Quando suonò la campanella andai verso il mio armadietto per riporre il materiale di Matematica e prendere la chiave per il guardaroba della palestra. Quando chiusi l'anta, due occhi azzurri come il ghiaccio mi fissarono fino a quando la bocca non emise un urlo.
"LIAAAAMMMM." Urlò.
Ebbene sì, era Louis, il mio migliore amico. Ci eravamo conosciuti per caso da piccoli al parco quando, per colpa dello scivolo rotto, scivolammo giù rompendoci un braccio insieme. Da quella volta stabilimmo che quello era stato un segno del destino farci male nello stesso modo e nello stesso punto quindi, diventammo inseparabili. Era stato l'unico oltre a mio padre a non abbandonarmi mai dopo il lutto di mamma e l'unico che potesse capirmi. Mi aveva anche aiutato a trovare una ragazza.. Si sono fidanzato. Si chiama Sophia ed è la creatura più bella che potessi mai incontrare. Certo, mi aveva rifiutato per diverse volte ma grazie a Lou abbiamo iniziato ad uscire e poi Boom, chi l'avrebbe mai detto.
"Ciao Louis!" Risposi.
"Allora come sta il mio amico preferito?" Chiese mettendomi un braccio sulla spalla mentre ci dirigevamo in palestra.
"Oggi credo di essere rincoglionito." Risposi. "E tu?"
"Mi fa piacere mio caro Payne che tu l'abbia finalmente capito!" Disse scherzando.
"Spiritoso come la diarrea." Ribattei.
"Comuuuuunque." Disse. "Io tutto bene se non per il fatto che Styles continui a guardare il mio bellissimo culo." Disse.
"Beh, ora c'è motoria. Io mi spoglierei come se fossi una modella di Victoria's Secret in passerella." Dissi al mio amico.
"Payne mi sorprendi." Disse.
"Eddai Lou, si vede che è cotto di te. Sei gay, potresti benissimo mostrare le tue doti."
"Certo. Vai convinto." Disse seccato.
"E poi hai un bel culo." Dissi mentre raggiunsi il mio guardaroba.
"Ehi tu sei quello etero!" Urlò e io sorrisi.
***
Finite le due interminabili ore di motoria, feci la doccia, mi rivestii e andai in mensa a pranzare. Ormai il mio posto era fisso, tavolo 22. Sophia alla mia destra, Louis davanti a me e Niall di fianco a Louis. Ah si, Niall era un altro dei miei amici. Un bel biondino irlandese, occhi azzurri e simpatico. L'uomo da sposare sebbene non avesse ancora avuto una ragazza?
"Ciao amore." Disse Sophia dandomi un bacio.
"Ciao tesoro. Com'è andata la mattinata?" Chiesi.
"Mh, bene. Un ragazzo, Zayn si chiama mi sembra, ha iniziato il corso con me. È un vero stronzo e poi, cazzo come fa a sapere di me e te? È qui da poche ore ed è come se conoscesse tutto di tutti." Rispose.
Quando sentii quel nome rabbrividii.
"Mi ringrazierai per tante altre cose, piccolo Liam." Riecheggiò nella mia mente."E se fosse uno stalker? O un omicida?" Pensai.
"Si Liam, lo è." Disse la mia vocina.
"Beh scopriremo chi è." Risposi alla mia ragazza.
***
Dopo aver buttato il vassoio del pranzo, salutai i miei amici e Sophia e mi diressi verso l'armadietto per prendere i libri quando qualcosa mi afferrò. Quando mi voltai, vidi due occhi marroni perforarmi l'anima. Come potevano avere quella forza così potente?"Z-Zayn." Dissi.
"Ciao Liam." Rispose.
"È-è tutto okay?" Chiesi balbettante.
"È la tua ragazza quella? Quella con i capelli lunghi mori?" Chiese.
"Senti, lascia stare Sophia. Mi ha già detto cose non molto carine su di te quindi cerca di starle alla larga o te la vedrai con me." Dissi.
Cavolo Liam dove l'hai trovata tutta questa forza?
"Che caratterino. Mi piaci." Disse avvicinandosi a me mentre io letteralmente mi spiaccicai contro la serie di armadietti. "Alla tua ragazza non sarà torto un capello." Sussurrò all'orecchio. "Liam, sarò ciò che ti farà star bene." Disse e poi se ne andò e solo allora mi resi conto di aver trattenuto il respiro.
***
Finita scuola, aspettai l'autobus che mi riportò a casa. Quando arrivai, salutai Loki e dopo essermi riposato un po' in divano uscimmo per una passeggiata. L'aria era più calda rispetto questa mattina infatti tolsi il berretto di lana e lasciai i miei capelli respirare. Arrivati al parco, lasciai libero Loki e mi sedetti in una panchina.
"Che cosa voleva da me quel ragazzo?" Pensai. "È così misterioso." "Sarò ciò che ti farà star bene."
Presi il telefono e chiamai Louis. Al terzo squillo finalmente rispose.
"Louis dov'eri finito?" Chiesi quasi con tono incazzato.
"Scusa Liam, dovevo badare ai gemelli. Che succede?" Chiese.
"Ho bisogno di parlarti." Dissi.
"Vieni da me." Rispose.
Chiusi la chiamata, chiamai Loki e insieme ci dirigemmo verso casa di Louis. Non abitava molto lontano infatti, dopo pochi muniti, eravamo già davanti alla sua porta. Quando aprì Loki fu felice di poter giocare con Lottie e i gemelli e nel frattempo io e Louis salimmo in camera sua.
"Che succede Liam?" Chiese Louis.
"Zayn, quel ragazzo di cui parlava in mensa Sophia oggi, ricordi?"
"Si. Va avanti."
"Sembra quasi che mi stia in qualche modo perseguitando." Dissi.
"Aspetta, tu lo conosci?" Chiese sbalordito.
"È nel corso di matematica con me." Risposi.
"Dio Liam.." Disse Louis mettendosi una mano sulla fronte.
"Che c'è?" Chiesi titubante con un pizzico di preoccupazione
"Se perseguitasse me urlerei! Cavolo ma hai visto che gnocco? Cazzo, un Dio!" Disse.
"Che cazzo Louis ti sto dicendo che sono perseguitato e tu ti metti a farti delle seghe mentali! Smettila di essere frocio per un secondo!" Urlai.
"Ehi calmo bellezza." Disse. "L'unico modo è indagare." Disse.
"E come?"
"Devi conoscerlo. Devi essergli amico." Disse in modo quasi investigativo.
"Louis non se ne parla! Magari è un maniaco sessuale!"
E lui ammiccò.
"Oddio." Dissi quasi ridendo e lo lasciai in camera da solo.
Quando arrivai nel salotto trovai Loki spaparanzato nelle gambe di Lottie mentre lei lo coccolava. Lo chiamai e gli rimisi il guinzaglio.
"Liam aspetta." Disse Louis mentre stavo per uscire di casa.
"Prima ero serio. Devi conoscerlo." Disse e io sospirai.
"Ok." Risposi e mi incamminai.
Conoscerlo si, ma sarebbe stata la mia condanna.