01

182 10 1
                                    

Jessie pov.

*ore 07.00*

Driinn! Driinn!

Maledettissima sveglia!
Primo giorno di scuola.
Oggi dovevo iniziare il secondo anno di college, quindi anche la solita routine giornaliera, ma la voglia di alzarmi era pari a zero.
Comunque. Alzai la testa dal cuscino e rimasi imbambolata lì seduta sul letto, persa nel vuoto, aspettando che la testa smettesse di girare.
Succede quando ti alzi di scatto.

Mi alzai completamente dal letto, ma ancora insonnolita, mi recai in bagno per sciacquarmi la faccia in modo da svegliarmi del tutto. Poi preparai l'acqua della doccia, mi spogliai ed entrai.
Subito una scossa di brividi mi percosse la spina dorsale. Mi piaceva quando le piccole goccioline calde percorrevano la mia pelle, ti rilassavano, é come se ogni problema scivolasse via e finisse nel vuoto.
Fare la doccia, era il mio momento preferito, potevo stare sola, in silenzio e pensare tutto quello che passava per la mia mente senza crearmi problemi. Ogni tanto pensavo ai miei genitori. Mi avevano abbandonata all'età di quattordici anni. Loro non erano crudeli, la vita lo era. Me li aveva portati via, per un motivo non preciso, e ora giacevano tranquilli nelle braccia di qualcuno a me sconosciuto. No. Non credevo in Dio o perlomeno non vedevo l'utilità di credere in qualcosa probabilmente immaginario, chi lo potrà mai sapere.
Ora vivevo con mio fratello, più grande di due anni, Luke.
Era un montato della madonna, ma gli volevo bene. Aveva anche lui passato periodi di depressione e per lui fu più dura, soprattutto perché si sarebbe dovuto prendere l'incarico di badare alla sua sorellina, non
calcolando la poca differenza d'eta', si sentiva in dovere di comportarsi come un buon fratello adulto, capace di mantenere una casa. Lui aveva finito il college o meglio lo aveva abbandonato, per cercarsi un lavoro, nonostante la grande eredità dei nostri genitori.

Mi accorsi che stavo ferma sotto il getto dell'acqua e si stava facendo tardi così, presi lo shampoo alla vaniglia e ne misi un po' nel palmo della mano. Iniziai a strofinare, la stessa cosa feci con bagnoschiuma e balsamo del medesimo gusto e odore.
Amavo la vaniglia.

Uscii dalla doccia e il vapore mi avvolse.
Presi un asciugamano e lo bloccai intorno al corpo così come l'asciugamano per i capelli.
Andai in camera ed aprii l'armadio ghiotto di vestiti. Era settembre e ancora faceva caldo quindi optai per degli shorts di jeans a vita alta e sfilacciato alla fine. Erano corti ma non troppo. Una maglietta a maniche corte che arrivava proprio all'inizio del pantaloncino con su scritto "bad girl".
Dopodiché misi un paio di dr. Martens basse e nere opache.
Andai nuovamente in bagno e iniziai ad asciugare i miei lunghissimi capelli castani con le punte bionde che arrivavano fin sotto al sedere.
Subito dopo li piastrai alla perfezione senza tralasciare nessun dettaglio, e iniziai a truccarmi.
Non amavo l'eccesso, ovvero apparire come una bambola finta.
Amavo l'effetto acqua e sapone, così misi un leggero strato di illuminante sulle palpebre e una pennellata di mascara allungante. Sulle labbra misi un rossetto color carne quasi del tutto invisibile.
Spruzzai il mio profumo alla vaniglia e presi il mio zaino a fantasia floreale blu e bianco. Stavo per scendere, ma mi dimenticati il cellulare.
Appena lo presi tra le mani decisi di scattare una foto ed inviarla alla mia migliore amica Carly.

*foto*

Premetti invia e la foto gli arrivó.
Non ci mise molto a rispondere che subito mi arrivó un messaggio da parte sua.

Da Carly♡:

Ciauuuzzjsjdksnkdkd
Come sei provocante!! Tesoro così mi farai rinunciare all'eterosessualità!

A Carly♡:

Sempre la solita giusto?
Coooomunquee...andiamo insieme a scuola?

Due secondi dopo...

Da Carly♡:
Yesss, of course!!
Tra dieci minuti passo a prenderti con la macchina, fatti trovare pronta!

Non risposi, corsi subito a sgranocchiare qualche biscotto.
Non avevo molta fame ma non volevo stare a digiuno per tutto il giorno.
Dopo il terzo biscotto, andai nuovamente al piano di sopra per avvisare Luke che io stavo per andare, ma come al solito, lui dormiva come un ghiro.

Così decisi di lasciarli un biglietto.

Sentii suonare un clackson.
Uscii di corsa e andai verso la Mercedes accostata davanti al vialetto della mia casa.
Appena entrai, salutai Carly con un bacio sulla guancia e lei mi sorrise.

"Pronta?" mi chiese.
"Sono nata pronta" risposi convinta.

Arrivammo a scuola, scendemmo dalla macchina e ci fermammo davanti al cancello.
Osservai tutti. Uno per uno.

EHYYY BAMBOLEE!! SONO TORNATA E MI SCUSO TANTO DI AVER ELIMINATO L'ATRA FANFICTION SENZA PREAVVISO, NIENTE...MA SE DEVO ESSERE SINCERA, NON MI PIACEVA AFFATTO. COMUNQUE TUTTO SONO RITORNATA E SPERO CHE QUALCUNO PASSI A LEGGERE QUESTA STORIA, CI TENGO TANTO E MI STO INPEGNANDO MOLTO. INOLTRE PROMETTO DI NON ABBANDONARVI COME L'ULTIMA VOLTA. SCUSATEMI DINUOVO. NON 'PRETENDO' GIÀ DAL PRIMO CAPITOLO DELLE STELLINE O COMMENTI MA SPERO CHE COL PASSARE DEL TEMPO LA STORIA SI EVOLVI.

GRAZIE E BACII A TUTTI.

@BieberIdolo

Loss Of HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora