<< BABBO NATALE?! JACK FROST?! Ma cosa... >>
E fu a quel punto che comprese di essere completamente ed assolutamente impazzita...
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Non poteva essere vero.
Loro non potevano essere reali.
Stava decisamente sognando, era assodato.
Claudia provò a darsi un pizzicotto sul braccio, chiudendo forte gli occhi, ma non sentì nulla, a parte un leggero dolore.
Deglutendo, raggiunse con mani tremanti gli occhiali sul comodino e li inforcò. Dopodiché guardò di nuovo davanti a se, solo per ritrovarsi di fronte due creature dall'aspetto strambo: la prima si stava piegando in due dalle risate, reggendosi la grossa pancia, e con una barba bianca che gli incorniciava il volto. La seconda figura, invece, era un ragazzo sui diciassette anni, i capelli bianchi come la neve appena caduta, il viso angelico e un sorriso da togliere il fiato; indossava una felpa blu ricoperta di brina ed un pantalone marrone, e stringeva tra le mani un lungo bastone ricurvo, da cui al momento stavano scaturendo dei candidi fiocchi di neve.
Entrambi la stavano fissando con uno sguardo divertito in volto, e lei ancora non riusciva a credere a quel che vedeva.
Stava sognando? No, si era appena data un pizzicotto e non era successo nulla. Era impazzita? Molto probabile. Infondo, passava metà delle sue giornate attaccata ad uno schermo a leggere e scrivere fanfiction!
Come potevi non perdere la tua sanità mentale, in questo modo?
Scuotendo la testa, ancora sotto shock, Claudia si mise a sedere, ed i due davanti a lei smisero all'istante di ridere.
<< Allora... >> esordì Babbo Natale, sorridente << ...Piaciuto tuo regalo? >>
Le ci volle qualche minuto per capire la domanda appena posta.
<< Oh, ehm... >> balbettò, non sicura di cosa dire, alzandosi di scatto dal letto e guardando la neve che ancora scendeva leggiadra dal tetto << È tutto fantastico... Ma... Com'è possibile? Io... Io non credevo, cioè, insomma... >>
<< tu avere scritto nella lettera ricordi? >> le chiese North, indicando Jack e facendole l'occhiolino << e così... Eccoci qua! Contenta? >>
<< Io... Io... Si, tantissimo! >> rispose Claudia, mentre la realizzazione si faceva man mano largo nella sua mente: Nicholas North era venuto da lei... E le aveva portato la neve... E JACK FROST ! Non riusciva ancora a crederci.
Ma se era davvero impazzita, Bè, non voleva assolutamente tornare sana di mente!
Ridacchiando, si mise a correre per la stanza come una bambina di quattro anni, attenta a non fare molto rumore per non svegliare i suoi. Tutto quello che voleva fare in quel momento era urlare, piangere e ridere contemporaneamente, ma si trattenne: lo avrebbe fatto il giorno seguente, quando tutti erano svegli. Avrebbe raccontato alla sua famiglia ed ai suoi amici quello che aveva visto, in preda al l'eccitazione. E, anche se sapeva che la avrebbero presa per pazza, a lei non importava: era felice, troppo felice per tenersi tutto dentro.
All'improvviso, si ritrovò faccia a faccia con la figura di Jack Frost, che era di qualche centimetro più alto di lei.
Alzò il viso e lo guardò negli occhi, sorridendogli timidamente ed arrossendo: era ancora più bello da vicino.
Jack , dal canto suo, ricambiò il sorriso, mentre un'idea geniale gli si insinuava nella mente.
Posò il bastone contro la scrivania lì affianco, sotto lo sguardo curioso di Claudia, ed allungò le braccia, con i palmi rivolti verso l'alto. Chiuse gli occhi, mentre sentiva il ghiaccio tanto familiare roteargli intorno alle dita, delicato e perfetto.
Quando riaprì le palpebre, nelle sue mani vi era un ciondolo ghiacciato a forma di fiocco di neve.
