Due.

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Tolse subito la mano dalle mie gambe e ci alzammo.
Vidi l'impossibile, mi pietrificai al solo vedere di Jake, il mio ex, seduto ad un tavolo con una ragazza, che cazzo ci faceva lui li?! non riuscivo a muovermi, cristo perché!
Non distoglievo lo sguardo da loro da ormai una dozzina di secondi , e infatti, dopo poco vidi lo sguardo del ragazzo biondo su di me sorridendo, lo vidi alzarsi dalla sedia con la ragazza castana e avvicinarsi a noi. Guardai un secondo Dylan , era nella mia stessa situazione, paralizzato a guardare i due ragazzi avvicinarsi, chissà se gli conosceva..

DYLAN'S POV.
Quando mi alzai togliendo la mano dalla ragazza era calda e sorrisi, nemmeno io seppi perché, tra l'altro non sapevo nemmeno perchè l'avevo messa....
Alzai lo sguardo e la vidi, li seduta con un'altro ragazzo, non mi piaceva più Charlotte, ma mi dava fastidio che dopo nemmeno due mesi già si sentisse con un'altro, forse meglio di me, sicuramente meglio di me, avevamo avuto tanti ricordi in comune e lei gli aveva buttati così a caso nel cesso. Strinsi i pugni leggermente  e serrai la mascella.
A pochi metri da me e la mia famiglia misi su un sorriso finto e salutai la ragazza con la mano.
«Ehi ciao Charlotte da quanto tempo!» dissi nervoso.
«ehi Dylan!Salve signor Vries.» Charlotte aveva preso la mano al ragazzo accanto a lei, stavano seriamente insieme. La guardai.
«emh noi stavamo andando quindi se non vi dispiace ora usciamo e ce ne andiamo.» dissi secco prendendo e intrecciando le dita con quelle di Alissa facendola sorprendere, venni contraddetto da Bianca, la madre di Alissa che disse.
«ehi potete andare anche a fare un giro voi quattro se vi conoscete, così io e Christian stiamo un po' soli» sorrise appena e si appoggiò a mio padre con una mano sul suo petto.

ALISSA'S POV.
Non potevo credere che mia mamma avesse detto quello, non riuscivo a parlare a tal punto che rimanevo li a guardare Jake che aveva la mano intrecciata a quella della ragazza. Non volevo  andare a fare un giro con questo individuo accanto a me e quei due.
«va bene...» sentì sussurrare dal moro e abbassò lo sguardo pochi secondi per poi rialzarlo sorridendo.
«Certo! andiamo!» presi la mia roba e iniziai a camminare verso l'uscita sospirando, capì che i tre ragazzi mi stessero seguendo quando iniziarono a parlare tra di loro, uscì e quando sono uscirono tutti mi girai verso Jake avvicinandomi a lui.
«COSA FAI MI SEGUI?! sono venuta qua anche per dimenticarti e sbuchi così dal nulla e scopro pure che ora abiti qua e hai una ragazza?!» avevo il tono abbastanza alto e sapevo che Dylan e l'altra ragazza ci stavano guardando.
«Ehii primo calmati. Secondo, sono venuto ad abitare qua prima di te quindi potrei supporre che TU mi stalkeri» Aveva ragione, mi aveva lasciato perché non riusciva a sopportare una relazione a distanza, abbassai lo sguardo e non dissi più nulla finchè non sentii l'altra coppia discutere. Alzai lo sguardo verso i due e capì dalle frasi che Dylan e questa ragazza precedentemente avevano una relazione.
«Quindi ora tu e questo ragazzino biondo state insieme, e tu Alissa stavi con sto ragazzo ?!» disse quasi incredulo Dylan, nemmeno io potevo crederci ma annui.
«esatto io e il mio piccolo Jake stiamo insieme da un po' credo un mesetto, oh facciamo un mese oggi...» Ridacchio' la ragazza grugnando subito dopo come un maialino.
«Ops» aggiunse arrossendo, già la odiavo, come si permetteva di toccare Jake così! Gli era appiccicata come una cozza.

Senza nemmeno accorgercene eravamo arrivati ad un parco, davanti a due panchine così, dopo esserci seduti sentì  una domanda che usciva dalle labbra di Jake.
«Ma quindi tu e il castano di fianco a te.»disse indicando Dylan.
«state insieme?» Io e Il ragazzo accanto a me ci guardammo un secondo spalancando gli occhi
«NO! OVVIO CHE NO! EEWWW!» l'avevamo detto esattamente sincronizzati, allo stesso tempo e i due accanto a noi scoppiarono a ridere, cosa c'era di così tanto divertente?
Gli guardai male ma non dissi nulla,bnon volevo creare problemi.
Vidi con la coda dell'occhio Dylan tirare qualcosa fuori dalla tasca e solo quando prese l'accendino capì che fumava, cosa che avevo sempre odiato. Portò una sigaretta alle labbra e l'accese facendo un tiro veloce, per poi buttare fuori l'aria. Io mi alzai e iniziai a incamminarmi per fare una passeggiata. Sentì il mio nome venir chiamato ripetute volte ma non mi girai. Arrivata sotto ad un albero abbastanza lontano mi sedetti e guardai il cielo, dopo poco chiusi gli occhi presa dalla stanchezza e mi addormentai, non faceva per niente freddo anzi si stava bene.

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