Il caos.
Questo era quello che regnava all'interno dell'immensa bottega di Babbo Natale, al Polo Nord.
Puro e semplice caos.
Yeti ed elfi si scontravano tra di loro, imprecando e facendo cadere i tantissimi regali che tenevano stretti tra le mani.
Era sempre così, pochi giorni prima della Vigilia di Natale: con North che si preparava per il viaggio e i suoi "lavoratori" che apportavano le ultime modifiche alla slitta ed ai regali, Bè, l'atmosfera non poteva essere altro che rumorosa e tesa al massimo.
<< AH! MA COM'È POSSIBILE?! >>
Un ruggito frustrato risuonò nell'immensa bottega, interrompendo immediatamente il casino che si era formato precedentemente tra Yeti ed elfi e compagnia bella.
Nicholas North spalancò con un calcio la porta del suo ufficio, vestito della classica giacca rossa e bianca, e con la barba immacolata. Teneva stretta tra le mani una lunghissima lista, che si propagava per molti metri anche all'interno dell'ufficio. Il suo sguardo era confuso e terribilmente frustrato : quell'anno era successa una cosa alquanto strana. Il 90% delle bambine e della ragazze - sì, se ve lo state chiedendo anche giovani maturate di 17 e 18 anni gli avevano scritto la letterina -
avevano chiesto, no, non bambole o vestiti, bensì una persona in carne ed ossa!
E la persona in questione era niente popò di meno che Jack Frost.
Ora, un qualunque individuo dotato di cervello o di capacità di capire il sarcasmo, avrebbe pensato che si trattasse solo di uno scherzo, e ci avrebbe riso su.
Ma North, Bè, diciamo che lui non possedeva nessuna di queste qualità e interpretava alla lettera quello che i propri credenti scrivevano.
Quindi... Diciamo che era proprio nei pasticci.
Di certo non poteva deludere i bambini, era inammissibile.
E allora che fare? Si sarebbe dovuto mettere in viaggio tra meno di due giorni, e non aveva ancora trovato una soluzione!
Con la testa tra le mani, Il Guardiano prese a camminare avanti e indietro, avanti e indietro, sotto lo sguardo stupito dei suoi lavoratori, i quali avevano letto attentamente le letterine 'maledette'.
Phil, lo Yeti "Capo", ne prese una in mano ed iniziò a leggerne il contenuto con attenzione. Era di una certa Claudia, una ragazzina di circa tredici anni...
La sua lettera recitava:Caro Babbo Natale (O North),
Quest'anno sono stata abbastanza buona (sese, certo Claudia, credici) e volevo chiederti, per Natale, una cosa, o meglio, una persona che vorrei tanto vedere. Sono innamorata di lui da circa tre anni e, dato che sono a conoscenza del fatto che tu e lui siete ottimi amici, Bè, volevo chiederti se fosse possibile per te... Farmelo incontrare, ecco.
Okay, scusami, questa lettera è stato puro e semplice sfogo, so che non la aprirai nemmeno, prendilo come uno scherzo okay? ;)
Detto questo, mi auguro che tu possa passare un Buon Natale, e salutami anche gli altri Guardiani!
Cordiali saluti,
ClaudiaPhil, una volta finito di leggere, si schiaffò una mano in faccia.
Sarebbe stato un luuungo Natale.
~~~~~~~ROTG~~~~~~~ROTG~~~~~~~ROTG
Fu solo due giorni dopo, la mattina della Vigilia di Natale, che North finalmente trovò una soluzione al suo problema.
Avrebbe semplicemente chiesto a Jack di accompagnarlo nel suo Viaggio, quella sera, e non gli avrebbe detto nulla riguardo alle lettere: sapeva che il ragazzo era piuttosto timido, quando si trattava di quelle cose, e, Bè, magari dirgli una frase del tipo "Ehi ciao Jack, vuoi incontrare stasera una mandria di Fangirl impazzite che probabilmente ti salteranno addosso appena ti vedranno, come conigli in calore? " non sembrava una mossa molto intelligente.
Si, certo, come se l'intero piano lo fosse!
Ma era l'unica cosa che al momento il cervellino microscopico di North era riuscito ad elaborare.
Ed era già impensabile che ci avesse messo così tanto tempo a trovare una soluzione.
Ma, oh, io sono solo la Narratrice, non spetta a me commentare. Però, che cacchio! L'età gioca brutti scherzi, eh North?
Comunque, prima che perda completamente le staffe, ritorniamo a noi:
La sera della partenza, i restanti Tre Guardiani accorsero al Quartier Generale di Babbo Natale, per augurargli buona fortuna.
