CAPITOLO 2

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ELISA

Non facevamo alto che fissarlo. E penso che lui se ne sia accorto.

Quindi Elisa contieni le emozioni.

Era una cintura nera ma da come si applicava non l'avrei detto. Ma non ero li per giudicare gli altri.

Eravamo cosi sfinite che io Erica Laura e Valentina (le nostre amiche) andammo a sederci.

Di li a poco gli allenatori ci mandarono a bere.

Vedo Marco avvicinarsi al nostro piccolo accampamento e sedersi nella panca affianco a noi. Non facevo altro che fissarlo, ormai ero andata... ero persa nei suoi movimenti, nella sua voce, nel linguaggio che usava parlando con i suoi amici. Dio quant'era figo.

A un certo punto si gira dalla nostra parte e si passa la mano tra i capelli, nascondendo la sua bocca (che per la cronaca avrei baciato miliardi di volte) con il braccio.
Incrociai il suo sguardo e mi sentii andare a fuoco. Che figura di merda. Aveva visto che lo fissavo e mi aveva guardata, anche se per pochi secondi.

Ora ditemi, come ha fatto a entrarmi in testa? Ho visto tantissimi ragazzi stupendi, ma lui ha qualcosa che il mio cervello ha salvato senza che io volessi.

Trovavo sempre l'occasione di guardarlo; durante la corsa di mattina, a colazione, a pranzo, a cena, in piscina...
Ecco, in piscina. Bisogna capire che la mia persona è affetta da una malattia che è quella di non scollare gli occhi dall'oggetto del desidero, in quel caso Marco.

ROBERTA

Chiara sa quanto io sia innamorata di Daniele e ogni volta che può mi sfotte.
Un giorno a casa sua giocavamo a obbligo o verità e lei mi disse

<<Il 7 dicembre, se non ti sarà passata la cotta, dovrai dire tutto quello che provi a Daniele.>>

Si, certo, cotta.
Cotta? Ma scherziamo? Quello che provo per lui è più di una semplice cotta. E non so se lui ricambi, il suo comportamento per me è una tortura.
Ricordo le giornate passate con lui al mare.

Un giorno eravamo soli nel piano di sopra della casa al mare di Chiara e Michele.
Lui mi prese il braccio, io mi girai e continuammo a fissarci. Forse per 3 secondi, forse per 10, forse per un minuto. Non ricordo, quando lo guardo perdo completamente la percezione del tempo.

Ero completamente rapita dai suoi occhi, dal contatto tra le nostre braccia, dal profumo che si mette addosso. Io amo anche il suo profumo.
Finche' come una cogliona non dissi

<<Che c'è?>>

E si staccò.
Cazzo Roberta ma sei stupida potevi rimanere cosi per un po'.
Penso che il comportamento che ha con me ora potrebbe essere una conseguenza al fatto che, per far sembrare che non me ne fregava nulla di lui, ero stronza e lui si sta vendicando.
Prima mi scriveva, mi mandava cuori e mi parlava di lui. Lo so, sono una cretina.

Oddio, ora come farò a dirgli quello che penso ?
Dopo tutte le figure di merda.. tutti i pranzi passati insieme al mare... i momenti imbarazzanti...
Durante l'allenamento ho notato che mi fissa, e l'hanno notato pure Elisa e Erica. Cos'è? Ho qualche deformazione?

ELISA

Uffa. Questo paradiso di hotel è finito. Devo lasciare la mia amata stanza, dove da poco avevamo scoperto che nell'armadio c'era disegnato un pene. Non scherzo! Stavamo morendo dal ridere e più cercavamo di smettere più perdevano il fiato.

In quei pochi giorni, notare le mie doti da stalker, avevo scoperto nome e cognome, età, scuola, e dove abitava.
Comincio a farmi paura da sola.

Stavo portando le valigie alla reception e naturalmente in uno dei tavoli li vicini c'era lui con la sua greffa di amici fighi.
Avevo la canottiera della divisa dei Lakers gialla che purtroppo spunta all'occhio e sento urlare "EHI LAKERS!!!"

Faccio finta di nulla e tiro avanti verso la reception.
Ero rossa come un peperone. Mi sono data subito una spiegazione al perché di quell'urlo.
Poco prima le mie amiche li stavano guardando dalla finestra del bagno della mia stanza, che dava su quel tavolino. Io andavo da una parte all'altra e dicevo:

<<Smettetela! Ci vedranno!>>

<<Tranquilla Ely, se non facciamo casino non ci noteranno>>

Il problema è che facevano casino eccome. E poi la mia maglietta saltava molto all'occhio quindi era un problema solo per me.



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