I love you

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- Noah! - sento Hunter che mi accarezza i capelli - calmati, dimmi cos'é successo. - rimango lì, fermo, abbracciato a lui. Il tempo sembró fermarsi, le sue braccia, mi davano un sensi di calma, fiducia, serenità, AMORE. Mi stacco e mi butto a terra, portando le ginocchia al petto, - Hun-ter, i-io - inizio col dire. Si abbassa e mi scosta i capelli dal viso - Ehy, guardami. Tranquillo, qualunque cosa sia si risolverà! - inizio a calmarmi, fissando i suoi occhi, alla luce del sole e hanno varie sfumature celesti. Mi calmo e gli dico - Hunter ho detto ai miei di me, e-e, loro...loro mi hanno cacciato di casa, hunter, loro mi hanno cacciato di casa! - le lacrime ricominciano a scendere, da sole.- Vieni, per oggi possiamo saltare la scuola, andiamo in camera mia - annuisco. Gli prendo la mano, ed entriamo in casa sua. Siamo soli, i suoi genitori vanno a lavoro presto, saliamo sopra e mi butto sul letto, hunter posa lo zaino, e si stende accanto a me - Amore mio, puoi rimanere qui, per quanto tempo vorrai, io non ti lascio solo! I tuoi capiranno che hanno fatto una grande cazzata, e vedrai che non solo ti vorranno di nuovo, ti chiederanno anche scusa! - gli sorrido, e mi avvicino a lui, appoggiando la mia testa sul suo petto. Guardo la sua camera, l'ho sempre adorata! Le pareti sono bianche, semplici, ma ci sono appesi su poster su poster, foto, ritagli fatti dai giornali. Il letto poi, si trova vicino alla finestra, e vicino alla scrivania. Non è né troppo grande, né troppo piccola, la grandezza ideale, e confortabile, e...sa di casa. Rimaniamo per tutta la mattinata semplicemente abbracciati, a parlare di noi, e di cosa accadrà. So che potrò rimanere qui, da lui, finché le cose non si aggiusteranno. I suoi sono così felici nel vederci insieme, e io semplicemente li adoro. Li considero la mia seconda famiglia…anche se credo che adesso siano la mia famiglia, visto che in pratica hanno rifiutato il loro proprio figlio la mia vera famiglia. Improvvisamente Hunter si alza e va verso l’armadio, io rimango steso e guardo fuori alla finistra. All’improvviso ritorna e si siede sul letto con le mani nascoste dietro la schiena –Credo che questo ti faccia stare meglio!- mi dice con un gran sorriso. Porta le mani davanti e ha una maglietta in mano, ma solo quando la prendo mi accorgo del perché quella maglia mi dovrebbe far sentire meglio. Non è una maglia comune, una delle tante, è quella di quando ci siamo conosciuti, l’ha conservata con mia grande sorpresa. La cosa che la rende speciale è che sopra ci sia scritto Noah, come se fosse un segno del destino che dovevamo incontrarci. Mi metto seduto –O mio dio, non credevo l’avessi conservata!- lo guardo sorridendo. Lui ha ancora stampato il suo bellissimo sorriso, diamine quanto amo quel sorriso. Lo abbraccia, stringendolo forte, -Non immagini nemmeno quanto io ti ami…- gli sussurro, -Fidati lo so, è la stessa cosa che io provo verso ti te…ti amo- mi risponde e sorrido, nascondendo la mia testa nell’incavo del suo collo.

Angolo autrice
CIAOO A TUTTII
Volevo ringraziarvi per le visualizzazioni e anche se non siamo arrivati a 5 stelline ho pubblicato lo stesso il capitolo. Amatemi. Arriviamo a 5 stelline e un'altro capitolo!
ZAOOO
*va via ballando*

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