Daniel's pov
Dopo essere uscito dalla stanza di Clara, decisi di andare a fare una passeggiata per poter prendere aria fresca. Era da molto che non correvo, e volevo soltanto stare solo.
Avevo così tanti pensieri in testa.
C'era sempre stato il peso del sentirsi l'uomo di casa, il capo famiglia. Nostra madre era morta da tempo ormai e mio padre non c'era, almeno fisicamente, mai.
Era così dura gestire i miei fratelli, soprattutto Jesús. Di certo Clara era l'unica figlia femmina in casa, e il nostro compito era di proteggerla, essere per lei punto di riferimento e una spalla su cui piangere... Ma sentivo, in tutto ciò, di non aver l'aiuto di nessuno.
Jesús era come se non esistesse, e come se non bastasse non era per niente un bell'esempio per nostra sorella.
Ascoltavo i radiohead nelle cuffiette. Era l'unico modo per sentirmi a mio agio: sembrava di essere in un altro mondo. Un mondo senza problemi o pensieri cattivi.
Jesús come sempre aveva fatto l'ennesima cazzata. Durante l'intervallo, aveva fatto partire una rissa davanti a mezzo istituto, e come conseguenza è stato portato in presidenza. L'unico responsabile era mio padre, ma siccome era via per lavoro, mi era toccato presentarmi come testimone.
Ero entrato in classe di corsa: ricordo di averlo linciato con uno sguardo di fuoco.
Con una mano teneva premuto il ghiaccio sull'occhio nero.
Jesús cercaca di spiegarmi qualcosa ma io mi sedetti vicino a lui facendogli segno di restare in silenzio.
Il preside mi disse che se avesse continuato con quella condotta avrebbe dovuto sospenderlo , il che non mi sorprese affatto, ma ahimè era mio fratello, e non auguravo assolutamente alcun male per il suo futuro.
Io e Jesús ci eravamo guardati per qualche istante, e avevo potuto notare ciò che da tempo ormai lo distingueva da me... Molta rabbia.
"signor preside, ha parlato con mio padre?"
Alla mia domanda si sorprese e si innervosí improvvisamente.
"Tornate pure in classe, vedrò di parlarne con lui.... Intanto però per favore Oviedo, non metterti in altri casini..." lo aveva quasi supplicato mentre lasciavamo la stanza.
Non sapevo come mai, ogni volta che citavo mio parte, il preside reagisse in quel modo. Era come se lo temesse o avesse un certo tipo di rispetto nei suoi confronti.
Dopo tutto ciò io e Jesús avevamo deciso di tornare a casa, prendere la macchina e andare in farmacia per prendere qualcosa che gli alleviasse il dolore. Avevo deciso però di lasciarlo a casa di un nostro amico, Lucas. Clara non poteva vederlo conciato in quel modo.
"amore mio!! " una voce squillante mi sveglió dai pensieri riportandomi alla realtà.
Una ragazza abbastanza alta e bionda stava correndo verso di me a braccia aperte. Mi strinse e io rimasi immobile. Poi accorgendomi di ciò che stava accadendo cercai di staccarla, ma invano. Si avvicinó pericolosamente alle mie labbra.
"ci conosciamo?" domandai confuso mentre lei aprì la bocca quasi sconvolta.
"Sei proprio uno stronzo, per te era una scopata e via allora??!!" urló attirando l'attenzione dei passanti.
Io la guardai seriamente preoccupato.
Mi sentivo disorientato: ma chi cazzo era quella?
"scusami?Ma tu chi sei?"
Alla domanda mi tirò uno schiaffo e inizió a piangere insultandomi e urlandomi contro cose che a quanto pare le avevo promesso.
Giró i tacchi e corse via con fare melodrammatico.
Agrottai la fronte e mi guardai attorno.
Tutti mi fissavano.
Ma io che cazzo avevo fatto?Prima di fare ritorno a casa mi fermai da McDonald's per comprare qualcosa da mangiare per me e Clara. Stranamente Maddy non si trovava a lavoro, non aveva il turno. Quella ragazza era così strana.
Era un'Amica d'infanzia di Clara. Quanto era maldestra quella ragazza: ogni volta che ci incontravamo era come se dovesse combinare per forza qualche guaio. Era sempre stata comunque una bella ragazza, e tutti , compresi i miei fratelli e mio padre, speravano un giorno mi fidanzassi con lei. Ma purtroppo l'ho sempre vista come una sorellina, essendo lei amica di mia sorella, e non riuscivo a pensare neanche lontanamente ad un ipotetico futuro insieme a lei.
Pagai il tutto e ritornai finalmente a casa.
Clara era felicissima della sorpresa e divorò tutto in pochissimo tempo.
"Avevi fame ?" Risi mentre finiva di mangiare l'ultimo boccone dell'hamburger.
Lei annuì pulendosi con il tovagliolo.
" Stai meglio rispetto a prima?"
Clara non rispose nuovamente.
"Non puoi star sempre in silenzio.." affermai sottovoce, ma lei mi ignorò completamente uscendo quasi di fretta dalla cucina e salendo le scale per ritornare in cameretta.
"Quanta Pazienza..." Sospirai esausto e colpendo il tavolo con il pugno di una mano.
Ero sempre stato diplomatico e calmo, ma alle volte non sapevo proprio come comportarmi.
Chiamai mio padre per avvisarlo dell'accaduto con Jesús, e lui mi rispose dopo qualche squillo.
"ora come sta?Clara lo sa?"
Perché la gente mi tartassava di domande? Mio padre era come sempre indaffarato e quindi la chiamata durò si e no 3 minuti.Forse il problema non erano per niente né Clara, né Jesús , né io. Forse alla base di tutti questi problemi vi era un legame che di per sé si è spezzato dopo la catastrofe che ci ha colpiti tutti, in modo particolare mio padre, pilastro della famiglia.
Ora però sentivo addosso così tante responsabilità all'alba dei miei 18 anni. L'adolescenza di per sé non sentivo di averla vissuta, né prima né in quel momento.
Erano trascorsi così in fretta gli anni, e io mi ero ritrovato a capo di una famiglia caotica . Avevo dovuto ricostruire le mura distrutte dai disastri, tentando di proteggere Clara e aiutare Jesús. In tutto questo però mi ero dimenticato di me stesso. Faceva male ma era la triste verità.
Ero cresciuto troppo in fretta, con delle responsabilità che mi ero portato appresso perché avevo deciso così.
Così facendo però non solo la mia vita era diventata un costante prendersi cura degli altri, dei miei cari, ma mi venivano addosso tutte le colpe degli eventi e degli altri.
Ero stanco e volevo risolvere tutti i problemi il prima possibile, eppure non era così semplice e avevo la sensazione che il peggio non fosse ancora arrivato.
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Io E I Miei Due Fratelli~Gemeliers
FanfictionJesus e Daniel sono i due fratelli gemelli di Clara . I tre ragazzi abitano con il padre, dato che la madre morí in un incidente stradale. Il padre é molto premuroso nei confronti dei ragazzi, ma per motivi lavorativi riesce a vederli di rado. Cla...