•Capitolo 1•

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«820 km.
Ottocentoventi fottuti km»
Sussurro, posando il cellulare sul comodino.
Mi stendo sul comodo letto su cui sono seduta e fisso il vuoto, portando le braccia dietro la testa.
«Soltanto 820 km..»
Dico tra me e me, autoconvincendomi che sia poca quella distanza che ci divide.
Ma in realtá so che non è cosí.
I miei pensieri vengono interrotti da mia sorella, che è entrata nella mia stanza senza accorgermi.
«Ma di cosa stai parlando?»
Mi chiede, con aria interrogativa.
Continuo a fissare il vuoto.
«Dovresti saperlo ormai, Sara» dico a mia sorella minore.
«L..Lorenzo, non è cosí?»
«Sí» Le rispondo subito, con un po' di freddezza.
«Devo dirti una cosa.. ma non è sicura»
«Dimmi pure»
«Da quando mamma è morta, papá non fa altro che ripetere che molto probabilmente ci trasferiremo a Milano.»
«DAVVERO??» urlo, volgendo finalmento lo sguardo verso il corpo esile di mia sorella.
«Sí, però c'è un problema»
Dovevo aspettarmelo..
«Che tipo di problema?»
«Se a Milano non troverá lavoro, saremo costretti a trasferirci all'estero.. In Germania o addirittura negli Stati Uniti. Diciamo che c'è piú probabilitá che accada quest'ultima cosa..»
«No..» sussurro, dopo aver sentito quelle parole.
Le lacrime minacciano di scendere, ma mi limito a fare un sorriso falso, giustò per non far preoccupare mia sorella.
«Okay» dico. «Va bene cosí. Grazie per avermelo detto.»
Si gira e s'incammina verso la porta a passo lento. Forse l'ho fatta preoccupare.
«Sara»
«Eh?»
«Scusami, mica t'ho fatta preoccupare?»
«No» dice con voce incerta.
Ed esce dalla grande camera in cui mi ritrovo.
Tanti pensieri iniziano a giungere alla mia testa.
No. No. Non lo accetto.
Perchè a me? Perchè?
Le lacrime finalmente iniziano a scendere, bagnando il mio viso.
Tutto ciò che sento è un vuoto allo stomaco ed un nodo in gola.
Copro la testa col cuscino, e mi abbandono a me stessa.
Fanculo distanza.

His Smile~My Paradise||Lorenzo Ostuni / FavijDove le storie prendono vita. Scoprilo ora