Capitolo 1: Visita e Richiesta

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Un giorno soleggiato, ecco cosa si vedeva appena uscivi da casa o qualsiasi altro tipo di edificio, il cielo era così limpido da sembrare un oceano puro dalle contaminazioni.

Le porte di una certa gilda vennero aperte e due figure ne varcarono la soglia, mostrando così la propria figura molto simile ma dalla differente statura e età.

Tutte le persone si bloccarono sul continuare di fare ciò che stavano facendo: risse, chiacchiere, risate, lavoro e anche lettura!

Un piccolo vecchio saltò davanti a loro con indosso dei pantaloni marroni, un maglioncino dalle maniche lunghe, giallo e tendente all'arancione, con un buffo cappelli a due corna, simile a quello dei pagliacci, che era disegnato da righe orizzontali e grosse, che variava tra una e l'altra dall'azzurro all'arancio e infine delle scarpe a punta di un rossiccio scuro.

- Così è lei tua figlia, Layla! - intuì il vecchietto, porgendo un sorriso alla donna dai lunghi capelli biondi luminosi, con un abito lungo e di un rosa che variava dal scuro al chiaro, occhi nocciola, un bel fisico con una postura nobile e delle scarpette a tacco corto e di un rosso che sfociava nel fucsia.

- Si Master, lei è mia figlia di 9 anni, Lucy – la presento la madre sorridendo dolcemente nel vedere la figlia nascondersi dietro di lei, timida come era sempre stata, mostrando i suoi occhietti nel guardarlo con curiosità.

- Piacere Lucy, io sono Makarov – gli disse sorridendo gioiosamente, mentre incominciava a saltellare qua e la, muovendo agitatamente le braccia in modo impacciato, cosa che fece uscire una piccola risata alla bambina.

- Nonno? - chiese la piccola, mentre usciva piano piano dal suo rifugio che era la madre, mostrandosi in tutta la sua...

- Che carina! - urlarono tutti i presenti, tranne gli altri bambini, cosa che fecero tornare la timidezza a Lucy e la resero un po' agitata nel ritrovarsi circondata da tante persone.

Lucy era esile, dalla pelle chiara e rosea come la madre, occhi che facevano ricordare la cioccolata per la sua tonalità, i capelli biondi e lunghi che sembravano fili di seta e fatti di grano, il tutto aggraziato dal vestitino roseo come il ciliegio in fiore, dalle bordature in pizzo di un bianco panna, le scarpette rosse e un cerchietto fucsia sulla testa.

- Mamma! - incominciò ad invocare l'aiuto di Layla, mentre gli adulti avevano incominciato a spupazzarla e riempirla di attenzione con abbracci e coccole esagerate, però non venne aiutata da sua madre che ridacchiava contenta, infondo questo voleva dire che sua figlia era stata accettata nella sua famiglia.

D'un tratto si sentì afferrare al polso da una piccola mano che le infondeva calore, letteralmente, per poi venire portata via da quella mandria di affetto e amore, riuscendo finalmente a respirare l'aria libera.

- Ehi, io sono Natsu Dragneel, piacere! - disse la voce di un bambino, mentre lei continuava a riprendersi da ciò che era appena successo, però sentire una voce così infantile le fece alzare il volto e vedere il volto di due bambini della sua età.

- Natsu sii più educato! - lo sgridò la bambina che era al fianco del piccolo dai capelli corti, ribelli e di una tonalità davvero strana e unica: rosa come i fiori di ciliegio, con la carnagione leggermente abbronzata e gli occhi neri.

Indossava dei pantaloni di un giallo beige, che gli arrivavano fin sopra le caviglia, mentre il maglione rosso scuro aveva le maniche che lasciavano scoperti i polsi, una fascia bianca legata in vita, una sciarpa a scaglie del medesimo colore portata intorno al collo e delle scarpe marroncine.

La piccola aveva i capelli a caschetto e albini, i suoi occhi erano come l'oceano, un vestitino rosa chiaro col colletto e la cerniera di un rosa più scuro, le scarpine della stessa tonalità e la pelli chiara quasi pallida.

- Ciao Lucy-chan, il mio nome è Lisanna Strauss, piacere! - le sorrise felice la piccola albina, contagiando anche la bionda in un sorriso, mentre l'altra le prese le mani in segno di amicizia, sorprendendo Lucy.

- A... anche per me è un piacere! I-io sono L-Lucy Heartphilia! - disse balbettando la piccola biondina, con le guance arrossate dopo aver visto quei due nuovi amici sorridere e nel vedere tale scena, la madre sorrise felice mentre Makarov ghignava anche lui felice.

Erano trascorse poche ore dall'arrivo della figlia di Layla e la piccola aveva già legato con molti bambini della sua età, come ad esempio una piccolina che aveva la passione di leggere i libri: Levy McGarden.

Ella era una bambina dai capelli azzurri e lunghi fino alle spalle, con le punte ondulanti, i suoi occhi erano castani a primo impatto, ma se la si guardava da più vicino, il colore sfumava nell'ambrato.

La sua pelle chiara le dava l'aspetto di essere molto delicata, mentre indossava una maglia smanicata gialla con la bordatura rossa ed una gonna corta e marrone, con in più dei sandali del medesimo colore.

Levy e Lucy avevano incominciato a parlare tra di loro, non avevano freni le loro lingue, continuavano a chiacchierare del più e del meno, ridendo e piangendo riguardo a qualche libro che nessuno, che in quel momento le ascoltava, conosceva e riuscisse a comprendere.

All'improvviso, però, Lucy svenne come se avesse perso tutta la vitalità che possedeva poco fa, ma se il piccolo Natsu non fosse stato veloce ad afferrarla al volo, si sarebbe fatta male, sbattendo la testa sul tavolino che aveva alle spalle.

Tutti corsero preoccupati, era comprensibile infondo, perché fino a un minuto fa stava parlando vivacemente con la piccola bambina dai capelli azzurri e il Master allora si voltò verso la madre.

- Era di questo che si trattava? Questo era il problema di cui mi parlavi? - le chiese Makarov serio e preoccupato, Layla annuì con un cenno della testa e i presenti le chiesero subito cosa stava succedendo e cosa avesse la figlia.

- Questo non so dirvelo, ma è per questo che sono venuta in gilda oggi! - queste furono le parole della bionda, tutti si accorsero del suo stato d'animo, era la madre d'altronde e vedere la propria figlia stare male, non la rendeva felice e quindi era naturale che fosse così in pensiero per la figlia.

- Vi prego, aiutate mia figlia Master! - lanciò la sua richiesta d'aiuto al vecchio, Layla e questi la guardò serio sul viso, prendendo subito la sua decisione, infondo non c'era nulla da decidere.

- Avete sentito miei adorati figli?! Un membro della nostra famiglia ha bisogno di noi e la famiglia si aiuta sempre! Questa è Fairy Tail!! - urlò Makarov incitando tutti a rispondere all'appello, dove ogni membro le diede un sorriso caloroso e la speranza in lei crebbe ad ogni sguardo la dove si posava, dopodiché attesero gli ordini del Master.


Angolo Autore

Ok ok, si sapeva che non ero sano e nemmeno un tipo normale, infatti mi piace complicarmi l'esistenza con le fanfiction quindi, cercate di capirmi e poi la colpa è di Panna01 ride malvagio ma si rimedia no? Non lo so AHAHAHAHAH non posso fare altro che augurarmi che vi sia piaciuto il capitolo e che ciò che verrà crescendo, vi piaccia sempre più quindi, non so, ditemi ciò che pensate senza peli sulla lingua, okkey ihih.
A prestissimo minna-san! ♡


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