return to live.

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"Ciao Michael,
so che non leggerai mai queste parole e che questa mail farà la stessa fine delle altre che ti ho scritto, passavo ore a scrivere ma poi le cancellavo per paura di disturbarti nel caso te le avessi mandate. Non so neanche da dove iniziare questa mail, ho così tante cose da dirti, troppi pensieri e troppi sentimenti repressi che non so neanche da dove viene questa voglia di stare qui a scrivere al computer. Ho solo voglia di stare sotto le coperte e piangere come ho fatto negli ultimi mesi da quando te ne sei andato. Non riesco a smettere, Calum cerca di farmi uscire di casa e di farmi pensare ad altro ma non ci riesce. Voglio solo che tu ritorni perché mi manchi tanto, troppo, a volte mi sento quasi senza fiato perché, Michael, tu eri la mia aria, eri tutto ciò che mi teneva in vita e ora che sei partito non riesco a vivere. Mi dispiace, mi dispiace per quello che ho fatto, anch'io al posto tuo avrei fatto la stessa cosa. Mi dispiace per averti tradito alla festa di Calum, non volevo. Quel tizio, del quale non ricordo neanche il nome, si è approfittato del fatto che ti eri allontanato e del fatto che ero ubriaco marcio per chiudermi in una stanza e farmi quello che voleva. Ricordo solo di aver pianto volendo abbracciarti e baciarti senza staccarmi mai, ma eri lontano. Mi dispiace il fatto che l'hai saputo da altra gente, avrei preferito dirtelo io e parlarne e distruggere quel pezzo di merda. Mi dispiace così tanto e vorrei solo che tu fossi qui con me ora. Magari saremmo abbracciati nel nostro letto, ora fin troppo grande senza te, a guardare qualche stupido film coccolandoci o al parco, il nostro parco, quello in cui mi hai dichiarato il tuo amore. Vorrei che fossi qui perché mi mancano le tue labbra, le tue mani, le tue braccia, i tuoi capelli sempre in disordine e quegli occhi fottutamente belli in cui avvertivo sempre quella scarica che mi faceva andare avanti. Ora che sei andato via, chi mi farà andare avanti? vorrei poter fare di nuovo l'amore con te ancora e ancora, fino ad addormentarci insieme, in quell'intreccio di gambe così nostro. Mi manchi tanto amore. Torna ti prego perché non sono nulla senza di te, solo uno stupido ragazzo solo senza qualcosa a cui aggrapparsi per vivere. Da quel 26 gennaio,il giorno dopo della festa, sono morto dentro e sento il bisogno di tornare a vivere, di tornare a vivere di te. Sei il mio tutto mich, ritorna ti prego.
Ti amo.
sempre tuo,
Luke."
Finalmente si decise a mandare quella mail all'indirizzo di Michael sperando che non l'avesse cambiato per non farsi rintracciare da lui. Gli aveva detto che voleva che scomparisse completamente dalla sua vita, quindi poteva aver cambiato la maggior parte delle sue cose, pensò Luke, ma non era così. Michael ricevette la mail. Sperava anche lui di poter tornare di nuovo insieme ma dopo tutto quello che gli aveva detto in preda alla rabbia quel 26 gennaio, non aveva avuto il coraggio di tornare indietro e scusarsi, pensando che le sue scuse non sarebbero bastate a colmare quel vuoto che aveva lasciato nel suo ragazzo ferendolo con quelle parole così rudi e pesanti. Era accecato dalla rabbia e non aveva neanche dato il tempo a Luke di spiegare come erano andate veramente le cose, ma leggendo quella mail aveva capito tutto. Aveva capito che una vita senza Luke non aveva alcun senso e, anzi, non poteva chiamarsi vita senza Luke. Aveva capito che poteva tornare indietro perché Luke lo avrebbe perdonato. Così, mettendo velocemente e malamente qualche jeans e qualche felpa in valigia prese il primo volo per Sydney e, preso un taxi, arrivò davanti a quella casa che gli era mancata così tanto.
Suonò il campanello e pochi secondi dopo la porta si aprì rivelando un Luke con gli occhi rossi e gonfi e il viso sconvolto ma allo stesso tempo felice. Michael sentì una fitta al petto avendo la consapevolezza di averlo ridotto lui stesso in quel modo e si trovarono a fissarsi per minuti che sembravano infiniti ad entrambi, minuti in cui, attraverso gli occhi , si scusavano per tutto. Così, in pochi secondi si trovarono l'uno tra le braccia dell'altro con gli occhi pieni di lacrime e mille scuse sussurrate e finalmente si baciarono, un semplice sfioramento di labbra, che fece capire ad entrambi che non si sarebbero mai più lasciati perché senza quelle labbra nessuno dei due sarebbe stato così vivo.

Fine.

-nota autrice-
spero che questa storia vi sia piaciuta,è la prima che scrivo e sarei veramente felice di ricevere tanti voti e commenti. fatemi sapere cosa ne pensate.
e se potete passate a leggere l'altra os you found me.(:
bye.
-ange(:

twitter: @lawnelymuke

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