Harry si svegliò durante la quinta settimana. I suoi occhi si aprirono lentamente e analizzarono la stanza bianca. Non era sicuro di essere morto, ma a giudicare dal dolore al collo, non lo era.
Sentiva un pianto e girò la testa vendendo sua madre e sua sorella. Stavano piangendo e chiamarono un'infermiera. Harry si guardò di nuovo attorno sperando di vedere il suo volto familiare. Non riusciva a trovarlo.
Le lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi perché Louis non era li. L'aveva lasciato? Non lo amava più?
Non sentì sua madre dire a Gemma di chiamare Louis e gli altri, tutto quello che poteva fare era guardarsi a torno e notare che non era li.
I dottori gli fecero delle domande e lui mormorò debolmente le risposte.
Il suo nome era Harry Edward Styles.
Aveva vent'anni.
Viveva con il suo ragazzo e il loro gatto.
Sua madre lo abbracciò dopo che rispose e lui la strinse sussurrando "Louis?"
Lei indietreggio asciugandosi le lacrime. Le diede un pacco di lettere che erano sul comodino. C'erano anche dei fiori.
"Louis sta arrivando. Ti ha scritto queste lettere," gli disse sua madre. Harry era debole per non essersi mosso per cinque settimane. I suoi muscoli sembravano gelatina e non riusciva a muovere le braccia le dita per leggere le lettere.
Gemma arrivò e lo aiutò. Aprì e mantenne ogni lettera per lui. Non lesse le parole scritte- pensò che fossero personali ed erano state scritte solo per gli occhi di Harry.
Le lettere erano corte e Harry le lesse prima che Louis entrò nella camera. Louis lo guardò negli occhi e scoppiò a piangere. Corse nelle sue braccia baciandolo.
Continuava a mormorare dei 'ti amo' e 'mi dispiace'. Harry era troppo debole per rispondergli e lasciò che il ragazzo lo baciasse godendosi la sensazione delle sue labbra.
I suoi amici arrivarono presto e ci furono ondate di lacrime. Tutti piangevano.
Il dottore li interruppe dopo un po' dicendo che aveva bisogno di parlare da solo con Harry. Quest'ultimo guardò la sua famiglia e i suoi amici lasciare la camera e fu da solo con il dottore.
Parlarono del suo processo di guarigione e del fatto che non poteva lasciare l'ospedale per altre due settimane. Dovevano rinforzare i suoi muscoli e controllarlo.
Il dottore gli disse che aveva bisogno di antidepressivi- non gli piaceva- e poi Louis entrò di nuovo. I suoi occhi erano gonfi e il dottore voleva dirgli di andare via perché doveva finire di parlare con Harry.
Ma non lo fece perché il ragazzo era venuto ogni giorni e passava tutte le notti in quella camera. L'aveva visto piangere e non voleva dirgli di andare via.
"Parleremo dopo, Harry." Disse. Harry annuì, ma i suoi occhi erano puntati su Louis. Il dottore chiuse la porta per dare loro privacy, ma Louis rimase in piedi a fissarlo.
"Ho letto le lettere," disse Harry. Louis fece scendere altre lacrime e annuì.
"Non sei stato tu. Tu hai sempre migliorato le cose. Mi dispiace, Louis." Pianse Harry. Louis vide le lacrime e si mosse per asciugarle. Salì sul letto- evitando i fili- e si raggomitolò accanto a lui.
"Va tutto bene, amore. Stai bene," lo zittì Louis. Harry tirò su col naso e nascose il viso nel suo collo pronto ad addormentarsi di nuovo.
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20 Reasons Why|| Italian Translation
FanfictionHarry è in coma dopo un tentativo di suicidio. Louis gli scrive 20 lettere in cui gli indica i motivi per cui dovrebbe restare vivo. QUESTA STORIA E' UNA TRADUZIONE di @fexoxo, il mio account è solo un modo per non perdere la fanfiction in quanto la...