Era passata una settimana e dovevo andare di nuovo a quel noiosissimo corso sociale. Mi ci accompagna ancora mia madre ma io le dico<posso andare anche da sola mamma tanto tu rimani qui chiusa in macchina a non fare niente>mia madre rispose in modo preoccupante<no...non è che non faccio niente ho anche io......le mie cose da fare....ma tu adesso vai e pensa a divertirti>.Sono appena entrata in chiesa devo prendere l'ascensore perché non riesco a scendere le scale senza poi avere il fiatone, un ragazzo chiude le porte dell'ascensore proprio quando io stavo per entrare, era su una sedia a rotelle così lo lascio passare,stavo per prendere le scale quando mi scontro contro un ragazzo dicendomi<oh, scusami tanto non ti avevo proprio vista> io gli rispondo < non fa....niente> è un tipo buffo per continuare a guardarmi è andato a sbattere contro la porta. Non riesco a capire cosa mi ha fatto quel ragazzo ho avuto una forte sensazione di dovermi andare a sistemare i capelli anche se erano esattamente come tutti i giorni , mi siedo sulla mia sedia e i ragazzi iniziano a parlare, quando mi accorgo che... che quel ragazzo con cui mi sono scontrata era lì a sopportare questo corso sociale come me. Continua a fissarmi non riesco a capire perché,finalmente arriva il suo turno e così potrò saperne di più su questo ragazzo.<Salve mi chiamo Augustus Waters ma per gli amici solo gus, sono qui perché me lo ha chiesto il mio amico Isaac qui di fianco a me lui come me ha avuto diversi problemi non ha un occhio e presto attraverso un'operazione gli verrà tolto anche l'altro è resterà cieco, io ho avuto molti problemi come un tumore e per salvarmi mi hanno dovuto amputare la gamba destra, ho uno scopo nella vita ed è quello di essere ricordato>. Dopo queste parole mi alzo e gli rispondo< putroppo questo non potrà succedere perché l'oblio è inevitabile niente verrà ricordato per sempre figurati noi>. Infuriata appena finita l'ora me ne sono andata aspettando mia madre davanti la chiesa quando sento una voce <sei bellissima> mi giro ed era quel ragazzo com'è che si chiamava ah sì Augustus io gli rispondo dicendogli<finiscila non è vero> ma lui insiste <no veramente sei bellissima non riesco a staccarsi gli occhi di dosso, ti va di andare a vedere un film?> E io sbalordita <potresti essere un pazzo maniaco come posso fidarmi?> e lui < la vita va vissuta anche con dei rischi> quando ad un certo punto vedo che prende una sigaretta e la mette in bocca, a quel punto gli dico<davvero? Stavi andando bene ma avvolte i vizi sono troppo difficili da superare tu non sai cosa significa non poter respirare e tu dopo tutti i tuoi problemi fumi!> ma lui mi risponde ridendo< vedi che non ti fa male se non l'accendi, ecco è una metafora metti in bocca la cosa che ti uccide ma non le dai il potere di farlo> resto senza parole quando arriva mia madre e le dico che andavo a vedermi un film con un mio amico.