Ci sono esperienze che anche se sembrano insignificanti, ci marcano col fuoco. Sensazioni che vogliamo ripetere,cose che nessun altro può capire.
Una delle tante cose che ci definisce come persone è il modo di sentire.
Puoi essere vivo se perdi la tua capacità di sentire? Smetti di sentire e ti separerai da ciò che sei stato una volta. smetterai di essere tu fino a dimenticarti chi sei.
Come fai a guardare avanti quando la tua vita è rimasta indietro?
Ad esempio quando perdiamo qualcuno e non riusciamo a dimenticarci del suo ricordo, fa male, fa male ricordare il suo viso, fa male non ricordarsi, fa male pensare che starà facendo ogni minuto.
E si finisce per pensare:"Ieri eravamo un squadra,ci completavamo, senza di lei ora sono nulla,provo un vuoto dentro". E così si cerca di togliersela dalla pelle, odiare quella persona fino a dimenticarla. Perché prima tutto significava lei o lui e ora? Ma come si fa a togliersi qualcuno da qualsiasi pensiero quando contava più della propria vita? a toglierla da qualsiasi cosa? C'è chi si arrabbia fino ad odiare la persona tanto amata pur di dimenticarla. Funziona davvero? Non credo proprio.
Mi chiedo se sia giusto, non è farsi ancora più male?
Perché cercare di dimenticare qualcuno quando quel qualcuno ti ha regalato parte del tempo della propria esistenza? Quando ti ha fatto stare bene, quando ha condiviso qualcosa con te, quando ti ha fatto ridere, quando era una di quelle persone rare che riusciva a capirti come niente. Queste cose restano dentro di noi, viaggiano con il tempo insieme a noi, rendendoci forti, crescono i ricordi e nel frattempo cresciamo anche noi. Se si è voluto bene a qualcuno in passato e nel presante e quel qualcuno non c'è più non bisogna condannarci a soffrire, non è giusto, e non è giusto neanche arrivare a odiare. Ogni atto ha una propria conseguenza a volte positiva e a volte negativa che porta spesso a perdere chi vogliamo bene, sta a noi ricordare una persona per come era e accettare anche la sua perdita e con essa ciò che ci ha lasciato e farne buon uso, perché da ognuno impariamo qualcosa che possiamo trasmettere ad altri ricordandoci contemporaneamente di quella persona e non ci rimane che ringraziarla.