<< Ricorda di legare stretto il sacco, mi raccomando >> lo raccomandò Dentolina, lo sguardo severo << Non vorrai che succeda come nel 2001, vero? >>
North rabbrividì ricordando quel Natale, in cui aveva perso quasi la metà dei regali mentre era in volo.
<< Non preoccuparti Dentolina >> le rispose infine, sorridendo << È successo solo una volta, e di certo non ricapiterà più! >>
La Fata del Dentino non sembrava molto convinta di quella risposta, ma annuì.
<< Buona fortuna, amico >> disse Calmoniglio, puntandogli il pennello con il quale stava dipingendo un uovo, al petto << E attento con quell'aggeggio infernale >>
<< Tutti amano slitta, mio vecchio amico! >> rise dal canto suo Babbo Natale, per poi rivolgersi a Sandy.
<< Ricorda di dare a bambini buoni sogni oggi, Sandy! >>
L'omino mimò sulla testa un "come sempre, del resto" per poi stringere la mano al compagno.
Dopodiché North si guardò attorno, accorgendosi che mancava qualcuno.
<< Ehi, ma dove essere Jack? >> chiese, turbato.
I Tre Guardiani scossero le spalle.
<< Si starà trastullando in giro, come al solito >> commentò torvo Calmoniglio, non staccando gli occhi dall'uomo che teneva tra le mani.
Ma, prima che North potesse chiedere altre informazioni, un vento gelido entrò dalle finestre precedentemente chiuse, facendoli rabbrividire.
In poco tempo, ecco che apparve Jack Frost, bello come sempre, i capelli bianchi come la neve appena caduta e gli occhi azzurri come il ghiaccio.
<< Scusate il ritardo >> commentò il ragazzo, appoggiandosi con noncuranza al bastone << Jamie e Sophie non mi mollavano più. Stavamo facendo una fantastica battaglia a palle di neve >> dopodiché si rivolse a North << Ma ora sono qui, e ti auguro buona fortuna. Ci sarà da divertirsi stasera per te, eh? >>
A quella frase, Babbo Natale socchiuse gli occhi e sorrise.
<< Vorrai dire... Per noi >>
Jack sbarrò gli occhi, seguito a ruota da Calmoniglio, Dentolina e Sandman.
<< Cioè... Aspetta... Stai dicendo quello che io penso che stai dicendo? >> disse il ragazzo, non credendo alle proprie orecchie.
North annuì. << Forza, sali a bordo, Jack! >>
Gli occhi del Guardiano più giovane si illuminarono ed un sorriso perfetto gli occupò il viso.
Salì sulla slitta, osservando North prendere in mano le redini.
<< Sicuri che non volete venire, voi tre? >> chiese l'uomo ai tre Guardiani.
Calmoniglio scosse la testa: << Devo prepararmi per la prossima Pasqua! È tra meno di quattro mesi! >>
<< Io e Sandy dobbiamo lavorare per tuuuuutta la notte >> disse Dentolina, e Sandman annuì.
North scosse le spalle.
<< Va bene allora, BUON LAVORO E BUON NATALEEEE! >> gridò ridendo.
Dopodiché diede uno strattone potente alle redini e, in meno di un secondo, i due erano già in volo .
Il tetto sopra di loro si spalancò in due, rivelando un cielo limpido e occupato di stelle.
<< Che Figo! >> esclamó Jack, i capelli scompigliati dal vento << Ma... Come mai non siamo passati dal tunnel di ghiaccio, come l'altra volta? >>
North lo guardò negli occhi e sorrise.
<< Questa essere occasione speciale, ragazzo mio! >> disse << Il tunnel è per le emergenze! >>
Jack fece un suono d'approvazione. Si sporse appena dalla slitta, osservando il palazzo allontanarsi sempre di più dalla sua visuale, fino a che non divenne un semplice puntino incastonato nel ghiaccio del Polo Nord.
<< Qual'è la nostra prima destinazione? >> chiese poi, rivolgendosi a North.
Lui tirò fuori dalla tasca della giacca un globo di neve, lo avvicinò alla bocca e sussurrò: << Italia, Napoli>>
Dopodichè lo lanciò lontano. Quello si ruppe, rivelando un vortice di colori ruotanti.
In poco meno di due secondi, si trovarono risucchiati nel vortice e catapultati nuovamente nel cielo limpido, sopra una città costituita da palazzi e negozi in festa.
Jack osservò tutto in soggezione, sebbene sulla slitta ci fosse già stato un anno addietro. Solo che in quel momento stavano combattendo una battaglia, e, sopratutto, non era Natale.
Poi un dubbio si fece largo nella sua mente.
<< Ehm, North... >> esordì, avvicinandosi a Babbo Natale.