Sorridendo, spostò lo sguardo su Claudia, la quale lo stava guardando in soggezione con la bocca spalancata.
Jack ridacchiò a quella visione, dopodiché creò con le mani una sottile catenella di ghiaccio, sulla quale appese il ciondolo.
Poi si avvicinò a Claudia e le attaccò la catenella dietro al collo, sotto lo sguardo sbigottito della ragazzina, la quale osservò il ciondolo con gli occhi sbarrati.
<< È... È per me? >> chiese in un fil di voce, accarezzando la superficie lucida con la punta delle dita.
Jack annuì, sorridendo: non sapeva perché, ma quella giovane gli trasmetteva tanta gioia.
Claudia a quel punto non si trattenne: si fiondò sul ragazzo, abbracciandolo come non aveva mai abbracciato nessuno prima. Il suo abbraccio gridava - implicitamente, s'intende - amore e gratitudine e... e felicità.
Gridava 'ti amo' in tutte le lingue del mondo.
Il sorriso di Jack si ampliò, e strinse a se la ragazzina, contento di aver fatto felice un'altra persona, e tutto sotto lo sguardo intenerito di North.
Non sapevano per quanti minuti restarono lì ad abbracciarsi, ma era stato sicuramente uno degli abbracci più duraturi del mondo.
Fu North a rompere quel dolce momento, tossendo leggermente.
<< Jack, ora di andare, il tempo stringe >> disse.
<< Già andate via? >> chiese Claudia, staccandosi da Jack ed osservandoli con sguardo triste.
North fece per rispondere, ma Jack lo precedette, posando una mano sulla spalla della giovane:
<< Ritornerò >> sussurrò, un sorriso sulle labbra << Aspettati una nevicata fantasmagorica >>
<< Dici sul serio? >>
<< Dico sul serio >>
<< Promesso? >>
<< Promesso >>
Claudia sorrise, ed abbracciò per un ultima volta Jack, incurante del freddo e con la neve tra i capelli.
In poco tempo, i due Guardiani erano già sulla slitta, pronti a dirigersi alla loro prossima destinazione, con Claudia che li fissava con le lacrime agli occhi dalla finestra.
<< Il ghiaccio di quella collana non si scioglierà mai >> le gridò Jack << È Ghiaccio Eterno, usato solo nelle occasioni speciali >>
<< Ti ringrazio davvero di cuore, Jack Frost >> rispose singhiozzando Claudia << E anche a te, North. È stato il Natale più bello della mia vita. Non smetterò mai di credere in voi. Mai! >>
<< e noi non smetteremo mai di renderti felice! >> rispose Babbo Natale con una risata, prima di dare un forte strattone alle redini e partire, insieme a Jack Frost, verso nuove città, verso nuove persone da far commuovere e da accontentare, verso nuove speranze.
Verso un Mondo Migliore.~~~~ROTG~~~~ROTG~~~ROTG
Il giorno dopo, Claudia si svegliò con un gran mal di testa ed un brutto raffreddore.
Si rese conto solo dopo pochi minuti di aver dormito sul pavimento.
Tirando su col naso, si alzò a fatica, guardandosi intorno: la neve che aveva coperto quella stanza la sera prima era completamente sparita, lasciando i mobili e le decorazioni intatte.
Ed a quel punto Claudia temette che fosse stato tutto solo un sogno, un illusione, e i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.
Poi si ricordò del ciondolo e, sussultando, si toccò il petto.
Era lì.
Incredibilmente, la collana era lì.
Piangendo dalla felicità, Claudia scese di sotto, dove i suoi familiari la stavano aspettando a braccia aperte. Ma non erano loro il suo obiettivo al momento.
Salutandoli velocemente, si infilò un giaccone pesante sopra il pigiama ed uscì di casa, ignorando le proteste dei suoi parenti.
