Capitolo 4

29 3 4
                                    


Passeggiavo per le fredde strade di Barcellona. No, non Barcellona di Spagna, ma Barcellona della Sicilia. L'inverno è ormai arrivato, è non è posso fare altro se non guardare quei dolci e candidi fiocchi di neve cadere e accumularsi sui margini delle strade. Non sono un amante delle stagioni fredde, al contrario, adoro l'estate, ma non riesco a resistere alla dolcezza dei fiocchi di neve che ricoprono il suolo. Magari in un passato non molto distante, sai stata la prima a correre in strada, a giocare, a divertirmi, magari con le mie amiche, avremmo fatto -magari- un pupazzo di neve, avremo fatto delle battaglie di neve epiche, ci saremo divertite tantissimo, ma ora, ora non ci riuscirei. Ora sono cresciuta, sono cambiata, c'è chi dice in peggio, come per esempio quel disadattato di mio fratello, o chi in meglio, come la mia migliore amica. Le macchine sfrecciano sull'asfalto, per loro non esisto nemmeno, non riuscirebbero mai a vedermi a quella velocità, in questo rettilineo si divertono ad andare a velocità stratosferiche. Non credo che a qualcuno importi, nonostante le numerose vittime che sono state mietute in questo pezzo di strada. Giro l'angolo, ed continuo a camminare finché non arrivo alla fine del vialetto, sulla mia destra c'è casa mia, una bella villa di due piani color rossa. Infilo la chiave nel cancello, lo apro ed entro, poi lo richiudo alle mie spalle.


Una volta dentro cammino fino alla porta che apro subito dopo. Casa mia, al contrario di come si potrebbe pensare è molto spoglia,  ma ricca di colori. I colori dei muri variano a seconda delle stanze e dell'utilizzo, la cucina si trova al piano inferiore ed è in mogano, piano cottura, doppio forno, un tavolo da pranzo, con le pareti beige, il salotto invece, comprende un divano-letto con penisola rosso, tv al plasma 45 pollici, stereo, un caminetto, tre finestre e le pareti di color rosso. Poi , affacciata sul corridoio che finisce con le scale, troviamo la porta che porta allo scantinato, una porta usata come ripostiglio, una stanza di circa trenta metri quadrati dalle grigie pareti, ci puoi trovare di tutto, troviamo anche sulla destra una enorme biblioteca, che naturalmente non poteva mancare, lì dentro ci sono libri di qualsiasi genere da quelli di genere fantasy a quelli di fantascienza, da quelli storici ai romanzi rosa, dai libri horror alle enciclopedie. Insomma chi più né ha, chi più né metta. Al piano superiore invece troviamo affacciate sul corridoio dieci porte, due bagni comuni, nonostante ogni camera abbia il proprio bagno privato, sette camere di cui due usate normalmente da me e mio fratello, Robert e cinque degli ospiti, la stanza che rimane  è una scala, che porta al tetto. 


Casa mia è proprio una reggia, ma tornando al sodo, sono entrata in casa, quando improvvisamente sento delle voci, e quasi come un fulmine mi viene in mente che quel deviato di mio fratello oggi doveva presentarmi i suoi amici... Inutile dire che non ci tengo proprio! Nella mai città tutti stanno lontani da mio fratello e dai suoi amici, certo io non sono una santa, ma per colpa sua - e forse poco ma veramente poco, mia, andiamo sono una piccola piromane ma tutti lo sono! O no? - insomma, mi perdo sempre in discorsi inutili, tutti temono mio fratello e i suoi strambi amici, ma inspiegabilmente nessuno vuole dirmi il perché. Questo è uno delle tante volte in qui mio fratello tenta di farmi socializzare, secondo lui, il mio psicologo, ed una marea di gente, io sarei una malata mentale, cazzate! Ho solo dei piccoli problemi sociali e mentali come: disturbo bipolare di II tipo , sociopatismo, apatismo, live forma di schizofrenia -nei casi più estremi- , scarso controllo del rabbia, nervosismo, depressione... Cioè sono una persona come un'altra! Tornando alla realtà, sono mesi, o almeno da alcuni mesi mio fratello cerca disperatamente di farmi socializzare con i suoi amici, nonostante più volte io gli abbia ripetuto che abbia già le mie amicizie e che mi bastano, inutile! Sembra che parli con una capra!


Certo, lo adoro, ma se non fosse mio fratello lo ucciderei subito, seduta stante. Perché mi perdo sempre in cavolate? Comunque, cosa dicevamo? Ah, si! Allora li suoi amici sono venuti a casa mia, non lì ho mai incontrati, lì ho visti solo una volta quando avevo sette anni, ma quel giorno sfortunatamente sono anche finita in ospedale e mi hanno dovuto fare una trasfusione... Che bello. Ora sono più grande certo, ma non li voglio vedere lo stesso. Facendomi coraggio, poso le chiavi sul mobile acanto all'entrata ed entro nella prima porta a sinistra che porta nel soggiorno direttamente collegato con la cucina, lì chi sul divano, chi per terra sono seduti setto o otto persone, che stanno ridendo e scherzando. Improvvisamente e quasi in sincronia- cosa da farti venire i brividi- si voltano a guardarmi.


''Ehm.... ehm... ciao?''

  Quello che dovrebbe essere un saluto esce più come una domanda, il primo a diciamo riprendersi è mio fratello che, schiarendosi la voce, fa le presentazioni.


''Angelica, loro sono i miei amici, lui è Jordan-''


Indica un biondino alla sua destra.


''-Lui è Logan e quello accanto è Nathan-''


Indica rispettivamente due ragazzi seduti per terra, il primo moro, con gli occhi chiari, il secondo un biondo con gli occhi verde smeraldo.


''- Lui è William e lui è Sebastian-''


Indica due ragazzi alla sua sinistra.


''-Infine lei è Kaily e lui è Jonathan.''

Mi presenta i suoi amici, che magari perché mi odiano, o perché non mi conosco mi fissano con diffidenza e odio.




---------------------------------------

Allora ho bisogno del vostro aiuto per gli aggiornamenti, se la storia vi piace cliccate la stellina e commentate, magari per eventuali errori o semplicemente per dire se la storia vi piace o no, o cosa cambiare, inoltre mi dovreste aiutare per gli aggiornamenti, allora io posso aggiornare :

-Ogni 2 giorni con la media di 600-700 parole,

-Ogni 4 giorni con la media di 850-950 parole,

-Una volta a settimana con 1000-1500 parole.

Allora mi potreste aiutare? Commentate.



PerfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora