"Roan", si sentì chiamare da lontano.
"Roan svegliati!", disse ora più vicina la voce. Si mosse ed un colpo gli fece frizzare la guancia.
"Dio", mugugnò l'uomo.
"Non esagerare", disse la voce divertita del suo ospite "sono solo un erborista, giusto?". Lo sentì ridacchiare. Poi sentì una familiare risata cristallina giungere da vicino.
"Te lo meriti Roan, non pensavo fossi così incosciente da entrare nella casa di uno sconosciuto con tale leggerezza. Un'azione da novellini, mi stupisco di te".
L'uomo ringhiò qualcosa.
"Certo, certo", ridacchiò Linnae "riesci ad alzarti?".
L'uomo si alzò su un gomito, reggendosi la testa con l'altra mano.
"Maledetti erboristi", borbottò.
Il ragazzo rise.
"Sei un pessimo Cacciatore, non è colpa mia".
L'uomo imprecò poco elegantemente facendo ridere anche Linnae.
"Alzati Roan, dai. Gabe, dagli quell'intruglio miracoloso".
"Io da quello non prendo niente", borbottò ancora l'uomo.
"Finiscila, maledetto orso", lo redarguì lei severa "ora ti fai dare il rimedio di Gabe contro l'anestetico e poi mi dici cosa ci fai qui".
"Ringrazia la tua amica Nascosta, quella con il Cervo. Mi ha trovato lei e mi ha mandato qui prima di ritrasmettere il messaggio".
"Brava Anneke", assentì soddisfatta Linnae.
"Ad ogni modo Roan, sei stato messo a terra da un Guaritore , userò questa storia per ricattarti tutte le volte che potrò", ridacchiò Linnae.
"Ehi, sembra quasi un'offesa", si stizzì Gabriel. Roan lo fissò con espressione eloquente.
"In realtà sapendo che era tuo fratello ecco", sospirò "non volevo fare casini, mi avresti dato la caccia per mari e per monti", sorrise imbarazzato. Quando sorrise Gabe si accorse che Roan non solo non era un uomo, bensì un ragazzo più o meno della sua età, ma che era anche molto bello.
"Ehi, ti sei incantato?", disse malizioso Roan a Gabe, che si irrigidì.
"Stavo guardando se avevi ferite stupido Cacciatore, ma evidentemente stai più che bene. Tieni", disse porgendogli sgarbatamente una tazza colma di un liquido nauseante.
Roan fece una smorfia di disgusto.
"E questa dovrebbe guarirmi?", disse scettico.
"Magari no", lo guardò cattivo Gabe.
"Gabriel!", lo rimproverò la sorella.
"Come vuoi", se ne andò borbottando qualcosa di poco carino.
"Scusalo, è permaloso".
"Non sono permaloso", urlò il fratello dalla cucina facendola ridacchiare. Roan le fece un sorriso divertito.
"Carino tuo fratello, mhm?", le strizzò l'occhio e lei si fece seria.
"Non ci pensare nemmeno mascalzone, mio fratello non è una delle tue conquista notturne, capito?", lo apostrofò amaramente sottovoce per non farsi sentire da Gabriel. Roan si stupì della durezza nella sua voce.
"Io non int-", ma lei lo fermò.
"Gabriel è speciale. Non solo perché è mio fratello, ma perché è una persona meravigliosa con un cuore puro come pochi ne potrai incontrare nella tua vita. Lui non è come noi, non ha l'anima macchiata dalla morte, chiaro?".
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Fiore di Aconito
FantasySeguendo la loro natura, durante l'adolescenza ogni umano subisce un'evoluzione, che porta alla luce il suo dono innato. Si creano così dei veri e propri ordini: Le Figlie Nascoste, che proteggono l'equilibrio, portando la morte di chi può intralcia...