Parte 2

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In meno di venti minuti siamo a casa. Sono fortunata a vivere da sola, anche se l'appartamento è piccolo, posso avere i miei spazi.

"Prego", la invito a entrare, aprendo la porta.

"Grazie... Com'è carino qui" dice Alex, osservandosi intorno.

"Piccolo ma confortevole. Vuoi un the? O preferisci qualcos'altro?"

"Il the va benissimo, così mi scaldo. Fa freddissimo fuori, anche se siamo quasi in primavera..."

"Eh, qui al nord è così purtroppo". Confermo, mentre armeggio col bollitore.

"La pioggia mi mette tristezza. A dire la verità ti ho chiesto se volevi un passaggio per non rimanere da sola. Qui non conosco nessuno ancora, e anche dove sto non sembra davvero casa mia..."

"Mi fa piacere la tua compagnia". Mi volto a guardarla, sembra persa nei suoi pensieri.

"Spero di non disturbare troppo."

"Ma figurati. Come mai ti sei trasferita qui? Se posso..." Azzardo a chiedere.

"Diciamo che ho deluso i miei genitori... Qui abitava mia zia, ma quando è morta ha lasciato l'appartamento vuoto, così ho colto l'occasione e sono fuggita..." Racconta, malinconica.

"Oh... Ma di dove sei?"

"Sono nata in Italia, e prima con i miei stavo in un paesino in provincia di Siena. Però sono senegalese. Cioè, i miei sono di lì. Tu invece? Sei qui da sola, no?"

"Sì, anch'io sono scappata dai miei. Ma solo per studiare, quando posso vado a trovarli. Loro abitano a Bressanone, sai dov'è?"

"Circa... Ancora più al nord di qui, giusto?"

Dal bollitore arriva un "tin" che ci avvisa che l'acqua è calda.

"Sì, un'ora circa di macchina a nord di qui. Che the vuoi?"

"Quello che fai per te va bene."

Passiamo qualche ora a chiacchierare del più e del meno, poi mi annuncia che deve andare.

"Beh, domani niente uni per fortuna, ma ci vediamo in discoteca?" Domando.

"Ma è proprio una figata questa storia delle lezioni solo fino a giovedì! Comunque sì, ci vediamo lì... Mmh, ti lascio il mio numero, così se vuoi ti passo a prendere?" Domanda, incerta.

Non posso chiedere di meglio!

"Volentieri!" Esclamo segnandolo sul cellulare. "Allora ti chiamo domani."

"Certo. Buona serata!" Dice, uscendo.

"Ciao!" La saluto con la mano, chiudo la porta e mi metto a saltellare per la felicità.

Venerdì mattina mi sveglio riposata e con il sorriso sulle labbra, cose che non succedevano da mesi ormai. Mi faccio i complimenti da sola per non aver ceduto a scrivere ad Alex un messaggio della buonanotte, e prima di cadere in tentazione di scrivergliene uno del buon giorno, vado a fare colazione.

La mattina trascorre pigramente; rileggo qualche appunto, ordino casa, lavo i piatti, faccio una lavatrice. A pranzo cucino una pasta al volo, poi mi siedo sul letto pronta per iniziare un nuovo libro. Apro e in lontananza sento il trillo del mio cellulare. No ce la faccio a ignorare il messaggio, per cui mi alzo e vado a vedere.

È Alex.

Ciao, come va? Dormito bene? :) Posso passare prima così ci prepariamo insieme?

Ci sta provando con me, è evidente, ovvio, palese.

Bacio quindi sorrido [26]Where stories live. Discover now