Strani Amori

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Stavo rientrando da lavoro, ero uscita prima del solito, così avevo deciso di non avvisare Roberto per fargli una sorpresa.
Stavamo insieme da quasi 6 anni ma vivevamo insieme da due.
Mi ero fermata al supermercato a prendere una scatola di cioccolatini, un pacco di patatine e due RedBull per un aperitivo prima del pranzo.
Finalmente ero arrivata, ero felice al pensiero di vedere il suo volto stupito.
Aprii la porta, entrai di soppiatto senza fiatare. Sapevo che si trovava in camera, di solito mi aspettava li.
La scena che mi si paró davanti era devastante.
Era a letto con un'altra, ero ammutolita.
- A-amore- balbettó lui.
- Sei un bastardo!- Sbraitò lei - Mi avevi detto di non essere fidanzato e che vivevi solo! Lurido pezzo di merda!-
Iniziò a piangere e ancora spogliata mi venne incontro, mi cadde ai piedi.
Mi ero abbassata e mi guardó in viso.
- Perdonami, non lo sapevo, non volevo e non voglio passare per una poco di buono. - Leggevo la sua disperazione nei suoi grandi occhi verdi. Era sincera.
Mi rivolsi a Roberto.
- Vai via momentaneamente. Dammi il tempo di preparare le mie cose e andar via.-
Mi ero stupita dalla fermezza della mia voce e dalla mia calma.
- Posso spiegarti. -
- Non hai bisogno di spiegarmi nulla, oggi mi hai dato dimostrazione di tante cose.-
Si alzò e andò a vestirsi. Mi guardó e una lacrima gli percorse il viso. Era un dolore atroce vederlo così, ma sapevo che non potevo perdonarlo anche se avrei voluto farlo.
- Vuoi una mano a fare i bagagli? - Mi chiese la ragazza.
- Oh si.. te ne sarei grata, comunque io sono Desy.-
- Io Ludovica. -
Durante la preparazione delle mie cose, era calato il silenzio.
Il flusso dei miei pensieri aumentò, mi sentivo delusa, tradita, ferita e sola, molto sola.
Senza accorgermene iniziai a piangere, avevo la sensazione di svenire e mi ero seduta sul letto.
Ludovica mi abbracciò e inizió a piangere.
"Che momento di merda" pensai.
-Mi dispiace così tanto Desy, se solo avessi saputo.- Disse tra uno singhiozzo e l'altro.
Avevo finito di preparare tutto, stavo giá avendo nostalgia.
Mi sarebbe mancato più di tutto e giá mi mancava.
- Ludo hai macchina per rientrare? -
- No, sono venuta in pullman. -
- Ti accompagno io.-
Lei annui, mi aiutò a caricare le valigie in macchina e io tornai in appartamento.
Ero rimasta in piedi nell'uscio e iniziai a piangere ancora.
Ludovica molto discretamente mi lasciò sola.
Lasciai le chiavi sul tavolo della cucina e chiusi la porta. Portai con me un bagaglio invisibile di ricordi e un macigno nel cuore.
Durante metà tragitto eravamo rimaste in silenzio, lei piangeva e pure io.
- Desy, ancora una volta mi dispiace, mi sento in colpa. Se solo avessi saputo. -
- Appunto, non sapevi, ci ha distrutto entrambe.-
Eravamo arrivate a sotto casa sua, mi lasció un bigliettino con il suo numero e mi abbracció
Avevo avvisato papá e gli avevo spiegato la situazione ed ero tornata a casa.
Avevo accantonato le valige vicino all'armadio. Ero così demoralizzata.
Mi sentivo vuota, come se mi avevano svuotato dai miei sentimenti.
Roberto mi mandó un sms.
"Sono rientrato a casa. Grazie di tutto. So perfettamente che ho fatto un errore irrimediabile. La casa senza te è vuota e stupida. Vivrò con il rimorso di averti persa per sempre e non me lo perdoneró mai. Addio piccola, avrai sempre un posto speciale nel mio cuore."
Non avevo risposto, ero crollata oltre che in un pianto in un abbisso.
Mi sentivo morta e mi chiedevo se mai avessi mai superato il tutto.
Ero la ragazza dai sentimenti morti e dal macigno nel cuore.

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