capitolo 1

31 1 0
                                    

"Ti ho sempre voluto bene", furono queste le parole di mia madre prima che quel ragazzo la uccise.

Mi chiamo Jade, ho 19 anni e sono al primo anno di College.
Figlia unica nata da madre uccisa 2 anni fa da un ragazzo di circa 20'anni con gli occhi color cervone, ricordo solo questo di quella sera d'estate.

Era il 27 giugno del 2013 e io e mia madre eravamo andate a fare una passeggiata sulla spiaggia californiana quando un ragazzo ci rapì, legò mia madre e la picchio davanti a me per poi con un colpo ucciderla, poi venne da me mi diede un bacio casto sulla guancia e mi liberò.

Da quel giorno vivo da sola, ho imparato da mia zia alcune cose, poi lavorando ho messo da parte i soldi per il College.
Mio padre non c'è mai stato per me, quando avevo 3 anni si trasferì in Canada con la sua fidanzata lasciando di culo a terra me e mia madre.

Suona la sveglia, è il mio primo giorno del primo anno di College, ci andrò con la mia migliore amica Cecilia che conosco ormai da 13 anni. Mi alzo dal letto e vado subito a fare colazione questa casa è così vuota senza mia madre, il colpevole ancora non si è trovato ma io riesco a ricordare benissimo il suo sguardo e quegli occhi che mi gelarono il sangue.

Potrei giurare di aver rivisto quello sguardo mille volte al supermercato, al bar o addirittura al parco, quello sguardo malinconico ma allo stesso tempo voglioso di morte.

A riportarmi sulla terra è Cecilia che entra nella mia casa urlando dalla felicità.

Sembra ancora ieri quando avevamo 10 anni e litigavano per lo stesso ragazzo.

Volo in bagno a farmi una doccia veloce mentre nella mia mente rivivo la scena in cui quel ragazzo misterioso dagli occhi verdi uccide mia madre.

Esco dalla doccia e mi infilò la biancheria intima per poi entrare nella mia camera e indossare i miei amati Jeans neri, una canotta bianca con da sopra una camicia a quadri rossi e nera, infilo le superstar nere e bianche e volo al piano di sotto dove mi aspetta la mia migliore amica.

"Sia lodato il cielo, Ross! Ci sei riuscita alla fine eh?" dice lei
"Tranquilla siamo in orario, McVey" le dico aprendo la porta di casa.

Ci chiamiamo con i cognomi fin da quando siamo piccole, le altre ragazze si chiamano "amore" oppure "vita mia" noi no, siamo diverse.
Era la mia migliore amica da quando, in prima, ci eravamo arrese al fatto che nessuna delle due avrebbe mai potuto trovare un'altra migliore amica era così e basta. Eravamo fatte per essere migliori amiche: io bionda, lei mora. Lei alta, io bassa. Io la sua migliore amica, lei la mia.

Salimmo sull'auto e sparammo al massimo la canzone degli R5 "simile" e così ci avviammo a quella che presto divenne la nostra scuola.

Dopo 10 minuti arrivammo così ci dirigemmo verso la segreteria dove ad ascoltare le lamentele degli studenti c'era una donna sula cinquantina d'anni.

"Scusi signora, siamo nuove, vorremmo sapere dove dobbiamo andare per sapere l'orario" chiedo sorridendo.
Lei mi fissò un po' per poi passare a Cecilia e poi dire un semplicissimo "seguitemi"

La donna ci portò davanti ad una porta di legno scuro dove bussò e ci aprì il preside, era un homo sulla 40ina d'anni che ci sorrise e poi disse alla segretaria di chiamare due ragazzi "styles e Simpson"

Poco dopo entrarono nella stanza due ragazzi molto carini.
"Simpson tu sarai la guida di McVey, Styles tu di Ross" disse "ora andate ragazzi e miraccomando" continuò.
Simpson è un ragazzo Bassini con i capelli ricci e marroni con gli occhi color nocciola che appena vede Cecilia le sorride e si avviano per il loro 'tour'.

"Piacere Harry" dice il ragazzo
"Piacere Jade" dico sorridendo.
Harry è un ragazzo molto alto, muscoloso con i capelli ricci e un po' lunghi, gli occhi verdi e una fossetta bellissima.

"Ci divertiremo Jade, contaci" dice facendo un sorrisetto malizioso. A quelle parole rabbrividisco.

Per tutto il percorso Harry non fa altro che guardarmi e sorridere, amo il suo sorriso. Penso che andrebbe aggiunto alle 7 meraviglie del mondo.
Suona la campana dell'ultima ora.

"Già finita?" chiede lui guardandomi
"A quanto pare si" dico io
"Se mi dai il tuo numero ci sentiamo" dice lui con un sorriso malizioso
"Perché no" rispondo a tono io. Gli do il mio numero e poi lo saluto per andare in macchina ad aspettare Cecilia che poco dopo entra.

"Mcvey" dico
"Ross, com'è andata con Styles?" chiede
"Mh bene, gli ho dato il mio numero" dico soddisfatta
"Bradley è un ragazzo molto simile a me, ci piacciono le stesse musiche: Lana del Ray, Artick Monkis, Nirvana.." mentre lo dice le brillano gli occhi.

Non le succedeva da quando stava con Charlie. Dopo che si sono lasciati lei ha pensato sempre a se stessa. Le faccio un sorriso e poi la saluto. Appena scende dalla macchina mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.

"Ei Principessa, non vedo l'ora di rivederti.
Baci H.S."
Sorrido a quel messaggio e riparto in macchina.

My Angel ||H.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora