It's too cold outside
For angels to fly
An angel will die
Covered in white
Closed eye
And hoping for a better life
This time, we'll fade out tonight
Straight down the line.
La soave voce di Ed Sheeran, mi permetteva di sentire, un pochino di meno, la mancanza del mio Angelo.
Si trovava al lavoro, al momento, mentre io ero a casa, a torturarmi per la sua assenza.
Oggi era il mio giorno di riposo.
Presi fra le mani il vecchio diario, diventato ormai, una seconda ragione di vita.
Iniziai a sfogliarlo, le prime lettere che avevo scritto risalevano a sette anni fa, il trentun giugno del duemilaotto.
Quello fu il giorno più brutto della mia vita, nonché il giorno della morte di mia sorella, la fragile bambina dai capelli ricci, biondo cenere, gli occhi di un profondo azzurro oceano, il sorriso spensierato e lucente, mentre dentro portava un peso più grande di lei, una sorta di fardello che non la lasciava mai libera.
Lei era vittima di bullismo, dalla maggior parte dei suoi compagni di classe, e pur avendo solo sette anni, si nascondeva bene agli occhi di tutti.
Io sapevo di questi bulli, eccome se lo sapevo, ed era per questo che la rincuoravo, riempiendola di consigli su come reagire, ma lei non era capace di procurare male ad altre persone.
Lei non era come loro, l'avevo sempre saputo, e lo sapeva anche lei.
Però, detto sinceramente, non mi sarei mai aspettata da lei ciò che accadde.
Si lasciò semplicemente andare, dal nono piano del nostro palazzo, conservai fra le mie cose più importanti il biglietto che era accartocciato attorno al suo corpo inerme, mentre il sangue era mischiato a i suoi boccoli sparsi e lasciava chiazze sul suo volto pallido, privo di vita.
«scusatemi, ma non potevo più vivere così. Mi mancherete,
Con amore, Sofy.»
Diceva il biglietto.
Quel giorno, beh, fu il peggiore della mia vita. Io vedevo in lei una principessa, felice e spensierata.
In verità era una guerriera e ha lottato fino all'ultimo.
Non doveva arrendersi alle prepotenze di questa società
