Tell me you're coming with me

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PROLOGO:

Londra. Non mi posso lamentare di vivere in una città tanto famosa e grande,ma la mattina ti accoglie con un fantastico cielo grigio e pieno di nuvole e la sera ti dà la buona notte con uno bello scroscione d'acqua,di quelli che ti deprimono fino al midollo. Diciamo che non è il tipo di luogo in cui avrei voluto andare a vivere,se lo paragoniamo al mio fantastico paesino in Italia in cui ho passato i 18 anni più belli della mia vita,sole,cielo terso e tanto,tanto verde. Sì,quel verde che molti trovano uno spreco di terra,che frutterebbe meglio se si usasse per costruirci su un bel centro commerciale.

Purtroppo però mio padre per motivi di lavoro,con gran malincuore,è dovuto partire per Londra e una settimana dopo la sua partenza ci chiamò distrutto,dicendo che sarebbe dovuto restare lì per molto,un paio di anni come minimo.

Mia madre non ci pensò due volte. Già stare lontana da lui solo una settimana le aveva tolto il sorriso per giorni,non posso immaginare per due anni,cadrebbe in depressione;quindi il giorno stesso cominciò a preparare le valigie con il minimo indispensabile ed il seguente io e il mio fratellone ci ritrovammo catapultati su un aereo diretto alla grigia e piovosa Londra.

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