8. Amica

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Mi prese per il mento e mi portò a se, mi baciò delicatamente la guancia.

Mi portò in camera per farmela vedere e ospitarmi per quel periodo.

Dopo di ché gli arrivò una telefonata. Quindi incominciai a fissare il pavimento e a girare per la stanza.
Dopo la telefonata mi avvisa che lo avevano invitato in discoteca con degli amici.

***
Erano le 20:00 dovevamo andare ma non volevo. Le feste, il caos, la musica a mille e tutto il resto non mi piaceva.

Sono sempre stata tranquilla, scatenata ma al punto giusto.

Mi preparai in fretta.
Un jeans stretto chiaro e una maglietta nera quasi trasparente e un ciondolo oro a forma di stella.

Amavo quella collana. Sogno sempre di prendere una stella dal cielo, per studiarla e vederla da vicino. I miei sogni impossibili.

Lui, lui era perfetto. Aveva una maglia grigio scuro, dei jeans a quadri poco accentuati e una giacca rossa.

"Hey, tutto bene?" mi chiese porgendomi la sua mano
"Oh..certo, tutto bene" gli sorrisi
"Andiamo?"
"Si, un attimo" presi il mio telefono e andai.

Arrivammo dopo 5 minuti di tragitto e scesi dalla macchina mi prende per mano, mi da un lieve bacio e entriamo in quella gabbia musicale voluminosa.

"Ecco, lei è Julia" disse dopo aver salutato tutti.
In pochi minuti mi integrai nel gruppo. Conobbi:
Jakob, un ragazzo simpatico il quale faceva il DJ, allegro,di carnagione non molto scura, dilatatore verde all'orecchio sinistro, alto e non molto muscoloso, con un anno in meno a me; poi Anna, una ragazza solare, divertente, bassina, capelli corti scuri e con l'età uguale a Jakob.
Poi venne il turno di Mattia, migliore amico di Austin, amichevole, carino e tranquillo, capelli scuri accompagnati dai suoi occhi e socievole.
Poi eccovi, Alessia, Mar e Fede, alte, belle, dolci e timide, più femminili di me e della mia stessa età.

Erano molti e mentre mi sedevo sotto gli occhi di tutti arrivarono altri due ragazzi: Fabio e Daniele differenti in altezza, eleganti e con un sorriso stampato in faccia.

Gli salutai e mi presentai.
Iniziai a parlare con Alessia, Jakob e Mar. Mentre ero vicina a Austin che per un po avevo scordato.

Subito dopo il mio sguardo si fossilizzò su una cagna entrata in dalla porta principale con petto e cosce in mostra e il mio sguardo ripugnante verso di lei. Le altre la guardavano disgustate e frustate come se fosse successo più volte.

Era Mery.

Era affiancata da molti ragazzi che sbavavano appena l'hanno vista.

Sbuffo sonoramente e vedo gli altri guardarla con stupore...

Di colpo si siede su Austin e inizia a baciarlo...Erano ex, giusto?
Cosa voleva ancora?

Anna inizia a tossire per attirare l'attenzione;
"Bene...Mery, cosa ti porta ancora qui?"
"Do fastidio?" Risponde lei facendo la finta offesa
"Beh, fastidio o non fastidio io posso stare finché voglio!"continua lei

Un senso di rabbia si alzava verso di lei.
Perché è qui? Perché su di Austin, vattene!
Gelosa!!
Stai zitta tu

"Come no" dico silenziosamente ma tutti mi sentono
"Come scusa?"dice lei
La tensione aumentava
"Ho detto "come no" penso che potresti alzare il tuo sedere da li"
"E tu potresti andar via, stupida sfigata" ride
"No no no. Tu vattene e porta la tua faccia fuori da qui cagna, a scusa volevo dire "sfigata" la guardo in segno di sfida

Inizia ad alzarsi una risata da parte del gruppo

Sì alza sculettando, mi indica e dice
"Questa me la paghi"
"Si, aspetterò quando diventerai suora" rido di gusto

Se ne va

Guardo Austin male, cercando di capire perché non ha fatto niente
Era immobilizzato sotto di quella
E la voce?
Beh, non so

Dopo di che Mattia si alza in piedi
"Benvenuta"
Beviamo un cocktail e ridiamo
"Bel caratterino" dice Mar

Ho veramente un carattere forte e mi arrabbio facilmente. Dopo quel che era successo tempo fa tutto cambiò. Mi apro con tutti, sono solare ma non sono dolce o non molto, da li sono stata diffidente e Matt non c'era più dopo il distacco. Papà non c'era più e io non sapevo cosa fare.

Mamma era sempre li con me, contro i miei incubi e i miei sensi di colpa che piovevano su di me a raffica.

"Hey, cosa pensi?" Mi dice Anna
"Uhm nulla"
Mi accorgo tardi di essermi persa nei miei pensieri e di non trovare più Austin seduto al tavolo.

Mi alzai di scatto presa dal mio comportamento, andai in bagno e sentii dei rumori e incuriosita vado a vedere.
No non dovevo farlo.
Quello che vidi mi lasciò senza parole.

Austin era accasciato a terra sopra Mery mentre si baciavano.
Sapevo me l'avrebbe fatta pagare ma non pensavo così.
"S-scusate" dissi fragilmente

Sentii il mio nome appena fuori dalla porta del bagno.
Andai al tavolo
"Scusate prendo una boccata d'aria"
Corsi fuori senza la risposta degli altri.

Dopo sentii aprire la porta principale della discoteca mi giro e lo guardo amaramente...

"Perché?" Dico in un sussurro
Non sento nulla. Non parla. Solo guarda in basso mentre muove freneticamente i piedi
"Perché!?" Urlo
"Io...io..."
"Cosa io? Non è possibile, non ci posso credere"
"Non è come sembra, lei mi ha portato li e mi ha baciato io non volevo" mi dice
"Ma si, certo" e gli do le spalle

Mi prende sulle sue spalle e mi dice per sviare la tristezza di prima di entrare sorridente.

Come??
Brava Julia lui sta ridendo fai qualcosa
Giusto

"Che fai?"
"Ti riporto dentro, no" ride sotto i baffi
"Ma...ma...Austin smettila stavamo litigando un attimo fa"
"Non mi piace rendere tristi le persone, amica mia"

Amica?
Si, amica

"Austin mettiti giù!"
"Va bene ma continua, poi, a camminare"
Sbuffo e cammino

Mi ritorna la parola che ha usato "amica"
Tu sei stata affrettata, lo hai appena conosciuto, un bacio non vuole dire nulla.
Rido piano da non farmi sentire.
Lui aveva ragione è sincero. E mi fa arrabbiare. Scoprirò cosa nasconde questo ragazzo, molto presto.

{♡}
Ma ciao
Ho modificato il capitolo 4 quindi rileggetelo se volete.
Il capitolo tanto atteso è uscito. Alla prossima!!

il ragazzo dagli occhi scuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora