Man like me

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Capitolo 9- Man like me


POV Hope

Un uomo distrutto.
E' quello che risponderei se mi chiedessero come vedo Robert Downey Jr adesso.

Non credo sia stato l'episodio 'paparazzi' a distruggerlo, quella e' stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Inizio a pensare che non abbia davvero superato la morte di Susan, o meglio non e' riuscito ancora ad affrontare le conseguenze di questo doloroso avvenimento; come potrebbe un uomo, solo, in poco più di un mese riuscire a voltare pagina?
Devo fare i complimenti all'uomo che ho davanti, ha continuato a soffrire ma non lo ha mai dato a vedere, il dolore non ha smesso di eroderlo dentro e forse ha cercato qualcosa per alleviare questa sensazione che lo opprimeva.
Sapete che cos'è stata questa cosa?
Io, Hope D'Angelo.
Sono stata la persona che, involontariamente, l'ha distratto in questo ultimo mese, fino a che non abbiamo capito che questa distrazione ci stava travolgendo entrambi e stava diventando qualcosa di più che un semplice scacciapensieri.
Adesso mi trovo a soffrire per lui e questo può voler solo dire che ci tengo davvero a Robert.

Sono allibita da questi miei pensieri ma con questa sensazione dovrò fare i conti più tardi, da sola, nella mia camera d'albergo.
Adesso devo essere altruista, cosa che mi ha portato sempre a soffrire troppo nella vita perché più davo e meno ricevevo, non che mi interessasse ricevere qualcosa in cambio ma almeno un 'grazie' sarebbe già stato abbastanza per me.

Ho una rabbia immensa che mi monta dentro, vorrei trovare quel figlio di puttana buona donna che si e' permesso di inventarsi queste cose.
Ma forse ho un'idea migliore.
Lo abbraccio e lo bacio con delicatezza come se il mio affetto fosse inversamente proporzionale alla passione di questo contatto.

-Dov'è finito il Downey che tanto odiavo?- gli dico dopo un lungo silenzio. Mi sorride, e' già qualcosa ed io continuo -Vorrei spaccargli la faccia a quel figlio di..-
-Ci sono abituato- mi dice rassegnato.
-Chi e' abituato ad una cosa triste e' capace di non soffrirne più, non mi sembra che tu lo stia facendo-
Abbassa lo sguardo colpevole, sa che non mi sarei bevuta la sua affermazione.
-Vado a prepararmi per la scena poi ho una commissione da fare- concludo.
-Pensavo saresti stata qui con me oggi pomeriggio-

Dio ma perché mi sento così in colpa quando guardo quegli occhi da cucciolo?

-Mi dispiace ma e'..e' una cosa importante- sorrido.

Gli prendo la mano e lo faccio alzare.
Lo stringo a me.
Lui e' alto solo qualche centimetro più di me così riesco a sussurragli dalla mia posizione
-Ci vediamo stasera Downey, quando hai messo Exton a letto chiamami che vengo da te con un taxi-
-Va bene- mi sorride anche se non ha nulla di felice la sua espressione. Continua -A proposito di Exton domani e' il suo compleanno io volevo chiederti se..ma forse non ti senti..- tentenna.
Vi ho detto quanto e' tenero quando e' in questo stato confusionale?
-Magari l'idea..io..-
Inizio a ridere intuendo cosa mi vuole dire
-Ci sarò Robert-
Mi sorride.
-Grazie-
-Figurati grazie a te per l'invito-
-No io intendevo per prima..per tutto-
Avevo capito anche questo. Lo saluto e mi dirigo nel mio camrino voglio essere fuori di qui nel più breve tempo possibile.

Dopo aver girato la scena mi precipito fuori dagli studi, se non mi sbrigo non farò in tempo a portare a termine la mia commissione.
Decido di prendere un taxi piuttosto che la macchina che mi accompagna qui tutti i giorni.
Mi sporgo verso la strada, c'è troppo sole e qualcosa all'improvviso mi abbaglia
-Hope come ci si sente ad essere il nuovo passatempo di Robert Downey Jr?-
Poi una seconda voce sovrasta la prima
-E' vero che Robert e' tornato a fare uso di droghe?-

Dio ma..cosa? Fottuti giornalisti. Rimango un attimo senza parole ma poi mi riprendo e la mia anima di avvocato emerge
-Risponderò alle vostre domande se voi prima rispondete alla mia- li illudo catturando la loro attenzione e poi continuo -Quando tornate alla sera a casa dalle vostre famiglie come vi sentite dopo aver fatto soldi inventandovi menzogne su qualcuno che non conoscete neanche? Sapete che il vostro lavoro fa soffrire molte persone ingiustamente?-
Silenzio.
E' il momento di concludere
-Bene vi consiglio di pensarci e scrivere un bell'articolo su questo argomento e poi pubblicatelo sul prossimo numero del magazine per cui lavorate-
Ancora silenzio, hanno abbasato gli sgurdi e le macchine fotografiche.

Fermo un taxi apro la portiera e mi volto dicendo
-Buona giornata signori e buon lavoro-


New Job, New Friend, New LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora