capitolo 9

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<<andiamo a ballare>> ci interrompe Giuly notando la stretta di mano troppo durata. <<comunque è single. Viaa liberaa>> aggiunge poi facendomi l'occhiolino. Ne rimango scioccata non me l'aspettavo. Intanto lui è già sparito tra la folla, mi giro in cerca di Amber ma perdo di vista Giuly e di mia sorella non cè traccia. Questo posto è troppo affollato. Mi faccio spazio tra la gente e riesco a raggiungere il bar dove mi è piu facile respirare. <<desidera qualcosa?>> mi chiede un ragazzo dall altra parte del bancone. Molto probabilmente è il barista. In realta non voglio nulla ma ordino comunque.<< il mix della serata. Grazie.>> mi arriva al volo e ne butto giù un sorso. È nauseante e pizzica molto. Mi rifiuto di finirlo. Sento vibrare il telefono così lo tiro fuori, è Helen apro il messaggio.

Troia❤❤: vieni subito in giardino.

Sembra urgente. Attraverso la folla ed esco fuori cerco di individuare il soggetto ma anche qui cè troppa gente. Così le scrivo un messaggio chiedendole dov'è di preciso e lei risponde *dietro la siepe muoviti*. Affretto il passo,mi sta spaventando. Vado adosso a qualcuno << ehi fa attenzione!>> esclama quello. Gli ho rovesciato la bibita adosso ma non li do retta continuo per la mia strada fino a raggiungere mia sorella. <<che cè di così urgente?>> le chiedo preoccupata. Con lei cè un ragazzo che non ho mai visto prima.

Un tipo alto e moro, molto carino con gli occhi verde scuro e un percyng sul soppraciglio che lo rende terribilmente attirante. E per finire il ciuffo ribelle che ricade a lato.

E questo chi è? Il suo ragazzo? Perché me lo presenta solo ora? O lo ha appena conosciuto?

<<lo conosci?>> chiede mia sorella con tono duro. <<mai visto>> rispondo avvicinandomi per esaminarlo. Cosa le fa pensare che io conosca questo tipo?. Lo fisso ancora per cercare di ricordare,forse non è la prima volta che lo vedo,non si sà mai con la scarsa memoria che ho potrebbe essere che lo conosca ma che semplicemente me ne sia scordata. Spremo le meningi ma niente. Zero. Io questo tipo proprio non lo conosco. <<avanti Len chi è? >> chiedo stufa. Mi sembra di giocare ad indovina chi è. <<ti presento Justin>> dice lei. Ma che mi prende in giro? Ho detto che non lo mai visto di certo il nome non mi aiuterà a riconoscerlo. Intanto lui mi fissa immobile e non si decide a parlare e presentarsi. <<nostro fratello>> sussurra Helen. A quelle parole mi si forma un dono in gola. Ma è impazzita? <<ma che stai dicendo Len noi non abbiamo fratelli!!>> le ricordo. Non ci credo che mi ha chiamata per dirmi una sciocchezza del genere,mi sento presa in giro. << lo pensavo anchio>> sospira lei. << Helen sei ubriaca? Certo che lo sei. Tranquilla ora riposati e domani ti farai due risate quando te lo racconterò >> <<Hayley non sono ubriaca!! È nostro fratello cazzo, a quanto pare nostra madre non aveva rapporti solo con nostro padre!!>> mi urla contro lei. Rifletto per un momento e noto l'espressione delusa sul volto di Justin. Nostra madre era una prostituta c'era d'asppettarselo. Chissa quanto altri fratello e sorella abbiamo la fuori a nostra insaputa. È un affermazione probabile ma ho bisogno di più convinzione.<< come si chiama tua madre?>> domando al ragazzo. <<questo nom lo so non lo mai conosciuta>> sospira lui. In effetti non avrebbe mai potuto conoscerla non l'ha messo al mondo per mantenerlo. La sua espressione è cosi triste. Come darli torto siamo nella stessa situazione ed io lo capisco. << ma ho una sua foto>> dice porgendomela. La analizzo è proprio lei,nostra madre. <<conosci tuo padre?>> forse sto esagerando con le domande ma ho bisogno di sapere. <<no.sono adottato>> percepisco che le mie domande gli danno un po fastidio ma infondo ha ragione gli sto ricordando qualcosa che lui come me vorrebbe dimenticare,il suo passato. <<ma con l'analisi del sangue se non sbaglio è possibile riconoscerlo. Domani andiamo a scoprire di chi si tratta e chiediamo conferma a nostra madre.>> ordino io. << io non voglio saperlo>> si oppone quello. <<ma io sì.>> il mio tono si fa piu severo sono irritata. <<abbiamo bisogno di sapere se sei davvero nostro fratello,perché se è così molto probabilmente abbiamo altri fratello e sorella a noi sconosciuti e questa non è una bella cosa>> aggiunge mia sorella in tono piu dolce da farli cambiare idea. << questo è il mio numero fatemi sapere>> aggiunge lui andandosene. Nessuna di noi dice nulla. Continuiamo a fissarci con sguardi interrogativi. Helen tira fuori una sigaretta ha bisogno di sfogarsi. Leggo la rabbia nei suoi occhi, fuma un pacchetto intero non lo mai vista in queste condizioni.

