Y e l l o w E y e s

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Una giovane figura maschile gli si avvicinò lentamente, accompagnata dal suono delle foglie secche che scricchiolavano ad ogni passo. Chanyeol rimaneva immobile trattenendo il respiro, seduto sul terreno umido e con il corpo completamente teso.

Quando il ragazzo gli fu abbastanza vicino, gli si accovacciò accanto. Ora Chanyeol poteva vederlo meglio: era molto giovane, di statura minuta, ed aveva un bellissimo viso, contornato dalla fioca luce che emanavano la luna e le stelle. Aveva lineamenti delicati e zigomi alti, le sottili labbra erano di un rosa particolarmente scuro, leggermente schiuse lasciavano intravedere i bianchi denti e dei canini, notò, un po' troppo sporgenti. I suoi occhi erano nascosti dall'ombra dei capelli, anch'essi scuri, e il ragazzo seduto sul terreno avrebbe voluto poterli vedere meglio per osservarne ogni piccolo dettaglio.

Chanyeol era certamente spaventato da tutta la situazione, ma per qualche ragione non riusciva a staccare gli occhi da dosso al magnetico ragazzo.

Quest'ultimo girò di poco la testa da un lato. "Cos'hai da guardare?"

"Sono morto" Disse l'alto distogliendo lo sguardo e ignorando la domanda.

"Beh, se fossi morto ti avrei detto benvenuto nell'aldilà!, non credi?" Si grattò la testa. "Ammesso che ce ne sia uno".

Il ragazzo seduto sul terreno lo guardò intensamente. Sarebbe potuto scoppiare a piangere da un momento all'altro, forse per la confusione, la paura o il dolore che continuava a persistere nel cranio, non ne era certo. Guardò ancora una volta gli occhi del ragazzo accovacciato di fronte a lui, sperando di coglierne qualche dettaglio, e questa volta rabbrividì, un brivido di inquietudine.

C'era qualcosa di così maligno in quelle iridi oscurate dall'ombra.

"Questo è un fottuto incubo, vero?" Domandò Chanyeol, più a se stesso che al ragazzo. "Sì che lo è" si disse ancora.

L'altro rise divertito, sfoggiando una brillante dentatura e -Chanyeol aveva notato bene- due paia di canini più lunghi e a punta del normale, che lo fecero rabbrividire ancora.

"Andiamo, ragazzo dal sonno disturbato" disse il ragazzo alzandosi e tendendo una mano verso l'altro per aiutarlo a tirarsi su. "Preferisci questo nomignolo o il tuo vero nome, Park Chanyeol?"

Il ragazzo dai capelli neri si lasciò aiutare per mettersi in piedi, chiedendosi inquietato come l'altro conoscesse il suo nome. Una volta in piedi avvertì fitte per tutto il corpo, come se cento proiettili l'avessero colpito in varie parti tutti in una volta. Non rispose alla domanda, ma il ragazzo, dopo averlo squadrato dalla testa ai piedi, quasi gli lesse il pensiero.

"Ho frugato un po' nel tuo portafogli, ho letto i tuoi documenti e... Cavolo, sei un fottuto gigante!"

E infatti il ragazzo in confronto a Chanyeol era davvero minuto. Gli arrivava giusto alla spalla.

"Comunque, dicevo... Io sono Baekhyun, membro dell'Istituto di Seoul e ora ti porterò proprio lì. Ti spiegheranno tutto lì, quindi durante il tragitto cerca di evitare domande", storse il naso. "Non mi piacciono le domande"

Si diedero un'occhiata a vicenda, poi Baekhyun cominciò a camminare, sorpassando Chanyeol e senza degnarlo più di uno sguardo, sicuro del fatto che questo l'avrebbe seguito. Si muoveva velocemente, facendo scricchiolare rami e foglie secche che l'autunno aveva trascinato al suolo sotto i suoi rapidi piedi.

"Ah, complimenti per la foto sulla patente! Stai davvero bene".

* * *

Come Baekhyun era sicuro, Chanyeol gli camminò dietro per tutto il tempo, lamentandosi di tanto in tanto per il dolore che persisteva nel suo corpo.

blood +baekyeol [In sospeso]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora