- TU SEI COME GIADA... - MI DICE CON VOCE TREMANTE. MI STUPISCE QUESTA FRASE, DICIAMO CHE NON È CIÒ CHE IMMAGINAVO DICESSE. TUTTI CI GUARDANO E LUI SCRUTÒ I MIEI OCCHI IN MODO INSISTENTE PER QUELLA CHE A ME SEMBRÒ UN'ETERNITA. AD UN CERTO PUNTO INTERRUPPE IL SILENZIO :
- SCUSA È SOLO CHE ASSOMIGLI TANTISSIMO AD UNA MIA EX ALUNNA . RAGAZZI ESCO UN ATTIMO, NON MUOVETEVI.
FECI FINTA DI CREDERE ALLA SUA GIUSTIFICAZIONE MA RIMASI ABBASTANZA TURBATA DALLE SUE PAROLE. CHI è GIADA? FORSE NON SONO AFFARI MIEI MA CI PENSAI A LUNGO, FINO ALLA FINE DELLA GIORNATA.
DOPO UNA MEZZ'ORA TORNÒ IN CLASSE FAENDO FINTA CHE NON FOSSE SUCCESSO NIENTE, MA LO SORPRESI DIVERSE VOLTE A GUARDARMI, AVEVO STOMACO E TESTA IN SUBBUGLIO.
ALLA SERA DOVEVO USCIRE CON ANNA, MITICA COMPAGNA DI BANCO, E PERCIÒ DECISI DI FARE UN BAGNO CALDO E ORDINARE I MIEI PENSIERI SU CIÒ CHE ERA SUCCESSO IN MATTINATA. AVREI ANCHE DECISO SE CONFESSARLE LA MIA COTTA PER IL PROF.
SONO GIÀ LE SETTE E IO SONO ANCORA IN INTIMO. DEVO ASSOLUTAMENTE DECIDERE CHE INDOSSARE. APRO L'ARMADIO E UNA MONTAGA DI ABITI ADDOSSATI L'UNO SULL'ALTRO CADE A TERRA.... CI MANCAVA SOLO QUESTO. RIMETTO TUTTO NELL'ARMADIO E OPTO PER UN PANTALONE AD ALTA VITA NERO, UN BODY TRASPARENTE SULLA SCHENA, SEMPRE NERO E UN PAIO DI DECOLLETè BORDEAUX LUCIDE CON UN TACCO ALTO. SCELGO UNA MAXI BAG NERA IN PELLE E ASPETTO CHE LA MADRE DI ANNA MI PASSI A PRENDERE PER ACCOMPAGNARCI IN CITTA'.
ECCOLE CON I SOLITI DIECI MINUTI DI RITARDO, ORMAI SONO UNA ROUTINE. CI FA SCENDERE PROPRIO VICINO AL CINEMA. ENTRIAMO E FACCIAMO LA FILA ALLA CASSA CHE DA' I BIGLIETTI PER HUNGER GAMES - IL CANTO DELLA RIVOLTA PARTE 2.
ENTRIAMO ELLA SALA E TROVIAMO SEDUTO ACCANTO AI NOSTRI POSTI NIENTEMENO CHE IL PROF.
