Parte 1

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Invio o non invio? Ma soprattutto, a chi invio?

Cancello il testo, spengo il cellulare, lo appoggio sul comodino. Tolgo gli occhiali, li poggio vicino al telefono, spengo la luce, mi accoccolo sul cuscino e chiudo gli occhi.

Vorrei solo dormire in pace. Senza pensieri, sogni, viaggioni, fantasie. Vorrei che la mia testa si oscurasse come la mia stanza di notte. E invece, come sempre, fatico ad addormentarmi.

Sospiro e mi giro dall'altro lato.

È proprio questo al problema: quale lato scegliere?

Siete mai stati innamorati? Credo di sì. E già sapete quanto doloroso può essere, se la persona che v'interessa non ricambia, o anche solo se la vedete sorridere a qualcun altro. Ecco. Moltiplicate il tutto per due. Non è solo doloroso. È fottutamente doloroso. È straziante, ca**o.

Sono innamorata di due persone, allo stesso modo, allo stesso tempo. Com'è possibile? Guardate, se lo sapessi, sarei molto più serena anch'io. Ma volete che vi dica di più? Sono innamorata. Di due persone. Un ragazzo e una ragazza.

Sono una ca**o di bisessuale in crisi.

Dovreste vederli...

Lui è bellissimo. Ha i capelli biondi, corti ai lati e più lunghi in mezzo, e quando gli cadono sugli occhi, li scosta con un gesto della mano che trovo affascinante. Occhi verdi, che al sole cambiano colore e diventano quasi dorati. Un sorriso bellissimo. Fisico nella norma, né troppo gracile, né troppo palestrato. Si veste bene, non segue pedissequamente la moda, ha il suo stile, ma sono sicura che stia benissimo anche con il pigiama (anche se nelle mie fantasie, lui dorme solo con i boxer!). Si chiama Michael, fa parte della mia cerchia di amici, e per fortuna, altrimenti non ci parlerei neanche.

E lei... Oh mio dio. È di colore, e già questo la rende molto, molto attraente. Porta i capelli cortissimi. Ha gli occhi scuri, color cioccolata. Una risata capace di sciogliere chiunque. Non è troppo alta, e ha un fisico asciutto, a parte il seno... Dio. È perfetto. Si veste "comoda" diciamo, non l'ho mai vista con una gonna o con dei leggins, sempre jeans, ma non da maschiaccio. Lei si chiama Alex, ed è arrivata da poco all'università. Non ci ho mai parlato...

E io, io mi chiamo cretina. Perché cavolo, ho venticinque anni, sto per laurearmi, sono le due di notte ed io sto qui, a letto, come una stupida 12enne, a pensare a loro, invece di dormire.

La sveglia suona troppo presto, come sempre. Anzi, io mi sono addormentata troppo tardi, come sempre.

Mi stropiccio gli occhi, inforco gli occhiali e come prima cosa controllo il cellulare. Nessun messaggio. Nessun whatsapp. Niente. Mi alzo, depressa.

Come mi vesto? Oggi li vedrò entrambi. Vestirsi alla moda e femminile per far colpo su di lui o più comoda per piacere a lei? Che poi, a lei piacerò? Non abbiamo mai parlato. Cioè, siamo compagne di qualche corso, ci salutiamo, ma basta. Lei non ha ancora legato con nessuno, che io sappia, ed io sono troppo imbranata e timida per chiederle di unirsi al mio. In ogni caso, non so se le piacciono gli uomini o le donne. O entrambi. O nessuno. Magari è asessuale. Ca**o, sto delirando.

E Michael? Lui sì che potrebbe essere gay. Si veste bene. Oh, come sono ipocrita a basarmi sugli stereotipi. A volte usciamo insieme (non soli ovviamente...), e penso che l'avrebbe detto, no? Ci si conosce tutti da un po'... Quindi...

A forza di ragionamenti basati su castelli in aria, è diventato tardissimo, per cui infilo la mano nell'armadio e pesco i primi vestiti che trovo.

Mezzora dopo, sul bus che mi porta all'università, mi accorgo che sulle calze pesanti che ho abbinato a una minigonna e a un maglione, c'è un buco all'altezza del ginocchio. Insomma, questa giornata è iniziata proprio bene.

Bacio quindi sorrido [26]Where stories live. Discover now