Perché fumano, perché bevono? Non capite, è più facile in questo modo non incontrare gli occhi di chi vi guarda.
Con questo pensiero Gioia scartava un pacchetto di finte sigarette dal gusto fruttato e con mani nervose faticava ad accendere la prima, scottandosi inesperta con l'accendino. Tutto doveva andare come aveva stabilito: si sarebbe avvicinata alla vetrina della libreria con fare distratto, per appostarsi in un angolo lontano dalla folla di ragazzine. Da lì avrebbe lanciato un veloce e furtivo sguardo e subito se ne sarebbe andata.
Niente di più facile. Lui non l'avrebbe mai potuta vedere, impegnato com'era a presentarsi alle fan, firmare loro una dedica e scattarci insieme una fotografia.
Eppure una martellante angoscia la assaliva, mentre si dirigeva alla libreria iniziava a pentirsi di non avere indossato un vestito più appariscente o elegante, al posto di quella semplice t-shirt bianca e la corta salopette con cui cominciava a sentirsi un benzinaio. Cionondimeno la lunga coda di cavallo in cui aveva raccolto i capelli, con il contributo di grandi e costosi occhiali da sole, le donava un aspetto grintoso e inflessibile. Esattamente ciò di cui aveva bisogno per non far trasparire il suo vero stato d'animo.
Le transenne lungo la via erano già state parzialmente smantellate, il meet&greet volgeva al termine e fuori dal negozio aspettavano trepidanti ormai solo una trentina di ragazze. Il clima festoso però continuava, disturbando vistosamente alcuni passanti desiderosi di passeggiare senza essere ostacolati da cori da stadio o euforici saltelli.
Con passo tranquillo e una buona dose di nonchalance, Gioia era arrivata al suo punto di osservazione e tra una boccata di fumo e l'altra si guardava intorno, a braccia conserte, voltandosi ogni tanto verso la vetrina per sbirciare all'interno. Aveva dovuto fare questo giochetto almeno tre volte, prima di individuare la persona che cercava.
Si intravedevano appena, quando qualche ragazza si spostava, ma lui e il suo vistoso ciuffo erano lì. E sembravano ancora più invitanti di quanto ricordasse.
Tutto quello che era stato, che non era più, che sembrava perso o che non riusciva a rinnegare le stava divorando la pelle, ormai d'oca, trasportandola in una dolorosa condizione di nostalgia osteggiata dall'orgoglio e dagli sforzi che aveva fatto per dimenticarlo. Piero Barone era stato la scossa di adrenalina nell'ozioso torpore della sua vita, e il suo addio la salsedine su una ferita aperta, malamente bendata e d'improvviso nuovamente infetta.
{Buongiorno, cominciamo questa storia! Prometto schiettezza e realismo, nessuna finzione o espediente strappalacrime. Ringrazio chi varcherà questa intro per non fermarsi alle prime impressioni e scoprire quella che sarà una storia diversa dal solito. Ma se il capitolo vi è piaciuto, fatemelo comunque sapere con un voto o un commento ;) p.s.: anche se non vi è piaciuto, le critiche sono benvenute!}
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Quel Leggero Brusio (#PieroBarone)
FanfictionUna storia di passione, istinti e mezze verità. Non ci sono principesse nè ragazzi perfetti con cui scontrarsi agli angoli di una strada: solo la nuda e complicata realtà. (Attenzione contenuti spesso e volentieri espliciti) { Potete trovare "Insiem...