***
Mando giù un altro sorso di quel liquido fosforescente. Non riesco a smettere di pensare a Justin. A nostra madre. Nostro padre. A noi. Al nostro passato e alla nostra natura. Nate dal peccato,un marchio che terremo per tutta la vita. Nate per soddisfare l'egoismo di due persone prigioniere del piaciere. Nate per sbaglio. Non avremo mai vita facile. Non arriveremo lontano senza genitori. Fingo di fregarmene e di non averne bisogno ma io ne ho bisogno cazzo,ho bisogno di una famiglia.

Helen Pov's

Hayley se ne andata delusa e scioccata quasi quanto me. Ho fumato circa 20 sigarette ma ciò non è servito a nulla. Odio ciò che mia madre a scelto di essere, non solo una prostituta perché quelle abortiscono quando scoprono di essere rimaste incinta,lei è una pazza ,un egoisata che per qualche stupida ragione mette al mondo dei figli da diversi padri senza mantenerli. Odio la sua natura ed odio anche la mia,ma è pur sempre mia madre, l'unica persona che posso chiamare mamma pur condividendola con altri individui sconosciuti. Ho sempre sognato una famiglia felice e dei genitori che vogliano il mio bene, quello che cerco non sono soldi ne macchine,io cerco affetto e i miei genitori sono convinti di potermelo permettere coi loro soldi sporchi,ma la felicità è l'unica cosa che i soldi non possono comprare e questo loro non lo capiranno mai.

Hayley Pov's

Mando giù un altro sorso di quello strano liquido fosforescente .ho la testa pesante e vedo sfuocato. bere per dimenticare. Mi ripeto più volte. Ma dopo due bottiglie non ho più nemmeno la forza di reggiermi in piedi. Lascio cadere il recipiente di vetro per terra ed esso si rompe. Mi tengo la testa fra le mani e mille pensieri mi si riempiono in testa. Sei uno sbaglio. Una voce rimbombante s'impossessa della mia mente. Un errore da non rifare ecco cosa sei. Taci. Sei nata nel peccato. Sta zitta. Sei sola. Mi rannicchio a terra attampandomi le orecchie. Ma nulla ,quella voce proviene dall interno sarà l'effetto dell' alchool? Non saresti mai dovuta nascere. Sei un errore di madre natura.Basta! Dovè tua madre? Ti ha abbandonata. E tuo padre? anche. E lo faranno anche i tuoi amici perchè gli errori si evitano. Non ce la faccio più a sentire quelle parole. ti ritroverai sola ad affrontare la tua natura maledetta. Basta. Ti prego. E la tua popolarità è solo reciproca. Quando lo verranno a sapere nessuno ti vorrà più. Per favore sta zitta. Sei nata per sbaglio.Queste sono le ultime parole che sento,poi sprofondo nel buio totale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 05, 2016 ⏰

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