Cap 18: Slow Dre Alt j

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(Slow Dre Alt j. Solo questo)

Lascio scendere la notte dentro queste stanze, vago solitaria guardando pareti che non conosco abbastanza.
Faccio zapping davanti alla tv, mi preparo un the caldo, mi arrotolo nella coperta di pail sul divano.
Un inquietudine vaporosa mi aleggia attorno.
Salgo in camera di Nicolas e porto il suo basso sulle ginocchia, accarezzo il manico liscio, percorro le corde con la punta delle dita, la loro rigidità mi ricorda il carattere fermo del loro possessore.
Le pizzico delicata e il suono pieno e profondo che esce mi ricorda la sua voce.
Mi chiedo perché abbia preso così male la mia partenza, me lo chiedo mentre accarezzo il body scuro come fosse la sua pelle.
Assorbo da questo strumento,pieno di emozioni da trasmettere, un pezzo della sua anima buia. Il mio tocco sentito apre la porta all'universo nascosto di Nicolas.
Ho percepito preoccupazione e diniego nelle sue parole ma nei confini indefiniti dei suoi toni ho accarezzato un velo sottile di gelosia.
L'ho sentita.
E mi sono spaventata.
Quando l'ho visto per la prima volta mi sono sentita catturata dal magnetismo dei suoi occhi, sono sprofondata nel suo sguardo enigmatico.
Ho sentito il potenziale del suo poter dare e la durezza del suo volersi preservare.
Oggi quella fermezza si è sciolta davanti ai miei occhi.
Sento la sua importanza dentro di me eppure qualcosa mi porta ad allontanarmi da lui. Qualcosa mi impedisce di valicare il confine segnato molto tempo fa tra la nostra amicizia e un amore destinato a non nascere.
Nicolas è troppo per me.
Porta in sé le verità che non conosco e quelle che non voglio conoscere.
Tutto con lui vicino sarebbe perfetto ma la perfezione non fa per me, non ha mai fatto parte della mia vita e non saprei che farmene.
Sento la porta aprirsi, passi decisi salire le scale.
Rimango perplessa di fronte a questo avanzare.
È Richard o Nicolas?
È il mondo che voglio scoprire o quello in cui non oso addentrarmi?
Il ciuffo chiaro e scomposto di Ric allaga il mio sguardo.
"Ehi" dice entrando sicuro.
Un nuovo odore di Tequila cammina tra di noi, guardo l'ora, le lancette addormentate segnano l'una di notte.
"Se Nicolas ti vede con quel coso tra le braccia potrebbe ucciderti lo sai?" indica il basso stretto tra le mie braccia.
Sorrido, mi allaccio alla consapevolezza di quanto Richard non conosca la profondità del mio rapporto con suo fratello.
Di certo non può immaginare che la musica è la nostra più grande intimità.
Mi alzo leggera, appoggio il basso al suo posto, mi volto e lo guardo spogliarsi senza alcun pudore.
La felpa cade a terra, la maglietta e i Jeans la seguono emettendo un rumore contenuto.
"Glielo hai detto?" chiede poi sciogliendo i capelli dalla sua solita coda.
"Sì" rispondo, inerme di fronte all'attrazione che il suo corpo mi porta dentro.
"Non serve tu aggiunga altro, immagino cosa ti ha detto" un sorriso ironico si fa strada sulle sue labbra.
"Davvero? E cosa pensi mi abbia detto?" mi avvicino piano.
"Che non sono la persona adatta a te" appoggia la mano alla cassettiera e resta in attesa.
"Ed è così?" ad ogni mio passo la nostra distanza si accorcia.
"Dipende dai punti di vista" risponde sicuro di sé.
Io tutta quella certezza gliela strapperei di dosso, vorrei tanto potermene appropriare anche solo qualche istante, solo per sentire cosa si sente.
Solo per sentirmi invincibile, proprio come si sente lui di fronte al mio avanzare incerto.
"Sono disposta a rischiare" dico una volta davanti al suo volto.
"Non mordo sai? Posso essere irritante ed anche sfacciato quando mi impegno. Ma non mordo" mi guarda senza tradire alcuna emozione.
"Puoi smettere di parlare?" dico seguendo potenti emozioni prossime ad un esplosione.
Guardo la sua pelle liscia davanti ai miei occhi, alzo piano la mano, la punta delle mie dita sfiora il suo petto. Seguo le sue spalle, scendo lenta sulle sue braccia, arrivo alle sue mani. Apro i pugni chiusi con una leggera pressione, sento la sua esitazione ma poi scivolo sui palmi e intreccio le mie dita alle sue.
Respira, mi ripeto all'infinito nella mente, Caroline respira.
Innarco i piedi e mi lascio sorreggere dalle punte deboli, tocco il suo naso con il mio, chiudo gli occhi e respiro, prima di perdermi nella sua bocca.

NUMB Richard  DAL 21 NOVEMBRE IN TUTTE LE LIBRERIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora