La cugina.

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-Puoi baciare lo sposo.- 

Le mie labbra incontrarono di nuovo le sue, eravamo davanti un prete, un prete modesto, con la barba e senza un capello in testa, era vestito per la messa e ci guardava dolcemente da dietro un altare imponente addobbato per un matrimonio. Dietro di noi c'erano un sacco di persone, che conoscevo e non. Il sapore delle sue labbra, era così evidente. 

-E cosi si conclude il primo matrimonio fra gay! Sono fiera di mio figlio!- Si sente mia madre gridare, echeggiando in tutta la cattedrale. Mi stavo sposando? No. Non ci credevo. Che cazz? 

Non capivo più nulla, accarezzai il petto al mio uomo. Sentivo una voce da lontano chiamarmi. 

"Luca.. Luca svegliati!" Una mano mi prese la spalla, mi girai staccandomi dal mio uomo. Era mia zia, era morta da anni. Che ci faceva al mio matrimonio? 

-Luca... Luca cazzo!! Svegliati cugino!- Una voce femminile, e piuttosto squillante mi rimbombava nelle orecchie. Tutto intorno a me svaniva, il mio uomo, mia zia, il prete l'altare e gli "invitati". Urlai.

Era un sogno.

Mi svegliai abbracciato al cuscino al posto del mio Joseph. C'era mia cugina che mi scuoteva una spalla. Mia cugina era quel tipo di ragazza fine e delicata, ma se doveva fare una cosa la faceva. Infatti mi diede un pizzone. -SVEGLIATI!- Gridò, ormai snervata, sembrava in preda ad una crisi premestruale. 

-Mh... che c'è? Che ore sono? Jospeh? Che ci fai qui Elena?- Dissi io stropicciandomi gli occhi appena aperti, e guardando mia cugina Elena spaesato.

-Sono qui per le vacanze! Una settimana! Ho conosciuto Josy un paio d'ore fa. Hai dormito molto Luca.- Mi disse. Aveva i miei stessi occhi verdi, che brillavano di una luce, una luce di cui solo lei era capace, essendo la più vivace e estroversa della famiglia.

Presi distrattamente la sveglia che si trovava sopra il mio simpatico comodino con le maniglie baffute. Erano le 6:30. Dal guardare la sveglia passai a guardarmi intorno, per fermare lo sguardo incuriosito su mia cugina.

-Ho dormito tanto.. Bhè. Tu qui per le vacanze? Sono felice..- Dissi, sotto un falso sorriso. In verità quella ragazzina la sopportavo poco. 

-Siii!! Che bello!- Disse lei buttandosi addosso a me, stampandomi un bacio sulla guancia. Rimasi basito. 

-Vieni Luca! Josy e tua Mamma sono di sotto!- Disse lei trascinandomi al piano inferiore per una mano. Ero tutto spettinato e sembravo uno zombie. Neanche mi ero visto allo specchio. Mi venne da ridere, ma bloccai la risata. Scesi le scale e raggiunsi il salone, dove mi stavano aspettando tutti, neanche fossi la celebrità del momento. Mia madre mi abbracciò venendomi incontro, come se non mi vedesse da anni. 

-Figlio! Josy è simpaticissimo! Ti conosce meglio lui che io, che sono tua madre! Chi l'avrebbe mai detto, piccolino di mamma!- Mi disse lei entusiasta, stringendomi nella sua morsa che definirei mortale, scompigliandomi i capelli. Mia madre era una donna robusta. 

Joseph rise di gusto, e bhè, si divertita a vedere il proprio fidanzato schiacciato nell'abbraccio della madre. -Oh mamma come sei dolce oggi...- Dissi a denti stretti, poi mi liberai dal suo stretto abbraccio e andai a sedermi accanto a Joseph. 

-Joseph è come un figlio per me, lo era già da subito, quando mi misi al corrente della sua esistenza. Oh Joseph, Luca parla sempre bene di te, sono fiera di vedere un ragazzo così bello e buono accanto a mio figlio.- Si complimentò mia madre, facendo arrossire vistosamente il mio ragazzo, oh, era così seme, ma a volte diventava un adorabile uke.

-Mh.. grazie signora, bhè, è il minimo che possa fare per un ragazzo stupendo come suo figlio. Lo amo davvero tanto, e gente come voi, non omofobi, bhè, ce n'è poca in giro, sapesse quanti insulti ho subito...- Disse rattristato. Lo abbracciai dolcemente, facendolo rimanere sorpreso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 24, 2013 ⏰

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