2•Ritorneremo

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Rihanna's pov

Era mattina, Giulio stava dormendo accanto a me, mi teneva stretta con le sue braccia e anche se morivo dal caldo era una bella sensazione, gli diedi un bacio sulla fronte e si svegliò ributtando la testa sul cuscino.

"Amore dormi ancora un po'"

"Mi hai chiamata amore" lo stuzzicai

"Si ti ho chiamata amore" rise "e comunque resta"

"Devo andare"

Si girò a guardarmi e poi iniziò a farmi il solletico, gli diedi una cuscinata in faccia e cademmo a terra, iniziammo a ridere e ci ritrovammo una addosso all'altro, indossavo una maglietta e lui era in boxer quindi chi fosse entrato avrebbe capito male, neanche il tempo di pensarlo che entrarono tutti in stanza.

"Sorpresa, ti portiamo all'aereoporto..." la voce di Luca si affievolì "scusate"

"Vi date da fare eh?" chiese malizioso Chico

"Ti prego non metterla incinta" scherzò Valerio

"Siete proprio degli stronzi" rise Giorgio

"Non è come pensate" dicemmo in coro e Giulio e scoppiammo a ridere

"Comunque sia vestitevi ci vediamo di sotto" disse Mattia "e non scopate non c'è tempo"

Uscirono dalla porta e noi continuammo a ridere, ci baciammo e quando capii che era il momento di andare ci alzammo e andammo a prepararci, l'avrei rivisto dopo troppo tempo, avevo paura che la distanza avrebbe fatto troppo male ma nonostante questo mi fidavo troppo di lui, l'unica cosa che mi preoccupava era quella di non avere lui accanto a me, di non avere le sue labbra, le sue mani che mi stringevano, i nostri battibecchi...

Quando fummo pronti intrecciò le mani alle mie e scendemmo le scale, scrissi un messaggio a mia madre dandole appuntamento in aereo, mi rispose che avrebbe lasciato il mio biglietto in ufficio con il mio nome.

"Pronta?" mi chiese Giulio sedendosi al volante

"Non lo so" sbuffai "mi mancherai"

"Anche tu" ammise

"Basta con queste smancerie del cavolo che vomiterò tra poco" scherzò Chico

"Non rompergli" lo rimproverò Mattia

"Fai presto a parlare te che sei felicemente fidanzato" continuò l'altro facendoci ridere

"Che c'è hai bisogno di coccole pucci pucci pu?" lo sfottè Ludovica

Quando arrivammo all'aereoporto presi il biglietto da sola e tornai dagli altri nascondendolo in borsa, li abbracciai tutti e diedi un grande bacio a mio fratello che era piangente, lo abbracciai ancora più forte.

"Non piangere scemo che torno e poi devi tenermi a bada Giulio"

"Tranquilla lo meno io" rispose

"Adesso tocca a me" disse Giulio

Mi allontanò dagli altri e dopo tantissimi baci mi abbracciò, non si staccava, sembrava non volesse lasciarmi andare, mi veniva da piangere, sospirai, stava rendendo le cose più difficili.

"Ritornerai da me?"

"Ritornerò da te" lo baciai ancora

Salutai tutti gli altri per l'ultima volta e mi distaccai da Giulio con un groppo in gola, sarei voluta tornare indietro ma mi diressi verso le scale mobili, avevo le lacrime agli occhi e non mi accorsi neanche che Giulio mi stava chiamando, mi girai di soprassalto e lo vidi correre verso di me, mi afferrò il braccio prima che salissi, mi prese in braccio e mi baciò un ultima volta, quando mi lasciò andare mi sentii vuota, salii sulle scale lasciandolo indietro ma il nostro sguardo non si divise fin quando non dovetti raggiungere il lato opposto della sala, lo salutai un ultima volta e me ne andai, dopo essermi spersa per varie volte trovai il volo, imprecai contro vari agenti che mi fermarono convinti che fossi fatta ma avevo solo le lacrime agli occhi, quando salii sull'aereo vidi mia madre accanto al finestrino.

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