La Notte

50 9 3
                                    

La notte.

Quando ti ritrovi solo, per le vie disabitate, talmente intriso dall'oscurità da evitare i lampioni.

Pur di non essere visto, non essere più in mostra, per un istante, in vetrina, giudicabile, etichettabile, vulnerabile.

Sei tu. E il mondo fuori.

L'oscurità ti avvolge come un vizio, come una dipendenza. Come movimentata da una brezza, ti si appoggia sulla pelle, e lì si rapprende.

E ora quel buio che tanto temevi da fanciullo, è diventato il più fedele dei tuoi compagni.

È questo il male delle notti d'estate: l'essere così maledettamente belle, ed avere il potere di farti tornare così tremendamente in pace con te stesso, in luoghi senza nome, ove spazio e tempo si fondono tra luce ed ombra, essere e non essere.

Questo è il suo grande peccato.

La NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora