6.30. Il rumore fastidioso della sveglia riempie la stanza. E controvoglia mi ritrovo a stropicciarmi gli occhi e a sbadigliare per il sonno.
È il 12 settembre, il mio primo giorno di scuola in questa città.
Scendo dalle scale assonnata, ancora in pigiama ed in cucina trovo mia madre che prepara la colazione, mi accoglie con un sorriso dolce, "Karma, buongiorno! Ti sei alzata presto. Sei pronta ad iniziare scuola?"
"Buongiorno mamma" forzo un sorriso e evito di rispondere a quella domanda afferrando un biscotto, anche se non ho molta fame "ora vado a prepararmi, a dopo"
Salgo le scale ed entro in bagno, pettino i miei capelli scuri e mi trucco leggermente, per poi indossare un paio di jeans strappati ed una maglietta bianca presa a caso dall'armadio.
Fuori le temperature sono ancora calde. Ci siamo trasferiti qui da poco e per me è tutto così diverso, ma ormai ho fatto l'abitudine a questi cambiamenti: i miei genitori si spostano molto per lavoro e ci troviamo a traslocare molto spesso, ma stavolta spero di riuscire ad ambientarmi e a stabilirmi come si deve. Finora non ho stretto amicizie forti, nonostante non sia per niente una persona timida, ma queste situazioni precarie finora me lo hanno sempre impedito. Spero che qui le cose cambino.
È presto, sono ancora le 7:10, nonostante ciò scendo le scale velocemente, entro in cucina e lascio un bacio sulla fronte di mamma e papà "Stasera sarai da sola tesoro, io e tuo padre saremo al lavoro, ti chiamerò appena finisci scuola, buona giornata Karma".
Sorrido e prendo la borsa che ho lasciato in salotto, per poi uscire.
Una volta fuori mi incammino verso la fermata dell'autobus, maledicendomi per aver dimenticato le mie sigarette sulla scrivania, in camera.
Sento il mio cellulare squillare e sullo schermo leggo "Nicola", così felice rispondo.
"Ciao tesoro, buongiorno. Volevo solo salutarti e darti il mio in bocca al lupo per questa nuova giornata" sorrido.
Nicola è il mio ragazzo, è l'unica persona che sono stata in grado di conoscere bene nell'ultimo anno, prima di trasferirmi.
"Ciao Nicola, buongiorno anche a te, grazie mille" dico mentre vedo arrivare l'autobus, ancora vuoto "ora devo andare ci sentiamo dopo, mi manchi" e chiudo la chiamata.
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Ciao a tutti!
Come avrete notato questa fanfiction è nuova e come primo capitolo è un po' breve, ma ho molte idee e spero che a qualcuno faccia piacere leggerla.
Amo gli Urban Strangers, ultimamente ho trovato la voglia di scrivere e spero che questa storia vi piaccia!
ATTENZIONE
Anche se è stata pubblicata mi farebbe piacere che commentaste e mi faceste sapere come vi sembra come inizio. Se avete qualche consiglio da darmi, accetterò volentieri.
Aggiornerò quando so che c'è qualcuno interessato a leggere e seguire
Buona giornata belli!
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Traslochi di emozioni || Genn Butch (MOMENTANEAMENTE sospesa)
Fanfiction"Sono sempre stata abituata ai cambiamenti, a stare da sola, per me non è mai stato un problema. Non sono mai riuscita a sentirmi veramente a casa. Però ora ci sei tu, con te mi sento a casa, tu sei la mia casa, Genn"
