Pazzia

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KARMA'S POV

È ormai ora di cena e i miei, come precedentemente stabilito, sono ancora fuori città.

Virginia è rientrata a casa e io, tra le mura della mia stanza, penso a cosa poter mangiare per non morire di fame.

Ad un tratto una luce illumina la stanza, e la suoneria del mio cellulare riempie l'aria.

'Genn' il nome sullo schermo fa sì che il mio stomaco faccia una capovolta, o forse due.

"Pronto?"

"Karma, usciamo a cena?"

Mi sento come un funambolo privato del suo equilibrio, in questo momento.

Come se quella proposta fosse stata il minimo soffio di vento necessario a sbilanciarmi e ribaltarmi.

Come può fare finta di niente?

Beh, sinceramente non capisco perché mi ostini ancora a provare di decifrare i suoi strani modi di fare, i suoi comportamenti e i suoi sbalzi d'umore.

"Karma? Ci sei?"

La voce di Genn rimbomba chiara nel mio timpano.

"Uhm, sì per me è okay" cerco di sembrare disinvolta e indifferente.

"Passo a prenderti tra venti minuti, a dopo."

"A dopo."

Attacco il cellulare e lanciandomi sul letto, soffoco un grifo frustrato tra le fodere dei cuscini.

~~

Sbatto quasi la portiera della macchina di Genn e sistemandomi sul sedile mi giro, porgendogli uno sguardo.

"Ehi" lo saluto piano, dolcemente.

Nonostante le cose siano così complicate e indefinite tra noi due, ogni volta che vedo Genn un calore piacevole mi riempie il corpo e io mi lascio cullare da questa sensazione sconosciuta.

"Ciao, Karma." dice lui, con voce calma.

Si avvicina a me e lascia un bacio lento, soffice e morbido sulla mia guancia.

Un sorriso spontaneo si definisce sul mio volto.

Genn si allontana da me e in questo momento l'ultima cosa che vorrei è sentirlo lontano.

"Dove mi porti?" gli chiedo io, osservandolo mentre accende una sigaretta.

Lui mi porge il pacchetto, offrendomene una ed io l'accendo subito.

Subito l'aria che prima respiravamo si trasforma in una debole nube di fumo.

"All'Agata's Dinner: la paninoteca dove siamo andati a mangiare la prima sera che siamo usciti" dice lui, sembra essere così sereno.

Porta la sua sigaretta dalla mano alla bocca, per cambiare marcia.

Io rimango in silenzio, in segno di approvazione.

"C'è qualcosa che non va?" Genn posa la sua mano sulla mia gamba.

Io mi irrigidisco al suo tocco, non sapendo cosa dire a questo punto.

"Non lo so, Genn" quasi sussurro, cercando di tenere lontani i pretesti per litigare.

"Karma?"

"Io, sì, ehm.." decido di guardare Genn dritto negli occhi "credo che sia per oggi, per il modo in cui hai reagito a ricreazione."

Traslochi di emozioni || Genn Butch (MOMENTANEAMENTE sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora