"Ti farò riscoprire il tuo passato"
Hayley non capiva "Cosa intendi dire?".
L'uomo si mise a correre e più si allontanava più lui spariva nella nebbia che quella notte ricopriva tutta Sydney.
La porta si aprì e si chiuse con un tonfo che attirò l'attenzione di tutta la gente all'interno del locale che per un momento tacque, ma un attimo dopo la confusione tornò a regnare. Una losca figura incappucciata era entrata; indossava un lungo mantello di velluto color rosso fuoco con dei fili dorati che intrecciandosi si legavano in un fiocco intorno al collo. Davanti allo straniero si presentò una ragazza: il suo viso aveva una forma somigliante a quella di una fragola, i suoi lucenti occhi parevano il limpido cielo azzurro illuminato dal sole, e come il sole illumina il mondo i suoi occhi illuminavano il pallido viso; aveva un piccolo naso e una bocca sempre sorridente di un colorito roseo. Indossava un cappellino di un color bianco latte, adornato con delle spesse righe verticali che si alternavano nei colori rosso e giallo. Dal cappellino spuntava qualche ciocca di capelli biondo dorato; indossava un grembiule bianco adornato con le stesse righe verticali del cappellino, le estremità del grembiule e delle tasche erano decorate con del pizzo e sotto al grembiule aveva una maglietta a maniche corte di un color giallo acceso e una gonna con un bel fiocco di color rosso magenta e per completare il tutto indossava delle ballerine bianche. Al grembiule aveva attaccato uno spillo con il nome del bar e un altro con il suo nome: Hayley. "Si accomodi" disse la cameriera con una voce dolce e accogliente. Si diresse, seguita dallo straniero, ad un tavolo che si trovava all'angolo della sala, era vicino ad una finestra, e quando lo straniero si sedette, si affacciò e vide il bellissimo paesaggio che lo circondava, c'era la neve dappertutto, si vedevano i bambini giocare con le palle di neve e fare pupazzi, si vedevano gli abeti innevati che con il loro fruscio accompagnavano le urla giocose dei bambini. La neve dominava il territorio... "Cosa posso portarle?" la soave voce di Hayley attirò l'uomo immerso nei suoi pensieri, che non rispose. La ragazza attendeva la risposta; dopo qualche secondo lo straniero con un filo di voce, come un sussurro, affermò che avrebbe desiderato un semplice bicchier d'acqua, Hayley stentò a capire. Appoggiò sul tavolo di quello strano personaggio il bicchiere d'acqua richiesto e si allontanò. Passarono delle ore e lo straniero non si era mosso dal proprio tavolo, il bicchiere ora era riempito a metà ed ecco che lo prese e ne bevve un altro piccolo sorso. Hayley dal bancone osservava anche una delle sue più piccole mosse, così familiari... così sospette... Erano le 8.55, cinque minuti alla chiusura del locale, ed Hayley pregò le persone rimaste di andare. Lo straniero però non si mosse dal proprio tavolo. Hayley insistette, allora l'uomo si alzò ed uscì. Il tempo di riordinare un po' il locale e andò via anche lei chiudendo la porta a chiave. Quando si girò intravise una strana figura immersa nel buio della notte. Si avvicinò lentamente a quell'uomo sospetto; pochi passi e l'avrebbe raggiunto, eppure gli sembrava di averlo già visto, "Ma lui è...è l'uomo venuto al bar, ma si certo, è proprio lui, quello con il mantello..." pensò Hayley fra se. Si fermò "C-cosa vuoi da me?!" gli urlò contro balbettando e riprese ad avvicinarsi, se lo ritrovò faccia a faccia. Provava così tante emozioni insieme che non capiva più nulla, ad un tratto lo straniero sussurrò una frase "Ti farò riscoprire il tuo passato". Hayley non capiva "Cosa intendi dire?". L'uomo si mise a correre e più si allontanava più lui spariva nella nebbia che quella notte ricopriva tutta Sydney.
Angolo autrice Hey! Spero che la storia vi piaccia. Non so quando aggiornerò ma se ci saranno tante letture il più presto possibile :) La copertina è temporanea, presto la cambierò; un pensierino riguardo a questo primo capitolo mi farebbe molto piacere.
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