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Emma si riteneva normale. O almeno, i sui genitori le avevano inculcato questo pensiero fino a convincerla quasi del tutto. Ma attenzione, io ho detto quasi.

Emma infatti si era accorta di cose di cui gli altri non si accorgevano. Come, ad esempio, quando era scoppiato un incendio nella sua scuola, e lei aveva visto una sagoma nel fuoco. O anche quando aveva visto il cielo soleggiato negli occhi di un ragazzo. O ancora quando aveva notato sangue che colava da una ferita che in teoria doveva essersi rimarginata. Le capitava spesso di vedere cose del genere.

La gente, a volte, mormorava che lei potesse vedere il diavolo, o gli angeli.
Emma aveva dei lunghi capelli biondi e pelle molto chiara. L'unica cosa che stonava col suo visetto angelico erano gli occhi scuri, anche se non scuri come marroni o neri, ma di verde scuro, verde smeraldo. Dentro quegli occhi si diceva che si potessero vedere gli inferi o il paradiso.

Dunque, Emma non credeva di essere perfettamente normale come le avevano detto.

È per questo che non è vista di buon occhio dai suoi coetanei, soprattutto dai suoi compagni di scuola. Nella sua vita Emma aveva sempre cercato di crearsi amicizie o almeno aprire conversazioni. Ma le sue imprese finivano con insulti e risatine di disprezzo.

Ma non è sola e lei lo ha sempre saputo. Sua sorella Lily gli è sempre stata accanto. Emma ha sempre invidiato i suoi capelli biondi che si illuminano al sole ed il suo sorriso che è capace di far incantare tutti. Al contrario di lei i sorrisi di Emma venivano sempre ricambiate da faccie sprezzanti.

E così iniziò il periodo nero. Si rinchiuse dentro di sé e non ne uscì più.Come detto prima le capitavano cose strane.

Ma tutto cominciò quel giorno di primavera i fiori riempivano l'aria con il loro profumo e gli insetti ronzavano tranquilli.
Emma giocava nel giardino quando un uomo le si avvicinò. Indossava una tunica bianca che sembrava fatta da raggi di luce e i suoi capelli biondi, ma di un biondo puro, gli accarezzava il suo viso angelico e dolce dove c'erano dei luminosi occhi argentati.

Era splendido, una creatura così bella non poteva essere umana. L'uomo si avvicinò e gli baciò la mano. Non poteva rifiutare.

- Chi sei? - chiese lei imbarazzata.
- Io, dolce Emma, sono il tuo destino. - Emma pensava di essere pronta a tutto, prima di aver sentito questa risposta.
Prima di sparire confondendosi nei raggi solari, le lasciò un dono.

Una collana, una sfera bianca quasi trasparente ma pura. Quando raccontò tutto ai suoi genitori, loro non le credettero. D'altronde chi crede ad una bambina di 8 anni?
Ma sarà sempre uno dei ricordi piu belli di Emma.

La collana è rimasta da allora nel cassetto del suo comodino, dimenticata. Quel giorno dei primi di Settembre però l'istinto le disse di prenderla e andare a scuola vestita tutta di bianco. Quindi si mise una cannottierina bianca e dei pantaloncini bianchi. La collana al collo ed era pronta per andare a scuola, con lo zaino nero sulle spalle che stonava con i suoi vestiti chiari.

Uscì con sua sorella, che aveva un anno meno di lei. Quel giorno si era messa una maglietta azzurra e degli shorts blu. La solita ragazza hippie. Nom aveva tempo ne denaro per prendere la patente, ma prendeva il bus ogni mattina.

La gente andava e veniva, studenti che chiacchieravano tra loro. Tutto normale in fin dei conti. Ma sentì una presenza negativa. Ed ad un certo punto guardò la collana, dentro di essa iniziava a crearsi una strana nube rossa, cosa significava?

Il bus arrivò e le due si sedettero nei primi posti vuoti che videro. Lily come sempre aprì il suo libro preferito "la Biblioteca Proibita" che a dir la verità piaceva anche a Emma.

Si guardò intorno e i suoi occhi si bloccarono quando videro quegli occhi castani che la fissavano sicuri. Era bello, con i suoi muscoli ben scolpiti. Indossava una maglietta bianca quasi trasparente che lasciava intravedere i suoi punti migliori e dei jeans neri stretti nelle parti da far arrossire. Il ragazzo sorrise malizioso, e così Emma si accorse che si era morsa il labbro inferiore, quindi ritornò a guardare davanti a lei.

- Sembra che quel ragazzo ti piaccia. - disse Lily senza staccare gli occhi dal libro.
- Cosa? Ma se è la prima volta che lo vedo in tutta la mia vita! - sbuffò Emma. Secondo te chi è?
- Non ne ho idea. Ora dobbiamo andare. Ah, guarda, sta scendendo pure lui - .

In effetti, il ragazzo scese e si diresse con calma verso la scuola. Le due lo seguirono. Arrivarono venti minuti prima del suono della campanella, questo perché Lily amava chiacchierare un po' col suo gruppo di amici mentre Emma odiava andare a scuola da sola.

Tutto sommato l'istituto di Fotografia e Grafica di Kennedy era bello. Certo, l'edificio cadeva a pezzi, sembrava lui del settecento! Ma la scuola offriva molti svaghi e molte cose interessanti.

Quindi, mentre Lily si dirigeva dai suoi amici strafatti e superpopolari, Emma si mise seduta sul grosso ramo di un albero come faceva sempre, a leggere. Amava definire quella posizione "Appollaiamento Personale" perché lei era l'unica che si sedeva su quel tronco.

Tirò fuori un libro molto noioso che in realtà avrebbe dovuto finire per l'estate appena passata, che parlava del settecento e di Maria Antonietta. A Emma piaceva il settecento, le sarebbe piaciuto vivere in quell'epoca, o almeno, prima di leggere quel libro.

Dunque, Emma doveva finirlo entro quel giorno, perché alla settima ora la severa professoressa di lettere, Miss Faryman, avrebbe interrogato quattro persone sul libro, e con la fortuna di Emma, lei sarebbe capitata di certo, quindi doveva sbrigarsi e le rimanevano ancora centocinquanta pagine.

Purtroppo non riuscì a leggere molto a causa del troppo fracasso. Quando suonò la campanella, Emma, imprecando contro tutto ciò di cui è possibile imprecare - il settecento, Maria Antonietta, Re Sole, lo stupido scrittore del libro, John Keen, Luigi XVI, la Francia in particolare, ma soprattutto la Faryman che le faceva leggere cose fuori programma - si diresse tutta sola verso la scuola.

Angolo Autrici
Questo libro, come già precisato altre trecentonovantaquattro volte, lo scriviamo in due su questo profilo in comune, Erre_es_korakas e Chaimeazri3 (le cito nei commenti) fateci sapere se la storia vi piace, un bacione.
Asia e Chaimae

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