CAPITOLO 8

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Silenzio,solo silenzio attorno a me.

L'unico suono che sentivo era il mio respiro affannoso e il rumore delle foglie secche che si sbriciolavano sotto la suola delle scarpe .

Cavolo non riuscivo più a respirare,mi appoggiai ad un albero per riprendere fiato.

-No! Di già stanca -sobbalzai, al sentire la voce mi girai di scatto.

Sentii delle risate malvagie non era da solo .

Non persi un secondo e ripresi a correre.

Veloce,
tanto veloce che secondo me ,avrei potuto superare il record sulla velocità e la resistenza che una persona abbia mai raggiunto nel corso della sua esistenza.

Sfrecciai tra gli alberi sentivo che tra un momento all'altro sarei crollata ,
ma non potevo crollare adesso non avevo idea di dove mi trovo ma seguì la voce interna che mi diceva di fuggire .

Non so come o perché ma sentivo che da lì a poco sarei stata al sicuro .

Dopo una lunga corsa il paesaggio cambio e davanti a me si aprii un varco ed intravvidi un lago grande illuminato dalla luce della luna.

Non riuscii a bloccarmi in tempo che ci finì dentro .

SPLASH!!

Nuotai verso il centro del lago o almeno è quello che stavo cercando di fare finché mi accorsi che qualcuno mi stava trattenendo per il piede.

Lo sconosciuto mi trattenne a testa in giù nell'acqua, mossi con forza il piede e sentii la presa sciogliersi e finì in acqua.

Nuotai verso la superficie e tossii e sputai l'acqua .
Alzai lo sguardo verso gli estranei.

Erano 8 giovani ragazzi muscolosi e veramente attraenti,che mi stavano fissando furiosi.

-Che c'è da guardare ? Cosa volete da me ?- domandai dopo aver ritrovato fiato intanto stavo cercando di rimanere a galla e che per fortuna era piuttosto facile.

-Beh intanto ci aspettavamo un "chi siete ?"" lasciatemi in pace per favore"- mi disse il bruno con un ghigno.

-Non hai ancora risposto alla mia domanda - risposi un po scocciata .

-Beh , se vuoi la mia risposta esci e vieni a parlare con me faccia a faccia - mi disse in un tono così dolce che stavo per cedere.

-No grazie! Preferisco parlarti da qui -

-ma così ti prenderai un malanno !- mi informò

-guarda che non sono stupida so che se esco dall'acqua mi prenderai -gli risposi offesa .

-Allora noi aspetteremo qui finché ti stancherai...-
-,rimarrò qui finché annegherò e io morirò e voi non mi otterrete mai !- gli dissi interrompendolo.
-cosa siete e che cosa volete da me ? -

-se vuoi la risposta esci -

Oh no io voglio ottenere le mie risposte ma se escono per me è finita,! Dai MELODY pensa !

-allora esco a patto che gli altri se ne vadano da questa città e rimanga solo io e te e anche che dopo che avremmo finito tu li raggiungerai -dissi infine

-d'accordo ci sto -
-No voglio la tua parola d'onore e di vero uomo !-
-OK ti do la mia parola d'uomo -disse annoiato e con un cenno da parte sua gli altri se ne andarono.

Nuotai fino alla sponda mi alzai e lo guardai in faccia senza alcun timore -allora ?-

Con uno scatto veloce mi afferrò i fianchi con una mano e con l'altra mi inclinò la testa.

Lanciai un urlo soffocato, con orrore vidi le sue pupille diventare verticali e i canini allungarsi e con forza me li ficcó sul collo.

Sussultai per il dolore urlai, scalciai ,mi dimenai nella speranza di riuscire a sfuggire alla presa.

Ma senza successo .
Disperata non sapevo cosa fare era troppo forte per me e non sarei riuscita a sconfiggerlo.

Allora dovetti cedere al posto della forza l'astuzia.

Alzai la gamba fino a metà schiena del vampiro,allungai il braccio libero fino al piede presi il coltellino dalla scarpa.

Successivamente abbassati lentamente la gamba.

Dovevo sbrigarmi l'idiota mi stava prosciugando e non riuscivo a reggermi in piedi e la vista si stava annebbiando .

Alzai il braccio e con tutta la forza che avevo in corpo lo pugnalai nell'occhio .

Il vampiro mi lasciò e con malagrazia caddi rovinosamente per terra mentre l'altro si contorceva per l'agonia

-Ora vattene e mantieni la tua parola da vero uomo - dissi

Mi allontanai e mi innoltrai dentro il bosco velocemente per uscire ed andare a casa.

Non avevo mai sentito un bisogno così forte in vita mia di tornare a casa da papà ed addormentermi nel mio letto sotto le coperte calde ed invitanti.

Arrancai cercando di muovermi attentamente per non inciampare e di uscire da quel posto buio che lasciava filtrare solo un po di luce della luna .

Avanzai inciampando di volta in volta appoggiandomi agli alberi per non finirci addosso.

Finalmente vidi delle luci in lontananza.
Aumentai la velocità del mio cammino.
Finalmente libera ! Con il cuore che ancora batteva all'impazzata mi guardai in dietro per vedere se mi stava inseguendo .

Mi fermai per calmarmi e dopo essermi messa in ascolto, e dato che non avevo sentito nulla mi misi a correre nonostante la stanchezza .

I miei piedi mi urlavano di fermarmi,ma ero troppo decisa di arrivare a casa non avevo altro da fare che sperare che mio padre non sia a casa.

Riuscì ad arrivare a casa sana e salva per fortuna.

Annegata Nel DoloreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora