Capitolo I

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Buio. Un forte stridore. Spalanco gli occhi. Non capisco dove sono, un vuoto dirompente nella mia testa. Sento la surperficie metallica dove sono appoggiata che sembra muoversi, intorno a me il buio. Sono terrorizata. Voglio andaremene, ma non riesco a mettermi in piedi. Provo a strisciare, ma sbatto contro una parete. Riprovo e ne trovo altre tre. Un spazio chiuso, fantastico. Non so cosa possa nascondere l'oscurità e vorrei tanto potermi mettere a urlare, per fa uscire la paura che mi attanaglia il petto. Ragiona, ragiona. Niente. Mi rannicchio e aspetto. Gli unici suoni che sento sono uno stridore metallico e il mio cuore, che batte all'impazzata nel mio petto, quasi a voler uscire.

Proprio mentre mi domando se tutto questo sará mai finito, una luce abbagliante dall'alto. Non vedo nulla,i miei occhi si devono ancora abituare a questo brusco cambiamento di luminosità. Sento un brusio, varie voci, ma colgo il senso generale di ciò che stanno dicendo. Un'altro? Come è possibile?

Di che cosa stanno parlando? Di me? Comincio a mettere a fuoco e sento un rumore poco distante da me. Qualcuno deve essere entrato. Non mi muovo.

-Pive, non è tutto. È una ragazza.- Lui invece è un ragazzo. Il suo tono è grave. Il brusio aumenta di volume. Un'altra persona deve essere entrata nella scatola dove mi trovo e mi sento afferrare per le spalle. Scatto in piedi.
-Non mi toccate!- La mia voce esce, raschiandomi la gola, certo, ma esce. Mi meraviglio. Ora i miei occhi cominciano ad abituarsi alla luce e riesco a distinguere le forme. Salto fuori dalla specie di ascensore che mi ha portato qui e, prima che qualcuno possa reagire, sguscio fra la folla. Vorrei andarmene, scappare, ma dopo pochi metri mi rendo conto che non ho idea di dove andare e di dove mi trovo. Mi fermo e mi volto. C'è gruppo di adolescenti che mi fissa a bocca aperta.

-Chi siete? Dove mi hanno portata? Perchè?- domando cercando di apparire minacciosa, ma c'è una sfumatura di terrore nella mia voce. Mi rendo conto che non so nemmeno chi sono io. È terribile.
-Calmati. Ti spiegheremo tutto, ma ora calmati.- riconosco la voce. È il primo ragazzo che è entrato nella scatola in cui mi trovavo. Adesso riesco a vederlo. È piuttosto alto, biondo e con le orecchie leggermente a sventola. In qualche modo mi ricorda un elfo. Però non mi ricordo come faccio a sapere cos'è un elfo. Non faccio in tempo a pormi altre domande perchè diventa tutto nero.

Schiudo lentamente un occhio. Troppa luce. Lo richiudo. Mi ricordo dove mi trovo. Faccio per alzarmi, ma sono troppo debole.
-Non ti muovere, fagio- la voce di un ragazzo. Apro gli occhi. C'è una ragazzo di circa anni diciotto anni davanto a me.
-Come ti permetti di chiamarmo così!- esclamo. Però rinuncio ad alzarmi.
-Che caratterino! Scusa, ma questo è il modo in cui chiamiamo gli ultimi arrivati. E dopo di lui...sei tu.- sembra triste.
-Lui chi?-chiedo gentilmente.
-Oh...nessuno. Un ragazzo arrivato qui due giorni fa. È stato ucciso da un ragazzo che stava attraversando la mutazione. Eppure sembrava la persona giusta per tirarci fuori da qui. Questo non era previsto secondo il biglietto che hanno trovato insieme a te.- Io ci capisco sempre meno.
-Hanno trovato un biglietto insieme a me?- domando di nuovo.
-Sì, poi lo leggerai. Ora è meglio che tu riposi. Ed è meglio che lo faccia anch'io, era mai arrivata la Scatola due volte in un mese. Nella stessa settimana, per giunta.- si alza e si avvia alla porta.
-Aspetta, per favore!- imploro. Si volta, spazientito.
-Che c'è?-
-Quanti anni credi che io abbia?-
-Quindici o sedici, penso. Ora dormi.- mi ordina. Conclude così la nostra discussione, lasciandomi sola con i miei dubbi. Dove mi trovo?

Questo è il primo capitolo. Cosa ne pensate?

The Maze Runner- The RebelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora