Fare shopping a Palm Desert con 48 gradi e una diciottenne con gli ormoni a mille era lontano anni luce dalla mia idea di relax, ma a quanto pare rilassarmi non mi spettava.
Camila continuava a gracchiare entusiasta per un vestito si e uno pure. Passavamo da un negozio caro ad uno ancora più caro senza sosta. Fortunatamente, mentre la mora era intenta a farmi capire la differenza tra strass e brillantini, ricevetti una telefonata dal mio manager. Le foto del M&G di Los Angeles erano pronte per la pubblicazione e le avrei ricevute a breve per mail. Subito una lampadina si accese, grazie alle foto sarei potuto risalire alla ragazza del concerto e magari riuscire a mettermi in contatto con lei. Ma per dirle cosa? "Hey ciao, ti contatto per dirti che non riesco a smettere di pensarti e sto diventando cretino. Per caso sei ancora nel continente Americano?" Dio, che situazione.-Shawn, mi stai ascoltando? Ma si può sapere dove hai la testa? Mi sembra di parlare con un muro.
- Mh, scusa Camila credo che sia il calore. Forse un calo di zuccheri, mi siedo un po' al chiosco okay? Tu continua tranquilla i tuoi acquisti appena hai finito mi trovi qua. Lascia pure qua tutte le borse, le controllo io.
-Mi vuoi far fare la figura della scema o cosa, andando sola per negozi? Vado solo alla Fendi perché ho proprio bisogno di un nuovo foulard e poi ti raggiungo.Grazie al cielo un po' di pace. Mi sedetti al chiosco dello starbucks e ordinai un tè freddo e un brownie al cioccolato.
-Pesantuccia la tua tipa eh.- una voce catturò la mia attenzione.
-Oh, lei non è la mia ragazza. Dio me ne liberi!
-Ahaha, eppure sui social siete la coppia più shippata. - Mh, mi ero quasi dimenticato che ormai la gente non aveva difficoltà a riconoscermi. -Bhe, i giornalisti dovrebbero passare una giornata a fare shopping con lei. -Mi voltai verso la ragazza che aveva parlato poco prima e il cuore quasi mi arrivò in gola.
Presi di scatto il telefono risfogliamdo le 700 foto che mi erano arrivate prima finché la trovai. Guardai lo schermo con insistenza e poi guardai la tipa davanti a me. Non potevo crederci.
-Mh, qualcosa non va?
-Io ti conosco!- la voce tentennò sull'ultima parola. - Eri al concerto al Greek.
-Oddio, ti ricordi seriamente?- strabuzzò gli occhi come se le avessi detto che facevo la cacca rosa. Ah, mi ricordavo di lei?! Ahahahah.. Se solo sapesse. E mo'? Che le dico?
-Si certo, non sei tu questa in foto?
-Oh si, le foto. Ovvio. - sussurrò quell'ultima parola a denti stretti come ad evidenziare la stupidità della domanda fatta prima. - La mia famiglia sta andando.. È stato bello vederti. Grazie ancora per tutto Shawn. -
-Aspetta, dimmi almeno il tuo nome.
- Anastasia, ma puoi chiamarmi Hanya.
-Okay Hanya, grazie a te. - Venne e mi abbracciò velocemente. -Non cambiare mai, ti prego. Sii sempre te stesso.- poi scappò via prima ancora che potessi rispondere.Quattro mesi fa ad oggi, Shawn si trovava a pochi metri da me, in tutta la sua bellezza. ❄️

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Hanya
Teen FictionAmo quando non ti interessa niente, Amo quando balli come se non ci fosse nessun altro, Amo quando non accetti nessun no, Amo quando fai quello che vuoi solo perché l'hai detto. A noi non interessa cosa dice la gente, Noi non dobbiamo essere ordi...