25 Dicembre.
-Lucinda, porta il tuo grosso deretano qua da basso! E mi raccomando, ricordati il mio regalo.- Urló Fraçoise, il più piccolo della famiglia Rodriguez, alla sorella maggiore.
La ragazza sbuffó, alzandosi lentamente dal letto.
Erano un po' di giorni che si sentiva parecchio debole, ma ciò non la preoccupava più di tanto.
Sarebbe bastata una spremuta di arance e lei si sarebbe sentita subito in forma, ne era sicura.-Un attimo!- Esclamò al fratello, mentre si chinava per prendere i regali di natale.
Li aveva messi tutti sotto al letto, sperando che non fosse una scelta così ovvio.
Era sempre un'impresa nascondere i regali dalle grinfie del fratellino.-Dovrebbe essere qui...- Sussurrò la ragazza, mentre con una mano cercava il pacchettino.
-Oh.-
Quando la sua mano toccò una scatola, sussultó.
Senza pensarci due volte, la tirò fuori, con una smorfia dipinta sul volto.
Era passato più di un mese da quando aveva riposto quella scatola sotto letto, e lei si era del tutto dimenticata della sua esistenza.
Lasció affondare una mano nello scatolone, finché non prese una lettera a caso fra tutte quelle che aveva scritto.Se Leo le mancava? Oh si, lui le mancava come l'aria, e l'unica cosa che bloccava la ragazza dal cercarlo era l'orgoglio.
Ancora si ricordava cosa era successo ad halloween, come Leo le aveva chiesto di ballare.
Lei non aveva esitato, perché in cuor suo, aveva aspettato quel momento per tanto tempo.
Eppure quando lui aveva appoggiato le labbra sulle sue, lei si era sentita terribilmente sporca.
Quel bacio era stato così diverso dai soliti baci di Sergio, era stato una vera esplosione di passione, desiderio e ardore.Ma ormai aveva scelto Sergio, un ragazzo buono e simpatico, cosa poteva desiderare di più?
La ragazza si affrettò a mettere la lettera nella scatola, che rimise sotto al letto.
Prese il regalo per il fratello, e si diede una mossa.
L'aspettavano per il dolce, una torta a tre piani tutta fragole e panna.
E non era giusto farli aspettare per mangiare una tale bontà.Si sistemò i capelli e i vestiti, quando all'improvviso suonò il campanello.
Lucinda si guardò attorno e, vedendo che tutti erano impegnati, decise di aprire la porta.
Quando lo fece, si aspettò di trovarsi di fronte qualcuno, ma in realtà non c'era anima viva, fatta eccezione per un sacchettino rosso.La ragazza aggrottó le sopracciglia, e lo prese fra le mani.
Appena individuò il bigliettino, lo lesse, immaginandosi che fosse un'idea di Sergio. Chi altri poteva piombare li e lasciare un regalo davanti alla porta di casa sua?Quando terminò di leggerlo, si rese conto di aver dimenticato una cosa.
C'era un'altra persona capace di fare cose assurde senza pensarci due volte, e quella persona era Lionel Messi.Spazio autrice.
E con questo capitolo, ci vediamo fra qualche giorno!
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San Valentino « Leo Messi.
Fanfiction"Non lo so, Leo, non lo so. Semplicemente mi sono innamorata di te troppo velocemente, ma sai una cosa? Lo rifarei altre mille volte". -Una short AU su Leo Messi, ispirata ad una vicenda accaduta ad una mia amica. ©Invincibleo2015