Rideva, Claudia, rideva come mai aveva riso prima, diretta verso la casa della sola persona che potesse crederle, la sola a cui avrebbe potuto raccontare tutto senza essere presa per pazza.
Salendo in sella alla sua bicicletta, si diresse verso casa di Aurora*, la sanità mentale completamente andata a farsi benedire.~~~~ROTG~~~~ROTG~~~~ROTG
Fu solo dopo molti minuti che Claudia arrivò di fronte casa della sua amica. Scese dalla bicicletta e bussò al citofono. Colei che le rispose fu proprio Aurora, e Claudia le gridò di scendere subito.
La ragazza, ansimante per qualche motivo, non chiese spiegazioni: si trovò di fronte Claudia dopo pochi secondi, anche lei in pigiama, e per molti minuti si limitarono a fissarsi, incapaci di parlare, gli sguardi fissi sulle collane uguali che portavano al collo.
Dopodiché si avvicinarono, piano, non credendo ai propri occhi.
Avevano le stesse
Identiche
Collane.
Stesso ciondolo.
Stessa catenella di ghiaccio.
<< Sono venuti >>
Claudia fu la prima a parlare, gli occhi lucidi.
<< Sì >> rispose Aurora, le mani davanti alla bocca << Sono venuti >>
Non c'era bisogno di dire altro:
Si abbracciarono, piangendo di felicità, mentre intorno a loro iniziava a nevicare, forte, sempre più forte, e la gente iniziava a scendere per le strade, stupefatta, incantata.
Non aveva mai nevicato a Napoli.
Non così forte.
Mai.
Le due ragazzine sembravano essere le sole, quel giorno, a sapere cosa era realmente successo.
Alzarono lo sguardo verso il cielo, sorridenti, e con le lacrime che rigavano loro il viso.
Furono le sole, quella mattina, in mezzo a quei duecento adulti scesi in piazza, ad aver visto una slitta passare davanti al piccolo spicchio di Luna presente.~~~~ROTG~~~~ROTG~~~~ROTG~~~
<<Abbiamo fatto un bel lavoro no? >>
<< Più che bello, il migliore! >>
<< Sono d'accordo. Spero di rivederle, quelle ragazze >>
<< Ahahah, quali Jack? Ne abbiamo visitate tantissime! >>
<< Quelle a cui ho dato la collana >>
<< Ah sì, Claudia e Aurora >>
<< Sono speciali >>
<< Si. Lo sono >>
<< Credi che l'uomo nella Luna...? >>
<< Lui sa scegliere. Quando arriverà il momento, vedremo >>ANGOLO AUTRICE:
*- Sì Aury_2001 l'Aurora in questione sei proprio tu. Non so cosa ho scritto ma spero ti sia piaciuta, è venuta tutta dal mio corazon :) (anche se io in pigiama non ci riuscirei mai... E ad arrivare fino a casa tua in bici è proprio impossibile... Però.. VIVA LA FANTASIA! >>
Okay si... Non ho la minima idea di quello che ho scritto. Voglio che lo sappiate.
Mi é venuto tutto così, di getto, ma spero vi sia piaciuto.
Commentate mi raccomando! Commentate in tanti! Mi piace sapere cosa ne pensate e ricevere dei consigli da persone più esperte e in gamba di me ;)
Detto questo, mi scuso con le persone che non hanno avuto la collana di Jack maaaa... We è lui a decidere.
No dai scherzo, pero volevo sentirmi speciale, almeno in una storia 😂
Detto questo VI SALUTO E ANCORA BUONE FESTE E FELICE ANNO NUOVO!
Baci
ClacliBraveFrost
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Merry Frostmas, Girls!
Fantasi(Questa è solo una piccola One-Shot - divisa in due parti - scritta in occasione del Natale. Spero vi piaccia <3 ) Natale. Un giorno festoso, un giorno unico, un giorno in cui la magia diventa realtà! Al Polo Nord, Nicholas North, meglio conosciuto...