<< Si, Jack? >>
<< Posso chiederti perché hai deciso di portarmi con te? >>
North non rispose subito, in cerca di una risposta adatta da dare al ragazzo.
Alla fine disse:
<< Bè, essere regalo per te. L'anno scorso, tu essere diventato finalmente Guardiano, io voglio che tu passare al meglio questo Natale! >>
<< Oh, Bè, grazie, davvero non so che dire >> disse Jack, sorridendo. Era davvero commosso. Allora i Guardiani ci tenevano davvero a lui.
Quando sei abbandonato a te stesso per 300 anni, Bè, diciamo che non riesci molto a socializzare.
<< Di niente Jack! >> rispose North con un sorriso. Poi i suoi occhi si illuminarono << Uh, ecco la nostra prima destinazione! Su, andiamo! >>~~~~~ROTG~~~~ROTG~~~~~ROTG~~~~
La casa era calma e silenziosa. Un albero di Natale brillava vicino ad un grande divano, ed un piatto pieno di biscotti era posizionato su un tavolino lì accanto, di fianco ad una tazza di latte.
Si udì improvvisamente un tonfo e North uscì dal camino, spolverandosi la giacca, seguito a ruota da Jack, che tossì.
<< Ma perché non trovi un modo più pratico, anziché di passare per i camini?! >> sibilò il ragazzo, imbronciato.
<< Essere tradizione, mio caro Jack! >> rispose Babbo Natale, ridacchiando al comportamento infantile del compare.
Dopodiché si diresse verso l'albero e posizionò con cura i regali, aiutato poi dallo stesso Jack.
Una volta finito, il ragazzo fece per risalire nuovamente per il camino, sicuro che North lo avrebbe seguito.
Invece, l'uomo lo prese per il cappuccio e lo trascinò al suo fianco.
<< Ehi ma cos- >>
<< Shhh, c'è un'altra persona che dobbiamo accontentare... Vieni con me >>
In punta di piedi, North salì le scale che portavano al piano di sopra, e Jack si grattò la testa, confuso.
Dopo pochi minuti, si decise a seguire il Guardiano più vecchio, titubante.
Una volta salite le scale, si trovò in una stanza addobbata di decorazioni natalizie e di luci intermittenti, dove North lo stava aspettando con le braccia conserte, di fronte ad un letto occupato da una ragazzina sui tredici anni, con dei lunghi capelli marroni, biondi alle punte.
<< Ecco Jack... >> gli disse North, sottovoce << ...Questa ragazzina non ha mai visto la neve, nè chi la produce, e per Natale mi ha chiesto proprio questo. Fa' nevicare, Jack Frost >>
<< Ma sei sicuro? >> gli domandò il ragazzo, osservando la ragazzina nel letto << Sembra dormire profondamente... >>
<< Sciocchezze, nessuno dorme profondamente la notte di Natale! >> ridacchiò North << Forza, che aspetti? >>
<< Va bene >> acconsentì infine Jack, sorridendo << facciamolo >>
Agitò lentamente il bastone, e dal tetto iniziarono a scendere candidi fiocchi di neve, che si posarono ovunque : sui mobili, sul lampadario e sul viso della ragazzina.
Non ci volle molto prima che quest'ultima aprisse lentamente gli occhi, strofinassero il naso indolenzito dal freddo.
Si mise a sedere, sbadigliando e puntando lo sguardo davanti a se.
Appena i suoi occhi entrarono in contatto con le figure di Babbo Natale e di Jack Frost, il suo cuore mancò un battito ed i suoi occhi si spalancarono ad una grandezza quasi comica.
<< BABBO NATALE?! JACK FROST?! Ma cosa... >>E fu a quel punto che comprese di essere completamente ed assolutamente impazzita...
ANGOLO AUTRICE:
BUON NATALE, SIGNORI! Si ehm non so esattamente cosa sia questa... Cosa.
So solo che per uccidere la noia mi sono data alla pazza gioia con... Bè... Questa ff,che sarà divisa in due parti: la seconda la pubblicherò probabilmente domani.
A questo punto, che dire, spero vi sia piaciuta e vi chiedo di lasciare un commentino se potete.
Ricordate, sapere cosa ne pensate mi aiuta a migliorare.
Detto questo vi saluto e ci rivediamo alla prossima ed ultima parteeee!
Baci,
È
E ancora auguri
Vostra ClacliBraveFrost
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Merry Frostmas, Girls!
Fantasy(Questa è solo una piccola One-Shot - divisa in due parti - scritta in occasione del Natale. Spero vi piaccia <3 ) Natale. Un giorno festoso, un giorno unico, un giorno in cui la magia diventa realtà! Al Polo Nord, Nicholas North, meglio conosciuto...