un'altro ancora. Sanguino troppo, basta.

Mi preparo e esco.

Sono le nove e un quarto, sono appena arrivata al parco, ed eccolo lì, seduto sulla "nostra" panchina, mi guarda e sorride. Mi avvicino per salutarlo:

-Sapevo saresti venuta- mi dice sfiorandomi i capelli.

-Sono venuta solo per cambiare aria e per non stare a casa come il solito.- dico acida.

-Haha certo. Ehm, andiamo allora?-

-Andiamo.-

Ci incamminiamo per andare al bar. Siamo arrivati. Ci sediamo su un tavolo messo in disparte, a soli due posti.

Lui sta andando ad ordinare due cioccolate calde, io sono rimasta seduta con i soldi in mano. Arriva.

-Sai che i soldi non li voglio vero?- dice sedendosi.

-Eh tu sai che li prenderai lo stesso no? Non mi hai detto che dovevi offrirmi la cioccolata, quindi tieni.-

-Era sottinteso- mi guarda con il suo sorrisetto.

-Non voglio che fai il bravo ragazzo con me, tieni questi soldi, perché sennò vado via.-

-Io sono un bravo ragazzo, eh comunque, no, niente soldi e tu rimani qua, con me.-

Sto zitta. Ecco che finalmente arriva la cioccolata. È buonissima.

Ogni movimento che faccio lui mi fissa. Forse sono sporca? Ho qualcosa in faccia? Vabbè, non importa.

-Ne hai ancora o la smetti di fissarmi.?- dico guardandolo negli occhi.

-Ti dà fastidio essere fissata?- mi dice sempre con il suo sorrisetto.

-Sinceramente? Si. Odio quando le persone mi fissano.- troppo acida..

-Catrine, io non sono le altre persone- dice serio guardandomi ancora negli occhi.

-Dimmi una cosa, perché ti sei fissato con me adesso? Ce ne sono tante ragazze che ti corrono dietro, devi venire a cercare me che manco ti considero.-

-È questo il punto. A me attirano le ragazze come te, non quelle che mi vengono appresso. Quelle neanche le considero. Il fatto è che nessuna è come te, tu sei diversa dalle altre, tu sei unica.
Catrine, io mi sono perso nei tuoi occhi. Sono bellissimi, però c'è qualcosa che..non so..mi fanno capire che non stai bene e hai bisogno del mio aiuto, hai bisogno di me.!-

Rimango senza parole. Gli piaccio, si, anche da molto tempo per quanto ho capito. Sono finita nella merda più di quanto non lo fossi già.

-James, sto bene, non ho bisogno di nessuno. Io preferisco stare sola perché non voglio affezionarmi alle persone, ormai odio tutti.- dico..

-Catrine, tu stai male, lo so cazzo! Io voglio starti vicino! Lo sappiamo tutti quel che è successo con Franki, ma la colpa non è tua, tu non c'entri nulla. La sua morte non sta a significare che non devi legare con altre persone, non provare a conoscerle-

Divento una furia.

-A Franki non devi neanche nominarlo! Tu non sai quel che è successo, tu non sai un cazzo! Lasciami stare.- me ne vado.

Corro, corro e corro ancora. Piango. Metto le cuffie e vado correndo e piangendo dove è successo il tutto. Il 3 gennaio. Franki.

Mi siedo a terra, esco le forbici dal mio zainetto, ecco che faccio un taglio, un'altro, ancora un'altro.. Sto iniziando a sentirmi debole. Franki. Aiutami. Mamma..

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Spero che siate in tanti a leggere la continuazione :).