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Hai un nuovo messaggio.
Liam:"Amico, che fine hai fatto?"
Louis:"Arrivo subito, sono per strada."
Non era vero, mi trovavo ancora nel letto con addosso il pigiama. Anche questa volta avrei fatto tardi a lavoro e il capo la scorso volta fu molto chiaro: "Tomlinson, per questa volta chiudo un occhio, ma per la prossima volta non ti prometto niente."
Decisi di alzarmi e di andare a prepararmi. Dopo essermi fatto una doccia in fretta e furia, presi i primi vestiti che trovai: dei pantaloni da tuta e una maglietta dell'adidas.
Salii in macchina e guidai più veloce possibile verso il negozio.

"Finalmente sei arrivato! Sei stato fortunato, oggi il capo non c'è." Disse il mio amico mentre mi veniva incontro tenendo in mano il cartellino col mio nome.
"Ci sono stati clienti nel frattempo?"
"No, tranquillo. Oggi tocca a te stare dietro il bancone, io e il tuo ragazzo ci occuperemo degli scaffali." Finì la frase facendomi l'occhiolino.
Sospirai. "Liam, lui non è il mio ragazzo, non sono attratto da Zayn. Lo vedo più come un amico e poi è veramente inquietante, secondo me si diverte a farmi delle foto di nascosto."
"Lo penso anche io." Ci misimo a ridere e subito dopo iniziammo a lavorare.
La giornata sembrava interminabile, non succedeva mai niente di interessante dietro il bancone. Odiavo quando toccava a me stare alla cassa, era così noioso, a me piace stare agli scaffali e vedere Zayn mentre causa danni alla mia sola vista. A volte mi diverto a sfiorarlo e vederlo entrare in panico, lo so, è crudele, ma è più forte di me.
Decisi di mettermi comodo e andare a prendere una sedia nel ripostiglio. Quando tornai dallo stanzino buio e desolato con la sedia in mano, notai un cliente in cerca di non so cosa. Che fine avevano fatto gli altri?
A mia malavoglia mi diressi verso il cliente.
"Salve, ha bisogno di aiuto?"
"Si grazie. Dovrei fare un regalo a un mio amico, per caso vendete la pallina da golf autografata da Adam Scott?"
Non avevo mai visto un ragazzo così bello in tutta la mia vita. Era alto, molto più alto di me; con dei fantastici capelli ricci e lunghi e sembravano veramente morbidi, i suoi occhi erano come una pietra preziosa, avevano quel verde così raro, che non si vede tutti i giorni; il suo naso, be' era piuttosto grande, ma era il suo naso, perciò era bellissimo e la sua bocca, Dio, la sua bocca era fantastica e quando la apriva per parlare... Era un sogno.
"Scusa...Louis? Ti chiami così giusto?"
Sapeva il mio nome? Come? Ah giusto, la targhetta.
"Si, sono Louis."
"Io sono Harry. Ora per favore potresti aiutarmi?"
Che cosa voleva? Aveva detto cosa gli serviva? Non avevo ascoltato nemmeno una parola. Ero nei guai.
"Emh, si certo, volevi..."
"Volevo la pallina da golf autografata da Adam Scott, l'avete?"
"Sei venuto nel posto giusto, qui abbiamo di tutto sullo sport. Aspetta cinque secondi e vado a prenderla."
Mi diressi verso il ripostiglio e lì ci trovai Liam che conversava amichevolmente con Zayn.
"Ma che ci fate qui?! Di là c'è un cliente e voi vi nascondete? Piuttosto aiutatemi a trovare la palla di Scott."
"Scusa Louis, ma avevamo fame e non potevamo mangiare nel negozio, ti pare?"
"Ma prima non... Lasciamo perdere. Liam, non sbattermi quel panino in faccia e aiutami a trovare quella maledetta pallina!"
"Io potrei aiutarti, Louis?"
"Certo Zayn, mi aiuterete entrambi, essendo che una certa persona si diverte a mettere sotto sopra questa stanza."

Uscii dal ripostiglio e mi diressi verso Harry con il cofanetto in mano.
"Ecco a te, seguimi verso la cassa."
"Grazie mille, mi hai salvato la vita. L'ho cercata ovunque."
"Ah ma figurati. Potrei chiederti di dove sei? Non ti ho mai visto qui."
E poi non aveva affatto lo stile di un ragazzo di Doncaster.
"Io vengo da Holmes Chapel, ma da un paio di anni abito a Londra."
Ci avrei scommesso, qui nessuno si veste con vestiti firmati e costosi.
"Pago con carta. Potresti incartare il cofanetto?"
Ecco, il mio incubo peggiore.
"Scusa, io non so incartare i pacchi.. Zayn! Zayn, vieni qui, ho bisogno di te."
Mentre Harry immetteva il codice per pagare, Zayn arrivò e incominciò a incartare il cofanetto.
"Ecco a te. Grazie e arrivederci."
"Arrivederci."
Si girò e uscì fuori dal negozio.
"Louis.."
"Che c'è Zayn?"
Quel ragazzo sapeva essere veramente pesante.
"Ti andrebbe di uscire questa sera?"
"Mi dispiace, ma stasera sono occupato. Sarà per la prossima volta."
"Va bene."
E fu così che rimasi di nuovo solo al bancone, ma potevo gioire perché mancavano solo due minuti alla chiusura del negozio e poi finalmente sarei tornato a casa.

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